Piazza dei Martiri (Napoli)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 27 mag 2016 alle 14:46 di Abisys.bot (discussione | contributi) (., replaced: I ottobre → I Ottobre)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Coordinate: 40°50′03.48″N 14°14′30.59″E / 40.8343°N 14.24183°E40.8343; 14.24183
Disambiguazione – Se stai cercando altre piazze omonime, vedi Piazza dei Martiri (Napoli) (disambigua).
Panoramica della piazza

Piazza dei Martiri è una piazza di Napoli, situata nella zona storica della città nel quartiere Chiaia, a breve distanza dal lungomare.

Descrizione

Sorse intorno al XVII secolo, costituendo una delle prime espansioni verso ovest di una città alla quale per secoli fu vietato di estendersi al di fuori delle mura. La dominava la chiesa di Santa Maria a Cappella Nuova, che verrà demolita nel decennio francese perché pericolante. La chiesa diede il primo nome alla piazza: largo di Santa Maria a Cappella Nuova.

La piazza tra il 1890 e il 1900

Trovandosi in uno dei quartieri più ricchi della città, la piazza è considerata fra le più in. È dominata dalla colonna dedicata a tutti i napoletani caduti per la libertà durante la storia partenopea. Inizialmente era dedicata alla Madonna della Pace perché voluta da Ferdinando II per la pace riconquistata dopo i moti del 1848. Fu realizzata da Luigi Catalani, ma fu modificata e abbellita grazie all'intervento di Errico Alvino, l'architetto che aprì nel 1853 la via della Pace (oggi via Domenico Morelli) e che costruì sulla stessa via il palazzo Nunziante.

Intorno all'obelisco sorgono diversi palazzi monumentali; in particolare, Palazzo Partanna, al civico n. 58, fu realizzato da Mario Gioffredo e successivamente ristrutturato da Antonio Niccolini il quale gli conferì forme neoclassiche per Lucia Migliaccio, moglie morganatica di Fernando I di Borbone, mentre al numero 30 sorge il Palazzo Calabritto, che fu ristrutturato da Luigi Vanvitelli nella seconda metà del Settecento.

Il monumento ai Martiri napoletani

I leoni del monumento
Ai caduti del 1799
Ai caduti del 1820
Ai caduti del 1848
Ai caduti del 1860


Il monumento posto al centro della piazza è costituito da una colonna che già esisteva nel periodo borbonico, quando la piazza prendeva il nome di piazza della Pace. Sulla sommità si erge una statua di Emanuele Caggiano che simboleggia la "virtù dei martiri" e che sostituì la precedente statua della Madonna della Pace.

Alla base vi sono quattro leoni ognuno dei quali rappresenta martiri napoletani di diverso periodo storico:

  • il leone morente, opera di Antonio Busciolano, raffigura i caduti della Repubblica Partenopea del 1799;
  • il leone trafitto dalla spada, opera di Stanislao Lista, i caduti carbonari del 1820;
  • il leone sdraiato, con lo statuto del 1848 sotto la zampa, rappresenta i caduti liberali dello stesso anno;
  • il leone in piedi (l'unico dei quattro), invece è dedicato ai caduti garibaldini del 1860.

Proprio alle spalle del leone dedicato ai caduti relativi all'unità d'Italia, è posta una targa che recita queste parole:

«Alla gloriosa memoria dei cittadini napoletani che
caduti nelle pugne o sul patibolo
rivendicarono al popolo la libertà di proclamare con patto solenne ed eterno
il plebiscito del XXI ottobre MDCCCLX
Il Municipio Consacra
»

Bibliografia

  • Gennaro Ruggiero, Le piazze di Napoli, Tascabili economici Newton, Roma 1998 ISBN 88-7983-846-6

Voci correlate

Altri progetti

Controllo di autoritàVIAF (EN237047202