Oratorio dei Santi Pietro e Paolo

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Oratorio dei Santi Pietro e Paolo
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
CantoneCanton Ticino
LocalitàLugano
IndirizzoVia San Pietro, 6963 Pregassona
Coordinate46°01′34.21″N 8°58′35.94″E / 46.02617°N 8.97665°E46.02617; 8.97665
Religionecattolica di rito romano
Diocesi Lugano
Stile architettonicoromanico
Inizio costruzioneXIV secolo
Completamento1915

La chiesetta dei Santi Pietro e Paolo è un oratorio sorto nel XIV secolo in località "Rolino" a Pregassona, quartiere di Lugano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime tracce documentate dell'oratorio risalgono al XIV secolo. L'edificio fu restaurato nel 1915 e nel 1983-1984.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'oratorio presenta un'aula rettangolare che si conclude in un'abside di forma semicircolare all'esterno, e trapezoidale all'interno; è affiancata da un campanile a vela. Il portale è sormontato da una lunetta decorata da un affresco della fine del XVI secolo, raffigurante la Madonna con i santi Pietro e Paolo.

Le pareti all'interno conservano affreschi quattrocenteschi: una Crocifissione con la Madonna in trono e i santi Pietro, Rocco e Martino di Tours, San Giacomo il Maggiore e Domenica; Sant'Antonio abate e Santa Lucia; sull'arcata centrale, la Madonna in trono, San Bernardino da Siena e, al di sopra, l'Annunciazione.

Nell'abside romanica, è presente l'affresco più antico con due figure di Santi. Sulle pareti del coro cinquecentesco sono raffigurati la Santissima Trinità, il Cristo festivo, la Madonna di Loreto e San Sebastiano. L'oratorio ospita inoltre una statua cinquecentesca della Madonna.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 275.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 325.
  • Giorgio Pagani, Ely Riva, San Pietro di Orlino, La Buona Stampa, Lugano 2010.
  • Dalmazio Ambrosioni, Orlino, il fascino discreto di storia, religiosità e arte, in «Giornale del Popolo» del 25 giugno 2010, La Buona Stampa, Lugano 2010, 8.

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