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Pregassona

Coordinate: 46°01′09″N 8°58′26″E
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Pregassona
quartiere
Pregassona – Stemma
Pregassona – Veduta
Pregassona – Veduta
Panorama di Pregassona
Localizzazione
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoLugano
Comune Lugano
Territorio
Coordinate46°01′09″N 8°58′26″E
Altitudine378 m s.l.m.
Superficie2,26 km²
Abitanti9 291[1] (2022)
Densità4 111,06 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale6963
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5215
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Pregassona
Pregassona
Pregassona – Mappa
Pregassona – Mappa
Localizzazione del quartiere di Pregassona nel territorio comunale di Lugano
Sito istituzionale

Pregassona è un quartiere di 9 291 abitanti del comune svizzero di Lugano, nel Canton Ticino (distretto di Lugano).

Geografia fisica

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Il quartiere di Pregassona è situato nella parte nord-orientale della città di Lugano, lungo la valle del fiume Cassarate, ai piedi del Monte Brè e del Monte Boglia. Confina con i quartieri di Viganello, Molino Nuovo, Davesco-Soragno, Cadro e Lugano Centro. Con una superficie di circa 2,6 km² e una popolazione di quasi 9.600 abitanti, Pregassona è uno dei quartieri più popolosi della città e costituisce una zona di collegamento naturale tra il centro urbano e le aree collinari orientali.[2]

Il nome "Pregassona" deriva probabilmente da "prato del Cassone" o "presso il Cassarate", con riferimento al corso d'acqua che ne attraversa il territorio. Le prime menzioni documentarie del villaggio risalgono al 1222, quando compare nei registri del capitolo di San Lorenzo di Lugano come piccola comunità agricola e parrocchiale. Per secoli l'economia locale fu basata sull'agricoltura, la viticoltura e la produzione di laterizi, favorita dalla presenza di argille e corsi d'acqua nella valle del Cassarate.[3]

La morfologia del territorio alterna aree pianeggianti, dove si concentra l'abitato moderno, a pendii più elevati che ospitano nuclei storici e zone residenziali immerse nel verde. Il fiume Cassarate, che attraversa il quartiere da nord a sud, ha costituito per secoli un elemento centrale del paesaggio e dell'economia locale. Oggi il corso del fiume è valorizzato da percorsi ciclopedonali che collegano Pregassona con il Parco Ciani e il lungolago di Lugano.[4]

Tra gli edifici storici si distinguono la Chiesa di Santa Maria Assunta, risalente al XIV secolo ma ricostruita nel XVII secolo, con affreschi attribuiti alla scuola dei Tarilli, e l'oratorio di San Leonardo, citato nel XVI secolo come dipendenza della parrocchia di Lugano. Accanto ai luoghi di culto si trovano ancora oggi case rurali con portici, cortili in pietra e tracce dell'impianto medievale del villaggio.[5]

L'integrazione nel tessuto urbano di Lugano è avvenuta in modo progressivo nel corso del XX secolo, con un forte sviluppo edilizio a partire dagli anni Sessanta. Dopo essere stato comune autonomo, Pregassona è stato aggregato ufficialmente alla città nel 2004. Oggi il quartiere presenta una combinazione di zone residenziali, aree commerciali e servizi pubblici, tra cui scuole, centri sportivi e spazi culturali. La sua posizione strategica lungo la direttrice verso Valcolla e Cadro lo rende una delle aree più dinamiche e abitate di Lugano.[6]

Il territorio del comune di Pregassona prima degli accorpamenti comunali del 2004.

