Perdition City

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Perdition City - Music to an interior film
album in studio
ArtistaUlver
Pubblicazione26 marzo 2000
Durata53:31
Dischi1
Tracce9
GenereMusica d'ambiente
Trip hop
Musica elettronica
EtichettaJester Records, Audioglobe
ProduttoreYlwizaker, Audun Strype
Registrazione2000
FormatiCD, LP, MC, download digitale
Certificazioni
Dischi d'oronessuno
Dischi di platinonessuno
Ulver - cronologia
Album precedente
(1999)

Perdition City è il quinto album in studio del gruppo norvegese Ulver, pubblicato il 26 marzo 2000.

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

Continuando l'evoluzione iniziata col precedente EP Metamorphosis, gli Ulver si allontanano definitivamente dalle loro origini black metal e si addentrano nei territori della musica elettronica ed ambient. Il disco, sottotitolato "Music to an interior film" ("musica per un film interiore"), mescola influenze che vanno dal jazz all'elettronica e rappresenta le impressioni di una città notturna: luci al neon, strade lucide di pioggia, palazzi illuminati.

Il gruppo stesso in una nota sul libretto del CD dichiara: "Questa musica è per le stazioni prima e dopo il sonno. Si raccomanda l'ascolto in cuffia al buio ("This music is for the stations before and after sleep. Headphones and darkness recommended").

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Lost in Moments – 7:16
  2. Porn Piece or The Scars of Cold Kisses – 7:08
  3. Hallways of Always – 6:35
  4. Tomorrow Never Knows – 7:59
  5. The Future Sound of Music – 6:39
  6. We Are the Dead – 3:41
  7. Dead City Centres – 7:10
  8. Catalept – 2:15
  9. Nowhere/Catastrophe – 4:48

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Altri musicisti[modifica | modifica wikitesto]

  • Håvard Jørgensen - chitarra elettrica
  • Bård Eithun - v-drums su "The Future Sound of Music"
  • Ivar H. Johansen - batteria su "Nowhere/Catastrophe"
  • Kåre J. Pedersen - batteria su "Porn Piece or the Scars of Cold Kisses"
  • Rolf Erik Nystrøm - sassofono su "Lost in Moments" e "Dead City Centres"
  • Øystein Moe - basso su "Lost in Moments"

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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