Ostrakon

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Ostrakon di Cimone, politico ateniese.

Un ostrakon o ostracon (in greco antico: ὄστρακον?, òstrakon, al plurale ὄστρακα, òstraka) è un pezzo di ceramica (o pietra), solitamente rotto da un vaso o altri recipienti di terracotta. La parola deriva dal greco ostrakon, che significa conchiglia, ma indica anche i frammenti di ceramica usati come scheda elettorale nelle procedure di ostracismo.[1]

Ostrakon egizio con il profilo di re Ramses VI. Museo del Louvre, Parigi.

Importanza archeologica e storica[modifica | modifica wikitesto]

In archeologia gli ostraka possono contenere parole iscritte, graffite, o altre forme di scrittura: per questo, sono considerati importanti testimonianze epigrafiche, in grado di fornire preziosi indizi sul periodo in cui il pezzo era in uso.

Di grande importanza sono quelli utilizzati dal demos ateniese nei procedimenti di bando ed esilio (ostracismi) di personaggi in vista della società e dell'agone politico, che forniscono testimonianza diretta di eventi narrati dalla storiografia greca.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Atene: ostracismo, su Skuola.net. URL consultato il 22 settembre 2023.

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