Ponte di Castelvecchio

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Il ponte di Castel Vecchio

Il Ponte di Castel Vecchio, conosciuto anche come Ponte Scaligero, si trova a Verona sul fiume Adige e fa parte di Castel Vecchio.

Storia

Venne costruito nell'arco di tre anni, probabilmente tra il 1354 ed il 1356, per ordine di Cangrande II della Scala, che intendeva assicurarsi una via di fuga verso la campagna e quindi la Germania, dove regnava suo genero Ludovico il Bavaro. La robustezza del ponte gli consentì di passare indenne cinque secoli di storia; tuttavia i francesi distrussero la torre sul lato sinistro, anche se probabilmente questa era di epoca viscontea o veneziana. La completa distruzione del ponte avvenne il 24 aprile 1945, quando i tedeschi, per coprire la ritirata, fecero saltare tutti i ponti di Verona, compresi i ponti monumentali di Castelvecchio ed il ponte Pietra.

Nel dopoguerra si procedette alla ricostruzione fedele del ponte, con l'esclusione della torre di sinistra, di epoca posteriore a quella scaligera. I lavori terminarono nel 1951.

Struttura

Costruito in mattoni rossi nella parte superiore, come tutti i monumenti medioevali di Verona, e in marmo bianco in quella inferiore, il ponte è costituito da tre arcate di ampiezza decrescente che poggiano su due torri pentagonali, rostrati verso monte per facilitare lo scorrimento dell'Adige, fungeva da porta d'ingresso per chi arrivava da nord.

L'ampiezza delle arcate e la mole dei piloni è studiata in modo di resistere alla diversità della forza d'urto della corrente nell'ansa del fiume. L'arcata maggiore era ardita per quei tempi, lunga addirittura 48,70 metri, contro i 29,15 ed i 24,11 delle altre due. I due piloni sono larghi 12,10 metri e 6,30 metri, e lunghi rispettivamente 19,40 metri e 17,30 metri. Il ponte è quindi lungo più di 120 metri.

Leggende

Un documento riporta come progettista dell'opera ingegneristica Guglielmo Bevilacqua, ed una leggenda vuole che Cangrande II, per ricompensarlo, gli abbia donato una spada che si riteneva appartenuta a San Martino.

Un'altra leggenda narra invece che il progettista, insicuro della resistenza del ponte, data l'audacità delle sue forme, all'inaugurazione, durante la quale vennero tolte le gabbie, sembra si trovasse dall'altra parte del ponte, armato di cavallo, in modo di poter fuggire velocemente nel caso il ponte fosse crollato.

Voci correlate