Paul Cabet

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Un busto di Paul Cabet realizzato da Paul Gasq nel 1933.

Jean-Baptiste Paul Cabet (Nuits-Saint-Georges, 1º febbraio 1815Parigi, 23 ottobre 1876) è stato uno scultore francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Jean-Baptiste Paul Cabet nacque nel 1815 da Antoine François Cabet, un bottaio di Nuits-Saint-Georges. Dopo un primo apprendistato alla scuola di belle arti di Digione nel 1834, presso il pittore Jean-Claude Naigeon e lo scultore Pierre-Paul Darbois, Paul Cabet entrò l'anno successivo alla scuola di belle arti di Parigi, dove fu un allievo dei due dei più grandi scultori del romanticismo francese: Pierre-Jean David d'Angers e François Rude.[1] Egli debuttò al Salone di Parigi nel 1835 con un busto del poeta Julien Paillet.[1]

Un busto ritraente François Rude, scolpito da Cabet per la sua tomba al cimitero di Montparnasse.

Dopo essere stato conquistato rapidamente dai sentimenti rivoluzionari, il 3 giugno 1836 Cabet venne arrestato per un reato politico avente a che fare con un tentativo di evasione di Auguste Blanqui.[1] Paul Cabet, che era l'allievo prediletto del Rude, collaborò per più di dieci anni ad alcune commissioni del maestro e gestì il suo studio quando egli dovette risiedere in Italia nel 1843 per dei motivi di salute.

Nel 1846, essendo un repubblicano convinto, Paul non esitò a mostrare la sua ostilità nei confronti del re Luigi Filippo e scelse di autoesiliarsi nell'impero russo, dove scolpì dei bassorilievi per la cattedrale di sant'Isacco a San Pietroburgo e una fontana monumentale a Odessa.[2]

Al suo ritorno, nel dicembre del 1852, si stabilì presso il grande scultore. La loro collaborazione si fece sempre più stretta e i loro legami si strinsero a tal punto che Rude gli propose di sposare sua nipote Martine Henriette Victorine Vanderhaert,[3] la figlia di Victorine Frémiet, sorella di Madame François Rude, nata Sophie Frémiet. Il matrimonio venne celebrato il 6 novembre 1853 nella chiesa di San Giacomo d'Altopascio di Parigi. Il 28 agosto 1855, nacque la figlia Françoise Victorine Sophie, che in seguito avrebbe sposato René Louis Faber e sarebbe morta nella Ville Lumière il 6 gennaio 1881.

Susanna al bagno, 1861

All'esposizione universale del 1855 egli ottenne una medaglia di seconda classe (grazie al gruppo Jeune pâtre dénichant des oiseaux) e al Salone del 1861 ottenne quella di prima classe (con Susanna al bagno, un'opera che poi venne acquistata dall'imperatrice Eugenia per il palazzo dell'Eliseo).[4] Il 12 agosto 1868 venne inoltre nominato cavaliere della Legion d'onore.[5]

Il 30 ottobre 1870 Digione fu teatro di eventi tragici che in seguito si decise di commemorare facendo erigere un monumento nella place de Gray, rinominata place du Trente-Octobre (Piazza del trenta ottobre): Paul Cabet fu incaricato di scolpire la statua sulla sommità del monumento,[6] ritraente la personificazione di Digione sotto forma di allegoria incoronata. Tuttavia, egli aggiunse un berretto frigio sotto la corona, pertanto il prefetto giudicò la statua troppo veemente e ne ordinò la distruzione.[7] Una replica di Henri-Léon Gréber venne installata in seguito, il 30 ottobre 1880.[7]

Jean-Baptiste Paul Cabet morì il 23 ottobre 1876 nella sua casa situata sulla rue des Feuillantines, nel quinto arrondissement di Parigi,[8] e venne sepolto nella prima divisione del cimitero di Montparnasse.[9] La sua ultima opera, una statua di San Martino di Tours per la chiesa di Santa Genoveffa a Parigi (il futuro Pantheon), venne completata postuma e posta nella cattedrale di Arras.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

