Panna cotta

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Panna cotta
Panna cotta con mousse al cioccolato
Origini
Luoghi d'origineBandiera della Danimarca Danimarca
Bandiera della Francia Francia
Bandiera dell'Italia Italia
Bandiera dell'Ungheria Ungheria
Dettagli
Categoriadolce
Settorepaste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria
Ingredienti principali
  • latte
  • panna
  • zucchero
  • colla di pesce
Panna cotta servita con crema e guarnita di frutta fresca

La panna cotta è un dolce al cucchiaio rivendicato da Italia, Francia, Ungheria e Danimarca.[1]

Si prepara unendo panna e zucchero, insaporendoli con i semi di una bacca di vaniglia e aggiungendo della colla di pesce per far rassodare il tutto una volta posto in frigorifero[2]. L'alimento viene tipicamente insaporito con salsa ai frutti di bosco,[3] composte di frutta,[3] caramello o cioccolato. Nonostante la sua consistenza gelatinosa, non può essere considerata un vero e proprio budino in quanto è priva di uova.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Benché si presupponga che risalga agli inizi del Novecento,[4] la panna cotta è erede di antiche preparazioni ottenute dalla lavorazione del latte e il formaggio.[3] Esistono infatti diverse varianti o alimenti strettamente correlati presenti in più parti d'Europa, tra cui Grecia,[senza fonte] Francia, Inghilterra (blanc manger) e Ungheria (kremes).[1] In alternativa alla colla di pesce alcune ricette utilizzano come addensante l'albume d'uovo.[5][6] Risulta che un dolce molto somigliante alla panna cotta conosciuto come moos hwit venne già descritto dall'autore danese Henrik Harpestræng, morto nel 1244.[1] Mentre si trovava a Bologna nel 1827, Giacomo Leopardi dichiarò che la panna cotta «consiste in fior di latte o panna, gelatina non salata e zucchero a piacere».[1] Il dolce è anche rivendicato dal Piemonte;[7] secondo un teoria, venne ideata da una donna di origini ungheresi che viveva nelle Langhe.[1] Sarà però negli anni sessanta che la ricetta verrà elaborata com'è oggi conosciuta da Ettore Songia, cuoco di un ristorante di Cuneo.[1]

Assieme al bonet, la panna cotta è il dolce piemontese che ha avuto maggiore fortuna all'infuori dei confini regionali:[3] oltre a essere diffusa in tutta Italia, vanta anche una certa notorietà in Giappone, dove è considerata un "cibo alla moda".[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Massimiliano De Giovanni, In cucina con gli anime giapponesi, Kappalab, 2022, p. 130.
  2. ^ Ricetta Panna cotta, su GialloZafferano. URL consultato il July 17, 2017.
  3. ^ a b c d autori vari, Dizionario delle cucine regionali italiane, Slow Food, 2010, p. 470.
  4. ^ Panna cotta, su cibo360.it. URL consultato il July 17, 2017.
  5. ^ Ricetta Panna cotta senza colla di pesce - La Ricetta di GialloZafferano, su La Ricetta di GialloZafferano. URL consultato il July 17, 2017.
  6. ^ Sorelle Simili, La buona cucina di casa Pasta, pietanze e altre ricette per la tavola quotidiana, Vallardi, 2010, ISBN 88-7887-538-4.
  7. ^ Damiano Gasparetto, La tavola del piemontese di ieri e di oggi, Lulu.com, 2010, p. 118, ISBN 1-4457-6845-3.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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