Orentano

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Orentano
frazione
Orentano – Veduta
Orentano – Veduta
Panorama di Orentano
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Pisa
Comune Castelfranco di Sotto
Territorio
Coordinate43°46′44″N 10°39′43″E / 43.778889°N 10.661944°E43.778889; 10.661944 (Orentano)
Altitudine27 m s.l.m.
Abitanti2 579[2] (31-12-2012)
Altre informazioni
Cod. postale56022
Prefisso0583
Fuso orarioUTC+1
TargaPI
Nome abitantiorentanese, orentanesi[1]
Patronosan Lorenzo
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Orentano
Orentano

Orentano è una frazione del comune italiano di Castelfranco di Sotto, nella provincia di Pisa, in Toscana.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

L'abitato si trova ai margini occidentali di un vasto territorio di 35–40 m di altitudine media s.l.m. che in origine costituiva un'isola circondata dal mare.

Confina con il comune di Bientina, percorribile sulla SP3 bientinese che porta ad Altopascio, inoltre, dista 23 km dal capoluogo comunale.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Dati:[3]

Orentano Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
T. max. mediaC) 11,0 12,1 15,4 19,2 23,5 27,3 30,4 30,6 27,0 21,3 15,9 12,3
T. min. mediaC) 1,3 1,9 4,7 7,5 10,5 13,4 16,0 16,1 13,4 9,9 6,0 2,4

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Lorenzo

La prima citazione di Orentano risale all'anno 849 e testimonia della presenza di una ecclesia (chiesa) e di un castrum (fortificazione): in quest'epoca il villaggio era sottoposto all'abbazia di Sesto: il giuramento dei capifamiglia si mantenne fino al 1279. Alla fine del Duecento i capifamiglia di Orentano si sottoposero a Fucecchio, il centro più importante del vicino Valdarno, sede del vicario vescovile. Nel 1330 insieme ai comuni del Valdarno di Sotto si sottomise mediante un trattato al dominio di Firenze. La peste del 1348 spopolò completamente il villaggio e le contese per la divisione del suo territorio tra i comuni di Fucecchio, a cui erano soggetti gli originali abitanti, e i nuovi comuni di Castelfranco e di Santa Croce, che ne avevano acquistato gran parte dai signori di Montefalcone, spinse Firenze ad intervenire: con un lodo arbitrale del 1418 venne stabilita la via Francigena come confine tra Fucecchio e gli altri due comuni.

Il ripopolamento del territorio si ebbe con lo "Statuto dei poderi di Cerbaia", emanato nel 1538 dai due comuni di Castelfranco e di Santa Croce, che istituì circa 40 poderi assegnati mediante gara pubblica ad libellum. I poderi in origine vennero affittati, successivamente dati in enfiteusi permanente e infine divennero di proprietà delle famiglie assegnatarie.

I registri parrocchiali indicano circa 1.000 abitanti nel 1750, 1.700 nel 1841 e 3.200 nel 1910 Nella seconda metà dell'Ottocento l'aumento delle aree coltivate aveva determinato l'arrivo di nuove famiglie di mezzadri e la formazione di nuovi poderi. Le attività si erano ampliate anche in seguito al prosciugamento del lago ad opera del granducato di Toscana, completato nel 1859. Venne inaugurata una nuova chiesa parrocchiale e si sfruttarono i giacimenti di torba nella zona della bonifica, con un'attività di estrazione che proseguì fino alla prima guerra mondiale.

A partire dal 1890 si manifestò il fenomeno dell'emigrazione, inizialmente in Brasile e quindi negli Stati Uniti, con 280 sbarchi a Ellis Island tra il 1900 e il 1914, indirizzati principalmente verso le città di Chicago e di San Francisco. I caduti della prima guerra mondiale furono 70.

Nel 1907 dopo trent'anni di lavori venne inaugurato il campanile, ispirato al campanile di Giotto a Firenze. Nel 1910 tutto il territorio della parrocchia per decreto reale venne riunita sotto il comune di Castelfranco di Sotto.

Con l'avvento del periodo fascista nel 1930 venne inaugurato il Monumento ai caduti in guerra, con la scultura di un Fante in bronzo. A partire dagli anni trenta l'attività agricola a conduzione familiare venne progressivamente abbandonata e i terreni rimasti incolti sono stati presi in affitto da aziende agricole (mais, grano, cocomeri). Si sono inoltre sviluppate attività produttive artigianali e strutture ricettive (agriturismi).

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1956 vi si svolge ogni anno il "Carnevale dei bambini", con sfilata di carri allegorici.

Nella prima domenica dopo ferragosto, in occasione dei festeggiamenti per il patrono San Lorenzo, si svolge la Sagra del Bignè. Ogni estate dal 1968 i pasticceri orentanesi emigrati in varie zone d’Italia tornano in paese collaborando all’organizzazione della festa. Dal 1987 la festa presenta anche la sfilata del Dolcione, ossia un dolce gigante che riproduce monumenti celebri rivestiti di bignè.

A giugno e luglio si svolge la "Sagra della pizza e della birra".

  • 11 agosto, Concerto della Filarmonica Leone Lotti di Orentano

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 376.
  2. ^ Abitanti Orentano, su castelfrancodisotto.gov.it. URL consultato il 10 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  3. ^ SIRA Toscana

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Caciagli, Pisa e la sua provincia, vol. 2, Pisa, Colombo Cursi Editore, 1972, pp. 343–344.
  • Enrico Casini, Orentano, antico piccolo borgo in un vasto mondo, 2002
  • Enrico Casini, Orentano 1907-2007. Cento anni del campanile ed altri eventi, 2007
  • Manrico Mazzoni, Paese mio. Ricordi di personaggi locali scomparsi, 2006
  • Savino Ruglioni, Orentano e Villa Campanile dal XVI al XX secolo. Storia delle frazioni del Comune di Castelfranco di Sotto, 1998.
  • Savino Ruglioni, Orentano. Un paese, un popolo, una chiesa, 2004.
  • Savino Ruglioni, Guido Buoncristiani, Nicola Sgueo, Orentanesi nella Grande Guerra, 2018.
  • Savino Ruglioni, Dizionario della Toponomastica Orentanese, 2022.

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