La statua di San Martino di Tours nella cattedrale di Arras.
  • Ritratto su medaglione di Jeanne-Virginie Cabet (sua sorella, nata nel 1824), 1838, gesso, museo del Louvre, Parigi
  • Jeune pâtre dénichant des oiseaux, 1853, gesso
  • Busto di François Rude, 1856, bronzo, cimitero di Montparnasse, Parigi. Una replica di questo busto si trova al parco Noisot di Fixin.
  • Chasseresse au repos, 1856, pietra, Palazzo del Louvre, Parigi[10]
  • Le Vendangeur, 1857, pietra, Palazzo del Louvre, Parigi[11]
  • Busto di François-Joseph Moreau, 1858, gesso, museo Bonaparte, Auxonne[12]
  • Busto di Claude Noisot, gesso, museo Bonaparte, Auxonne. Una replica bronzea si trova al museo di Fixin.[13]
  • Susanna al bagno, 1861, marmo, museo d'Orsay, Parigi
  • Le Commerce maritime, 1865, tribunale del commercio, Parigi
  • La Toilette de Vénus e Le Triomphe d’Amphitrite, 1865, Palazzo del Louvre, Parigi
  • Il dolore, 1866, gesso dipinto, Digione, museo delle belle arti
  • Chant et Poésie, 1866-1867, Opéra Garnier, Parigi. Il modello in gesso è conservato al museo d'Orsay.
  • Baigneuse e Pêcheuse, 1868, Palazzo del Louvre, Parigi
  • Mille huit cent soixante et onze, année terrible, 1871 circa, bronzo. Il gesso originale si trova al museo di belle arti di Beaune e una versione in marmo è conservata al museo d'Orsay.[14] Una replica bronzea è stata inaugurata al cimitero di Saint-Lô nel 1922 come "Monumento ai morti".
  • La Résistance, 1874 circa, già alla place du Trente-Octobre, Digione (distrutta)
  • Statua di San Martino, marmo, cattedrale di Arras. Un bozzetto in terracotta è conservato al museo d'Orsay.[15]

Dediche[modifica | modifica wikitesto]

Il monumento in onore di Paul Cabet, situato a Nuits-Saint-Georges.
  • Il 22 ottobre 1933, nella sua città natale, Nuits-Saint-Georges, venne inaugurato un monumento in suo onore, scolpito da Paul Gasq, che decora la facciata della torre civica.[16]
  • Allo scultore è stata dedicata una via di Digione, la rue Paul Cabet.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (FR) Pierre Larousse, Grand Dictionnaire Universel [du XIXe Siecle] Francais: (1.)-2. supplement.1878-90?, Administration du Grand dictionnaire universel, 1878. URL consultato il 3 febbraio 2022.
  2. ^ a b (EN) Artists of the Nineteenth Century and Their Works a Handbook Containing Two Thousand and Fifty Biographical Sketches by Clara Erskine Clement and Laurence Hutton, Trübner, 1879. URL consultato il 3 febbraio 2022.
  3. ^ (FR) Mme Cabet (né Martine, Henriette, Victorine van der Haert) (Gand, 1833 ; Paris,1865), nièce de Rude et épouse du sculpteur Jean Baptiste Paul Cabet (1815-1876), su pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 3 febbraio 2022.
  4. ^ (FR) Suzanne; Suzanne surprise au bain; La sortie du bain, su pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 3 febbraio 2022.
  5. ^ (FR) DOSSIERS DE PROPOSITION DE LÉGION D’HONNEUR 1852-1870 (PDF), su archivesnationales.culture.gouv.fr, p. 25.
  6. ^ (FR) DIJON: La bataille du 30 octobre 1870 commémorée, su infos-dijon.com. URL consultato il 3 febbraio 2022.
  7. ^ a b (FR) Dijon en 1900: La place du Trente-Octobre : le monument de la Résistance, su Dijon en 1900. URL consultato il 3 febbraio 2022.
  8. ^ (FR) Visionneuse - Archives de Paris, su archives.paris.fr. URL consultato il 3 febbraio 2022.
  9. ^ (FR) Visionneuse - Archives de Paris, su archives.paris.fr. URL consultato il 3 febbraio 2022.
  10. ^ (FR) Chasseresse au repos, su pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 3 febbraio 2022.
  11. ^ (FR) Le Vendangeur, su pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 3 febbraio 2022.
  12. ^ (FR) Moreau François-Joseph (1789 - 1862) médecin du roi Louis Philippe, su pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 3 febbraio 2022.
  13. ^ (FR) Claude Noisot, su pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 3 febbraio 2022.
  14. ^ (FR) Mil huit cent soixante et onze; l'année terrible, su pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 3 febbraio 2022.
  15. ^ (FR) Saint Martin partageant son manteau, su pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 3 febbraio 2022.
  16. ^ (FR) Journal des débats politiques et littéraires, su Gallica, 24 ottobre 1933. URL consultato il 3 febbraio 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN223117563 · ISNI (EN0000 0003 6153 0542 · Europeana agent/base/29455 · ULAN (EN500102932 · GND (DE1103533460 · BNF (FRcb14970941s (data) · WorldCat Identities (ENviaf-223117563