La prima menzione documentata di Pregassona risale al 1222 con la forma Pregasona, contenuta in un atto conservato presso l'Archivio di Stato del Cantone Ticino e riferito a un possesso del Capitolo della Cattedrale di Como. L'etimologia del toponimo è tradizionalmente ricondotta al latino prae (davanti) e Cassona (antico nome del Cassarate), cioè "luogo posto di fronte al Cassarate", ipotesi che sottolinea la posizione geografica del nucleo originario lungo la riva sinistra del fiume.[7][8]

Durante il Medioevo Pregassona costituiva una piccola comunità agricola situata nella pieve di Sonvico e soggetta alla giurisdizione ecclesiastica della Diocesi di Como. Il nucleo originario si sviluppò attorno alla chiesa di San Pietro, edificio romanico già menzionato nel XII secolo e ricostruito in epoca barocca. In epoca moderna l'economia locale si basava sull'agricoltura di sussistenza, con colture di vite, cereali e castagne, e sulla lavorazione artigianale della pietra e della calce, tipiche della regione del Cassarate.[9]

Nel XIX secolo Pregassona divenne comune autonomo del Canton Ticino, con una superficie di 2,56 km² e una popolazione prevalentemente rurale. La posizione a ridosso del centro urbano di Lugano favorì, nella seconda metà del XX secolo, un rapido sviluppo edilizio e demografico, che trasformò progressivamente l'antico villaggio agricolo in un quartiere residenziale integrato nell'area metropolitana luganese.[10]

A seguito della votazione popolare del 27 ottobre 2003 e del decreto esecutivo del Consiglio di Stato, Pregassona fu aggregata il 4 aprile 2004 alla Città di Lugano insieme ai comuni soppressi di Breganzona, Cureggia, Davesco-Soragno, Gandria, Pambio Noranco, Pazzallo e Viganello. L'aggregazione, parte del progetto "Nuova Lugano", rispondeva all'esigenza di unificare l'area urbana del Ceresio in un unico polo amministrativo e territoriale.[11][12]

Lo stemma dell'ex comune di Pregassona, adottato ufficialmente nel 1960, è blasonato come d'azzurro, alla fascia ondata d'argento accompagnata in capo da una torre al naturale merlata di rosso e in punta da un grappolo d'uva d'oro fogliato di verde. La fascia ondata rappresenta il fiume Cassarate, elemento distintivo del territorio; la torre simboleggia l'antica chiesa di San Pietro, centro storico del villaggio, mentre il grappolo d'uva richiama la tradizionale coltivazione vitivinicola praticata fino al XX secolo.[13][14]

Dopo l'aggregazione del 2004, lo stemma è rimasto in uso in ambito identitario e culturale quale riferimento alla tradizione storica del quartiere e alla sua precedente autonomia comunale. I documenti e i sigilli storici sono conservati presso l'Archivio di Stato del Cantone Ticino e l'Archivio storico della Città di Lugano.[15]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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La chiesa parrocchiale di Santa Maria

Architetture civili

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  • Nucleo storico di Pregassona, caratterizzato da edifici in muratura, corti rurali e portali in pietra viva risalenti ai secoli XVII e XVIII, con case tradizionali disposte lungo il tracciato dell'antica via che collegava Lugano a Cadro.[21]
  • Villa a Pregassona Alta, residenza borghese costruita tra anni Venti e Trenta del XX secolo, con elementi architettonici in stile eclettico e giardino terrazzato con vista sul Lago di Lugano.[22]
  • Edificio con meridiana.[23]

Aree naturali

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  • Parco pubblico di Pregassona, area verde attrezzata con percorsi pedonali e zone alberate lungo il fiume Cassarate, parte della rete ecologica comunale che collega il centro urbano con la Val Colla.[24]

Evoluzione demografica

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L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[16]:

Abitanti censiti[25]

Infrastrutture e trasporti

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La ferrovia Lugano-Cadro-Dino a Ventuno

Fino al 30 maggio 1970 era in funzione la ferrovia Lugano-Cadro-Dino che collegava Pregassona sia con Lugano Centro sia con il villaggio di Dino nell'attuale quartiere di Sonvico. Successivamente il servizio venne sostituito con gli autobus della società dei Trasporti Pubblici Luganesi.

Amministrazione

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Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del quartiere, assieme alla commissione di quartiere che ha un ruolo di controllo sul territorio e di contatto tra il quartiere e il municipio.

