Pieve dei Santi Pietro e Paolo (Biasca)

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Pieve dei Santi Pietro e Paolo
Informazioni generali
CapoluogoBiasca
397 abitanti (1602)
Dipendente daArcidiocesi di Milano
Suddiviso inparrocchie
Amministrazione
Forma amministrativaPieve
Prevostovedi sotto
Evoluzione storica
InizioIX secolo
CausaIstituzione delle pievi
Fine1884
CausaCreazione della Diocesi di Lugano
Preceduto da Succeduto da
Nessuna Nessuna
Cartografia

La pieve di Biasca o pieve dei Santi Pietro e Paolo era il nome di un'antica pieve dell'arcidiocesi di Milano e delle Tre valli ambrosiane.

I patroni erano san Pietro e san Paolo, ai quali è ancora oggi dedicata la chiesa prepositurale di Biasca.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La pieve di Biasca si formò, come in molti altri casi montani lombardi, sotto forma di una comunità di valle riunendo i rappresentanti dei singoli villaggi delle valli Leventina, Riviera e di Blenio. Sullo spartiacque tra il mondo italiano e quello tedesco il primato del rito ambrosiano fu sempre indiscusso.

Nel 1402 iniziò una pressione espansionistica di Uri e degli cantoni svizzeri verso la pieve, che nel giro di un secolo cadde sotto il dominio elvetico venendo divisa nel Baliaggio di Leventina, nel Baliaggio di Riviera e nel Baliaggio di Blenio.[1]

La pieve religiosa terminò nell'Ottocento quando il governo federale, come stava accadendo ovunque, pretese la rettifica dei confini ecclesiastici su quelli politici, e venne dunque creata una diocesi luganese separata da Milano, sebbene le singole parrocchie mantennero il loro originale rito liturgico.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata, su hls-dhs-dss.ch. URL consultato l'8 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2011).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Schweiz, su hls-dhs-dss.ch. URL consultato l'8 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2011).