Coordinate: 44°10′26.58″N 9°55′31.44″E

Ponte di Caprigliola

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Ponte sul Magra fra Albiano e Caprigliola
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàAlbiano Magra, Caprigliola
Attraversafiume Magra
Coordinate44°10′26.58″N 9°55′31.44″E
Dati tecnici
TipoPonte ad arco
MaterialeCemento armato
Lunghezza290 m
Luce max.51,25 m
Larghezza7,20 m
Altezza10 m
Carreggiate1
Corsie2
Realizzazione
ProgettistaAttilio Muggia (progetto originale)

Arrigo Caré, Giorgio Giannelli (progetto di ricostruzione)

Costruzione1905-1908; 1949 (ricostruzione)
Inaugurazione25 ottobre 1908
Chiusura8 aprile 2020 (crollo)
Costruttoreimpresa ing. Nino Ferrari
Mappa di localizzazione
Map

Il ponte sul Magra fra Caprigliola e Albiano, noto anche come ponte di Albiano Magra, era un ponte stradale che attraversava il fiume Magra, mettendo in comunicazione le due frazioni del comune di Aulla (MS).

Il ponte è crollato alle 10:14 del giorno 8 aprile 2020 per cause ancora da appurare. A causa del ridotto volume di traffico al momento dell'incidente, in conseguenza delle restrizioni alla circolazione dovute all'epidemia di Covid-19, sono rimasti coinvolti nel crollo solo due conducenti, che hanno riportato ferite lievi.[1]

Contesto

mappa fiume Magra, Aulla.

Il ponte si colloca sulla provinciale SP70 alla sua giunzione con la SS62 della Cisa, presso l'ex stazione di Caprigliola-Albiano, lungo il tratto dismesso della ferrovia pontremolese fra Aulla e Santo Stefano di Magra; il sito è dominato dall'alto dall'abitato di Caprigliola, posizionato su un piccolo rilievo. La stazione è collocata a un estremo del ponte e nelle sue adiacenze è presente l'antico ufficio di riscossione dei dazi del Granducato di Toscana[2], testimonianza della natura di confine della località; proseguendo verso sud per circa 1 km si raggiunge Santo Stefano di Magra, mentre Aulla si colloca circa 7 km a nord. All'altro estremo, sulla sponda destra, il ponte termina con un rilevato in curva che prosegue fino a sottopassare l'autostrada A15 a poca distanza dal centro di Albiano Magra.

Costruzione (1905-1908)

Per tutto l’Ottocento, nel territorio di confine alla foce del Magra, l’unico collegamento fra le due sponde del fiume rimase il ponte stradale e ferroviario di San Genesio presso Romito Magra, realizzato nel 1857. Il trasbordo fra le sponde avveniva, in più punti del fiume, mediante barconi con funzione di traghetto.

L’esigenza di un collegamento alternativo per mettere in comunicazione la Lunigiana con La Spezia e la Liguria trovò espressione nel concorso bandito nel 1904 dalla Provincia di Massa e Carrara[3]; fra gli otto partecipanti, risultò vincitore il progetto dell’ingegnere Attilio Muggia, professore di Costruzioni Civili presso l’Università di Bologna[4].

Concessionario dal 1895 del brevetto Hennebique per l’Italia centrale[5], Muggia aveva già progettato e realizzato diversi ponti in cemento rinforzato e si era da poco segnalato al concorso per il ponte sul Po a Piacenza. L’impresa incaricata dei lavori fu quella intestata al suo assistente a Bologna, l’ingegner Nino Ferrari[6].

I lavori, iniziati nel 1905, subirono un’interruzione a causa della scarsa qualità geologica del letto del fiume, che venne risolta mediante l’utilizzo di fondazioni pneumatiche, sottofondate mediante un sistema di agglomeramento pneumatico di ideazione dello stesso Muggia[3]. Il cantiere impiegò fino a 300 operai, subì ulteriori rallentamenti a causa di uno sciopero (1907) e si protrasse fino al 1908, terminando due mesi prima della consegna prevista. L’inaugurazione avvenne ufficialmente il 25 ottobre 1908[3], dopo un banchetto allestito sul ponte stesso l'11 ottobre.

