Phycis blennoides

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Musdea bianca

Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa Bilateria
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Gnathostomata
Classe Actinopterygii
Sottoclasse Neopterygii
Infraclasse Teleostei
Superordine Paracanthopterygii
Ordine Gadiformes
Famiglia Phycidae
Genere Phycis
Specie P. blennoides
Nomenclatura binomiale
Phycis blennoides
Brünnich, 1768
Areale

La musdea bianca (Phycis blennoides) è un pesce di mare dell famiglia Phycidae (che solo secondo alcuni Autori è da scorporarsi dalla famiglia Gadidae)

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È presente nel mar Mediterraneo e nell'Oceano Atlantico settentrionale tra il Marocco e la Norvegia settentrionale, compresa l'Islanda e le Azzorre. È comune nei mari italiani, soprattutto nel mar Tirreno e nel mar Ligure.
Frequenta fondali fangosi a profondità elevate, tra 100 e 800 metri ma i piccoli esemplari si possono reperire sottocosta.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è molto simile alla musdea, ha però corpo più allungato e compresso lateralmente. Le pinne dorsali sono due, la prima è triangolare, porta una macchia nera all'apice ed è molto più piccola della seconda che, invece, è molto lunga e bassa e spesso porta una macchia scura al centro. La pinna anale è simmetrica alla seconda dorsale, le pinne ventrali sono formate da un filamento bifido che raggiunge e supera l'inizio della pinna anale (in Phycis phycis sono più brevi), le pinne pettorali sono piccole e le pinna caudale è piccola e con bordo convesso. Gli occhi sono più grandi che nella congenere ed è presente un piccolo barbiglio sotto la mandibola. La bocca è molto ampia.
Il colore è chiaro, beige rosato o giallastro, che sul dorso assume riflessi violacei. Le pinne impari possono avere bordo scuro e può essere presente una macchia nerastra sull'opercolo branchiale.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

È predatrice e si nutre soprattutto di pesci e crostacei.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Primaverile, le larve ed i giovanili fino a 3 cm fanno vita pelagica e sfoggiano una livrea azzurro argentea.

Pesca[modifica | modifica wikitesto]

Si cattura talvolta in modo abbondantissimo con le reti a strascico e con i palamiti; le sue carni sono simili a quelle del nasello ma meno pregiate perché molli.

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Costa F. Atlante dei pesci dei mari italiani Mursia 1991 ISBN 88-425-1003-3
  • Louisy P., Trainito E. (a cura di) Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo. Milano, Il Castello, 2006. ISBN 88-8039-472-X

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