Pietro Gazzola

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Pietro Gazzola (Coli, 9 gennaio 1856Livorno, 3 novembre 1915) è stato un presbitero italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Pietro Gazzola, padre della congregazione barnabita, compì i suoi studi presso il seminario diocesano di Piacenza. Fu coadiutore e poi parroco a S. Alessandro di Milano a partire dal 1885. Avvicinatosi alla filosofia rosminiana, nella Milano d'inizio Novecento egli fu la figura ispiratrice di un gruppo di giovani credenti provenienti da famiglie cattolico-liberali del capoluogo lombardo, che intendevano coniugare l'esperienza del cattolicesimo con i nuovi valori culturali e civili che la nuova realtà socioeconomica faceva emergere non solo in Italia.[1] Tale gruppo diede vita alla rivista Il Rinnovamento, che si avvalse della collaborazione di diverse figure di rilievo (Ghignoni, Semeria, Alfieri, Gallarati Scotti, Fogazzaro, Casciola).[2]

Dopo essere stato oggetto di diverse accuse e scontri polemici da parte della stampa cattolica più intransigente, in quanto uno degli ispiratori del modernismo italiano, nel novembre del 1908 fu allontanato dalla parrocchia della Chiesa di Sant'Alessandro in Zebedia.[3] Fu inviato dai suoi superiori dapprima al collegio di Cremona e infine al collegio di Livorno, dove morì nel 1915.

Nel suo pensiero contro l'imposizione delle autorità proponeva il primato della coscienza e della libertà dell'uomo di fede,[4] e sviluppò una collaborazione con Antonio Stoppani durante gli studi biblici interpretativi, per i quali proponeva una analisi basata sul metodo storico critico.[5]

Con Stoppani discusse anche della validità del decreto post obitum col quale il Sant'Uffizio condannò il pensiero di Antonio Rosmini.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ AA.VV., Rinnovamento religioso e impegno civile in Tommaso Gallarati Scotti: Atti del Colloquio nel centenario della nascita, 1994, p. 9, 271.
  2. ^ https://r.unitn.it/it/lett/circe/il-rinnovamento.
  3. ^ Sull'allontanamento di Gazzola si veda Carlo Marcora, La rinunzia alla prevostura di S. Alessandro di Milano fatta dal P. Gazzola, in Memorie storiche della diocesi di Milano, X, cit., pp. 21-3
  4. ^ p.252, E. Zanoni
  5. ^ p. 62, G.Sale

Scritti[modifica | modifica wikitesto]

  • "Natale 1908", Tipografia V. Strazza & C, Milano 1909
  • "Paterno Spirito. Pensieri", Bestetti & Tuminelli, Roma 1918

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Elena Zanoni, Scienza, patria e religione. Antonio Stoppani e la cultura italiana dell'Ottocento: Antonio Stoppani e la cultura italiana dell'Ottocento, Franco Angeli
  • Carlo Marcora, Documenti su padre Gazzola, Bologna, Edizioni Dehoniane, 1970.
  • Nicola Raponi, Gazzola Pietro, in Francesco Traniello e Giorgio Campanini, Dizionario storico del movimento cattolico in Italia 1860-1980, vol. III/1, Le figure rappresentative, Torino, Marietti, 1984.
  • Giovanni Sale, La civiltà cattolica" nella crisi modernista (1900-1907): fra transigentismo politico e integralismo dottrinale,Editoriale Jaca Book, 2001
  • Figure moderniste italiane e straniere. Bruno Perazzoli, Pietro Gazzola (1856-1915), Rivista rosminiana di filosofia e cultura, a. 65, n. 1, gen.-mar. 1981, p. 13-36.
  • Sergio Pagano, Il "Caso Semeria" nei documenti dell'Archivio Segreto Vaticano in Barnabiti Studi, n. 6, 1989
  • Sergio Pagano, Inediti su celebri "modernisti" barnabiti dalla Segretariola di Pio X e da altre fonti Vaticane in Barnabiti studi, n. 22 [1]
  • Maurilio Guasco, Le esperienze religiose dei gruppi novatori, in "Aspetti religiosi e culturali della società lombarda negli anni della crisi modernista: 1898-1914", Como, Casa editrice Pietro Cairoli 1979, pp. 114-115
  • Maurilio Guasco, Modernismo. I fatti, le idee, i personaggi, Cinisello Balsamo, Edizioni San Paolo 1995, pp. 133-134
  • Lorenzo Bedeschi, Modernismo a Milano, Milano, Pan, 1974
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