Oriente Moderno

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Oriente Moderno
AbbreviazioneOM
StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, arabo, persiano, turco
Periodicitàquadrimestrale
Genereorientalista
Formato
FondatoreCarlo Alfonso Nallino
Fondazione1921
SedeRoma
EditoreIstituto per l'Oriente
"Carlo Alfonso Nallino"
Tiratura300-500
Diffusione cartaceainternazionale
DirettoreClaudio Lo Jacono
CondirettoreRoberto Tottoli[1]
VicedirettoreMichele Bernardini[1]
Redattore capoFrancesca Bellino[1]
ISSN0030 - 5472 (- 5472&lang=it WC · - 5472 ACNP)
Distribuzione
cartacea
Edizione cartacea
multimediale
Edizione digitale
Sito webwww.ipocan.it, booksandjournals.brillonline.com/content/journals/22138617 e www.jstor.org/action/showPublication?journalCode=orientemoderno
 

Oriente Moderno è una rivista italiana di orientalistica riguardante l'area vicino-orientale moderna e contemporanea.

Storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

Edita fin dal 1921 a Roma dall'Istituto per l'Oriente (poi diventato Istituto per l'Oriente Carlo Alfonso Nallino), la rivista fu diretta fino all'anno della sua morte (1938) dal prof. Carlo Alfonso Nallino, titolare presso l'Università degli studi di Roma "La Sapienza" della cattedra di "Lingua e letteratura araba", che dell'Istituto era stato, insieme al senatore Amedeo Giannini, uno dei fondatori.

La rivista fu poi diretta dal professor Ettore Rossi, titolare a Roma della cattedra di "Lingua e letteratura turca" e, dopo la sua morte nel 1955, dal professor Paolo Minganti, ordinario a Roma di "Lingua e Letteratura Araba".

Dopo la scomparsa di Minganti nel 1978 Oriente Moderno fu diretta dal professor Gianroberto Scarcia, ordinario di Lingua e Letteratura persiana presso l'Università "Ca' Foscari" di Venezia, quindi dal professor Giovanni Oman, ordinario di "Lingua e Letteratura Araba" nell'allora Istituto Universitario Orientale di Napoli. Dal 1995 è diretta dal prof. Claudio Lo Jacono, ordinario di "Storia del Vicino Oriente islamico" presso l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale".

La rivista ha mantenuto fino al 1980 una cadenza mensile e una strutturazione in una Sezione Storico-Politica, una Sezione Economica e una Sezione Culturale, oltre a una "Cronologia" che aveva lo scopo precipuo di identificare sulla stampa in lingua locale le notizie più rilevanti sotto il profilo storico, istituzionale, economico, sociale e culturale dei singoli paesi del Vicino Oriente arabo e islamico, ma anche cristiano ed ebraico, collazionandole poi sulla più autorevole stampa internazionale.

Dopo il 1980 Oriente Moderno è diventato una rivista quadrimestrale, poi semestrale e, ancora una volta quadrimestrale, che ospita articoli e recensioni. Sotto la direzione di Lo Jacono sono stati pubblicati dal 1995 diversi numeri speciali monotematici, con contributi dei migliori studiosi a livello internazionale, in inglese, francese, tedesco e spagnolo, e con inserti più o meno ampi in lingua araba, persiana e turca moderna e ottomana.

Dal 2013 la rivista è stampata e distribuita dalla E. J. Brill di Leida (Paesi Bassi).

Oriente Moderno è inserito nelle riviste di classe A di Area 10[2] e dal 2015 gli articoli della rivista vengono indicizzati e riassunti da Scopus.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Index Islamicus. Nel principale repertorio bibliografico relativo alla cultura islamica, a partire dal 1906, la Rivista viene puntualmente citata per quanto riguarda gli articoli e le recensioni da essa pubblicate.
  • La rivista The Middle East and North Africa (Londra, Routledge), edita dal 1948, cita Oriente Moderno tra le sue fonti regolarmente utilizzate (sezione Select Bibliography (Periodicals)).
  • Arnold Joseph Toynbee, ricordava a p. X del suo Survey of International Affairs del 1925 (Oxford, Oxford University Press - Londra, Humphrey Milford) che Oriente Moderno era «a scholarly production which also happens to be the best existing journal of current Islamic politics and affairs».

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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