Ognibene Bonisoli

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Ognibene de' Bonisoli, anche detto Ognibene da Lonigo, nei testi in latino Omnibonus Leonicenus (Lonigo, 1412Vicenza, 1474), è stato un grammatico e umanista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Discepolo di Vittorino da Feltre, dopo aver insegnato a Treviso e a Vicenza prese il posto del maestro a Mantova, succedendo a Iacopo da San Cassiano. Fu a Mantova dal 1449 al 1453. Rientrato a Vicenza, vi continuò ad insegnare latino e greco sino alla morte. Alla sua scuola si formarono, tra gli altri, il Leoniceno e il Platina.

Esperto di metrica e prosodia, tradusse e commentò diversi autori classici, fra i quali Persio, Giovenale, Cicerone e, in particolare, Lucano.

In relazione a quest'ultimo, è stato dagli epigrafisti e dai filologi ritenuto d'interesse il commento che Ognibene fece alla Pharsalia (dall'edizione del 1475), in cui operò un'interazione testuale, nota come decretum Rubiconis, ancora per certi versi enigmatica: tale passo, in seguito riveduto da altri, a metà del XVI secolo fu inciso su una pietra, che venne posta sulla via Emilia e, infine, depositata alla Biblioteca Malatestiana[1].

Fu anche fra i primissimi traduttori delle Favole di Esopo[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I. Di Stefano Manzella, L'interazione fra testo e manufatto, in «Provinciae imperii romani inscriptionibus descriptae», Atti del XII Congresso internazionale di epigrafia greca e latina (Barcellona, 3-8 settembre 2002), Barcelona 2007, pp. 416-417.
  2. ^ J.R. Berrigan, The aesopic fables of Ognibene da Lonigo, in «Classical Bulletin», LVI (1980), pp. 85-87.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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