  1. ^ https://www.lugano.ch/la-mia-citta/identita-e-storia/quartieri/pregassona/
  2. ^ Quartiere di Pregassona – profilo territoriale e storico, su lugano.ch. URL consultato il 18 ottobre 2025.
  3. ^ Pregassona – voce del Dizionario storico della Svizzera, su hls-dhs-dss.ch. URL consultato il 18 ottobre 2025.
  4. ^ Antonio Gili, Lugano da borgo medioevale a città terziaria e d'affari, Lugano, Edizioni Città di Lugano, 1984, p. 123.
  5. ^ Pregassona – inventario dei beni culturali del Canton Ticino, su ti.ch. URL consultato il 18 ottobre 2025.
  6. ^ Pregassona – contesto storico e paesaggistico, su Patrimonio culturale della Città di Lugano. URL consultato il 18 ottobre 2025.
  7. ^ Virgilio Chiesa, Storia di Lugano, Lugano, Società dei Commercianti di Lugano, 1975, pp. 210–211.
  8. ^ Pregassona – Dizionario storico della Svizzera, su hls-dhs-dss.ch. URL consultato il 13 ottobre 2025.
  9. ^ Antonio Gili, Lugano da borgo medioevale a città terziaria e d'affari, Lugano, Edizioni Città di Lugano, 1984, pp. 112–113.
  10. ^ Profilo comunale di Pregassona (stato 2003) (PDF), su Ufficio di statistica del Cantone Ticino. URL consultato il 13 ottobre 2025.
  11. ^ Aggregazioni 2004–2008–2013. Verso una città di quartieri, su Città di Lugano. URL consultato il 13 ottobre 2025 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2016).
  12. ^ Bollettino ufficiale del Cantone Ticino n. 4/2004 – Decreti di aggregazione comunale (PDF), su Cantone Ticino. URL consultato il 13 ottobre 2025.
  13. ^ Gastone Cambin, Armoriale dei Comuni ticinesi, Lugano, Istituto Araldico e Genealogico di Lugano, 1953, pp. 174–175.
  14. ^ Pregassona – Storia e simboli, su Città di Lugano. URL consultato il 13 ottobre 2025.
  15. ^ Archivio di Stato del Cantone Ticino – fondi araldici e sigillografici comunali, su ti.ch. URL consultato il 13 ottobre 2025.
  16. ^ a b Antonio Gili, Pregassona, in Dizionario storico della Svizzera, 17 gennaio 2017. URL consultato il 26 ottobre 2017.
  17. ^ Chiesa di Santa Maria – scheda storico-artistica, su Patrimonio culturale della Città di Lugano. URL consultato l'11 ottobre 2025.
  18. ^ Pregassona – identità e storia, su Città di Lugano. URL consultato l'11 ottobre 2025 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2024).
  19. ^ Pregassona – patrimonio e luoghi di culto, su Città di Lugano. URL consultato l'11 ottobre 2025 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2024).
  20. ^ Ufficio dei beni culturali del Canton Ticino, Inventario dei monumenti religiosi minori del Luganese, Bellinzona, Repubblica e Cantone Ticino, 2019.
  21. ^ Pregassona – Luoghi di interesse, su Città di Lugano. URL consultato l'11 ottobre 2025 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2024).
  22. ^ Divisione Cultura della Città di Lugano, Inventario del patrimonio edilizio storico dei quartieri di Lugano, Lugano, Città di Lugano, 2020.
  23. ^ Bianconi, p. 76
  24. ^ Parco di Pregassona – passeggiate lungo il Cassarate, su Ente Turistico del Luganese. URL consultato l'11 ottobre 2025.
  25. ^ Dizionario storico della Svizzera, Sito Città di Lugano
  • Paul Schäfer, Il Sottoceneri nel Medioevo, edizione italiana, Lugano 1954, 126-127, note 68-70.
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 486.
  • Piero Bianconi, Meridiane del Ticino, Vezia, Unione Svizzera delle Casse Raiffeisen, 1978.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 273-275.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 295, 324, 325.
  • Giorgio Pagani, Ely Riva, San Pietro di Orlino, La Buona Stampa, Lugano 2010.
  • Dalmazio Ambrosioni, Orlino, il fascino discreto di storia, religiosità e arte, in Giornale del Popolo del 25 giugno 2010, La Buona Stampa, Lugano 2010, 8.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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