Piazza I Viceré

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Piazza I Viceré
Portale su via Barletta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Città Catania
CircoscrizioneII Circoscrizione
QuartiereCanalicchio
Codice postale95125
Informazioni generali
Tipopiazza
Pavimentazionepietra lavica, travertino
Intitolazioneil romanzo I Viceré
Collegamenti
Inizio1995
Fine1998
IntersezioniVia Barletta
Mappa
Map
Coordinate: 37°32′11.5″N 15°05′03.4″E / 37.536528°N 15.084278°E37.536528; 15.084278

La piazza I Viceré di Catania, realizzata tra il 1995 e il 1998, è situata nel quartiere nord di Barriera/Canalicchio.

È collocata accanto al castello di via Leucatia, nel sito chiamato Belvedere da Federico De Roberto nel romanzo di cui la piazza porta il nome. Il complesso si trova a cento metri dalla sorgente della "Licatìa", che alimentava l'acquedotto romano che ivi esisteva nel III secolo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'interno della piazza.

Per la realizzazione della piazza l'architetto Ivan Castrogiovanni, progettista e direttore dei lavori, si è ispirato al seicentesco acquedotto dei Benedettini, i cui ruderi furono demoliti negli anni sessanta per consentire la realizzazione di un'edilizia intensiva.

L'insieme di piazza e parco occupa una superficie di oltre diecimila metri quadri, per circa metà costituiti dalla piazza vera e propria. Nell'archeggiato e nei portali sono stati utilizzati sistemi costruttivi simili a quelli romani e settecenteschi (ad esempio casserature in legno per realizzare le arcate con intradossi in pomici, e lastre di piombo interposte tra i grossi conci in compressione). I materiali utilizzati sono stati la pietra lavica, di diverso colore (dal nero al rosso) e consistenza ("occhio di pernice", "pelorosso"), e il travertino latteo di Trani. La piazza è costituita da uno spazio nudo con pavimentazione di notevole effetto ottico, leggermente concava.

Nello spazio rimanente è situato un giardino con vialetti "a passi perduti", dotato di essenze quali il pino pinaster, il cipresso, il tiglio, la quercia, la jacaranda. A ovest, a nord ed a sud, lungo il perimetro del complesso, sorgono tre portali in pietra lavica, scolpiti con motivi fogliari e volute che richiamano le facciate delle chiese di via dei Crociferi e dell'architettura settecentesca della provincia etnea.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. Merode, V. Pavone, Catania nella vita democratica (1976-2001), Ed. Greco, Catania.
  • M. Tempio, Piazza I Viceré, ne Sotto il vulcano nn. 45-46, Marco Spampinato Editore, Catania, 1999.