Paghe

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Paghe
StatoBandiera della Grecia Grecia
PeriferiaAttica
Unità perifericaAttica Occidentale
ComuneMegara
Coordinate38°05′00.5″N 23°11′17.8″E / 38.083472°N 23.188278°E38.083472; 23.188278
Mappa di localizzazione: Grecia
Paghe

Paghe, Page o Peghe (in greco antico: Παγαί?, Pagài) era, assieme a Nisea, uno dei due porti della polis di Megara, che dava alla città l'accesso sul Golfo di Corinto.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Secondo alcune fonti di mitologia greca Paghe era stata la città natale di Tereo o comunque questi ne era stato re[1].

Nel 455 a.C. Paghe fu occupata dagli Ateniesi[2], che volevano assicurarsi una base navale per le operazioni nel Golfo di Corinto. Col trattato di pace tra Atene e Sparta, Paghe passò sotto l'influenza di Megara[3][4].

Dal 193 a.C. Paghe divenne indipendente da Megara ed entrò nella Lega achea[5], fino alla conquista romana nel 146 a.C.. In epoca romana era abbastanza importante da coniare una propria moneta[6].

Quando Pausania visitò Paghe, gli fu mostrato un notevole bronzo di Artemide Soteira (Salvatrice)[7][8].

Al tempo della dominazione turca la città-porto risultava abbandonata da lungo tempo.

Resti delle mura della città sono oggi visibili nei pressi del moderno villaggio di Alepokhóri (Αλεποχώρι).

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie
Fonti secondarie

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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