Il ponte era costituito di cinque arcate fortemente ribassate, realizzate in calcestruzzo con luci pari a 51,15 metri, supportate da quattro pile e due spalle[7]; l’impalcato, che ospitava la carreggiata e due marciapiedi a sbalzo, era largo 7,20 metri. Vennero impiegate 3500 tonnellate di cemento e 250 tonnellate di ferro.

Danneggiamento e ricostruzione (1945-1949)

Il ponte fu minato nella primavera del 1945 dalle truppe tedesche in ritirata; le esplosioni distrussero l'impalcato, lasciando intatte le fondazioni e le pile[8]. Il ponte fu ripristinato nel 1949 dalla stessa impresa costruttrice del ponte originale, ma secondo un nuovo progetto a cura di Arrigo Caré e Giorgio Giannelli, entrambi docenti alla Sapienza di Roma[9].

Il progetto, pur orientato a mantenere l'aspetto originale del ponte, si propose di adeguarlo alle esigenze del traffico moderno, riducendo al tempo stesso le sezioni resistenti. Tre differenze macroscopiche sono evidenti dal confronto con la vecchia soluzione: la presenza di una rastrematura delle arcate alle estremità, con conseguente riduzione della sezione efficace presso le cerniere dell'arco; la riduzione in numero e in sezione dei pilastrini di scarico dell'impalcato sull'arco; l'assenza del piedritto centrale collocato in testa alle pile.

Lo schema statico è quello dell'arco a tre cerniere, del tipo Maillart con cerniere Mesnager[10].

Il cantiere è molto rapido (poco meno di un anno) anche grazie all'impiego di centine realizzate mediante tubo-giunto[9].

Questioni legate alla manutenzione e alla sicurezza del ponte

Cause del crollo


Note

  1. ^ È crollato un ponte su una strada provinciale tra Toscana e Liguria, in Il Post, 8 aprile 2020. URL consultato il 21 aprile 2020.
  2. ^ Il ponte in cemento armato a Caprigliola | Lunigiana Insolita, su www.lunigianainsolita.com. URL consultato il 21 aprile 2020.
  3. ^ a b c Il nuovo gran ponte in cemento armato sul fiume Magra, in L'Illustrazione Italiana, vol. 35, n. 45, 8 novembre 1908, p. 443.
  4. ^ MUGGIA, Attilio Giacomo in "Dizionario Biografico" [collegamento interrotto], su www.treccani.it. URL consultato il 21 aprile 2020.
  5. ^ Maria Beatrice Bettazzi e Paolo Lipparini, Attilio Muggia: una storia per gli ingegneri, Editrice Compositori, 2010, ISBN 978-88-7794-677-5. URL consultato il 20 aprile 2020.
  6. ^ Crolla un ponte sul fiume Magra: prime informazioni e video, su www.ingenio-web.it. URL consultato il 21 aprile 2020.
  7. ^ Crolla un ponte sul fiume Magra: prime informazioni e video, su www.ingenio-web.it. URL consultato il 21 aprile 2020.
  8. ^ REDAZIONE, "Il ponte costruito da mio nonno, era sopravvissuto alle mine tedesche", su La Voce Apuana, 8 aprile 2020. URL consultato il 21 aprile 2020.
  9. ^ a b Ilaria Giannetti, Il tubo Innocenti: Protagonista invisibile della Scuola italiana di Ingegneria, Gangemi Editore, 28 marzo 2017, ISBN 978-88-492-9920-5. URL consultato il 21 aprile 2020.
  10. ^ Albenga, Giuseppe., I ponti., Unione Tipografico-Editrice Torinese, 1953-1958, OCLC 1055099832. URL consultato il 21 aprile 2020.

Bibliografia


Voci correlate

Piana di Ceparana con Albiano Magra, Santo Stefano di Magra