Paradisoterrestre

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Paradisoterrestre
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione1983 a San Lazzaro di Savena
Fondata daDino Gavina
Sede principaleOzzano dell'Emilia
Persone chiaveGherardo Tonelli
SettoreDesign
Sito webwww.paradisoterrestre.it

Paradisoterrestre è un'azienda italiana di design, fondata nel 1983 come Simongavina-Paradisoterrestre da Dino Gavina, con sede a Ozzano dell'Emilia in provincia di Bologna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sul finire degli anni Settanta, nello studio di Virgilio Vercelloni,[1] da uno dei volumi posseduti dall'architetto, l'edizione francese del libro di Ronald King Les paradis terrestres, Dino Gavina trae ispirazione per il nome della sua nuova impresa.[2] Con Paradisoterrestre, inizialmente, Gavina intende dedicarsi alla produzione industriale in serie di oggetti per giardini, esterni e arredo urbano.[3]

Dal 1983 al 2007, anno della scomparsa di Dino Gavina, Paradisoterrestre mette sul mercato numerosi modelli e diverse tipologie di prodotto. Tra gli autori che compaiono nel catalogo Paradisoterrestre Casa: Kazuhide Takahama, Carlo Scarpa, Tobia Scarpa, Alan Irvine, Luigi Caccia Dominioni, Marcel Breuer. Nel catalogo Paradisoterrestre Arte Dino Gavina rende omaggio ad artisti quali Man Ray e Giacomo Balla.[senza fonte]

Sono anche gli anni delle collaborazioni di Gavina con le pubbliche amministrazioni: tra queste la commissione da parte dell'ATC di Bologna per la realizzazione delle pensiline per le fermate del trasporto pubblico urbano, su progetto dell'architetto giapponese Kazuhide Takahama. Altri prodotti per l'arredo cittadino comprendono i dissuasori Sferoide dell'architetto Daniele Vincenzi, Tris-Altabella di Alan Irvine e la panchina Monforte di Luigi Caccia Dominioni.[4]

Nel 2017 il marchio Paradisoterrestre è stato acquisito e rilanciato da Gherardo Tonelli[5], affiancando a riedizioni di pezzi della produzione di Gavina (come ad esempio le "opere d'arte funzionali" Margarita e Sacco Alato di Roberto Matta) nuove collezioni realizzate in collaborazione con designer e artisti tra i quali Pierre Gonalons, Tobia Scarpa, Paola Pivi, Allen Jones.

Nel 2018 è stato inaugurato uno spazio nel centro della città di Bologna sotto la direzione creativa dell'architetto e designer francese Pierre Gonalons.[6] Gli ambienti di Paradisoterrestre, oltre ad esporre gli oggetti della produzione, ospitano anche mostre di design e arte contemporanea.[7]

Paradisoterrestre, attraverso il prestito di pezzi provenienti dai propri archivi collabora con diverse istituzioni culturali come, ad esempio, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma [8] e la Fondazione Sozzani di Milano.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Paradisoterrestre Dino Gavina. Flashes of Design.
  2. ^ Virgilio Vercelloni, L'avventura del design: Gavina, Milano, Jaca Book, 1987.
  3. ^ Renzo Orsini, a cura di, catalogo della mostra, Dino Gavina: Ultrarazionale, Ultramobile. Accademia di Belle Arti di Brera, Sala napoleonica, Milano, Editrice Compositori, Bologna, 1998.
  4. ^ Fondazione Querini Stampalia, a cura di, catalogo della mostra, Dino Gavina: collezioni emblematiche del moderno dal 1950 al 1992, Milano, Jaca Book, 1992, pagg.152-165.
  5. ^ Paradiso in terra del design. Un debutto raffinato con un passato d’eccellenza: il design colto di Paradisoterrestre, Living Corriere, 10 aprile 2017.
  6. ^ AD 100 Game Changers: Pierre Gonalons, AD Italia, 25 giugno 2021.
  7. ^ Tutti matti per UltraMatta, Living Corriere, 15 febbraio 2019; Ultramatta - La sorprendente avventura di Roberto Matta nel mondo del design, Artribune, 2019; Le geometrie liberate di Tobia Scarpa, AD Italia, 24 gennaio 2020; Tobia Scarpa: Dall'arte della misura silenziosamente, Zero Bologna, 2020; Rock the art, Intervista a Gherardo Tonelli e a Paola Pivi, ATPdiary, 3 maggio 2021; Paola Pivi – Rock the art, Artribune, 2021.
  8. ^ Reflections. Dino Gavina, l'arte e il design, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma, 30.06 — 10.10.2021.
  9. ^ Augusto Betti. Artista+Designer, Fondazione Sozzani, Milano 15.04 – 14.05.2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Sito ufficiale paradisoterrestre.it