No. 82 grenade
No. 82 grenade | |
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Bomba Gammon del marzo 1944, piena | |
Tipo | Bomba a mano anticarro ed antiuomo a percussione |
Impiego | |
Utilizzatori | Regno Unito, Stati Uniti, Canada |
Produzione | |
Progettista | R.S.Gammon |
Entrata in servizio | 1943 |
Ritiro dal servizio | 1945 |
Numero prodotto | Svariate migliaia |
Varianti | No. 82 Mk 1 |
Descrizione | |
Peso | 340 g (vuoto) |
Carica | Di solito composition C |
Peso della carica | Variabile, fino a 900 g |
Spoletta | Spoletta Allways a pressione |
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La No. 82 grenade, nota anche come Gammon bomb era una bomba a mano progettata dal capitano Richard S. Gammon del 1º Battaglione, Reggimento paracadutisti nel 1941; nata espressamente per l'impiego anticarro, conobbe in battaglia una varietà di utilizzi.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Di fabbricazione inglese, venne utilizzata durante la Seconda guerra mondiale, in sostituzione della troppo pericolosa N°74 ST (da maggio 1943 al 1945 oltre che dall'Inghilterra anche da Stati Uniti e Canada) diventando obsoleta pochi anni dopo la sua conclusione. È fatto storico che Gammon nel testare la sua granata ne rimase mutilato.
Fu usata in modo massiccio nella Seconda guerra mondiale ed era in dotazione ai corpi scelti dell'Aviazione Americana vista la sua grande efficacia contro i carri tedeschi nonostante le sue dimensioni molto ridotte.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Una caratteristica utile della granata era che poteva essere riempita di una quantità variabile di svariati tipi di esplosivo, da poco per la fanteria o fino a 900 g contro carri armati.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Gordon L. Rottman, The Hand Grenade, Bloomsbury Publishing, 2015, p. 60.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) No.247 "allways" fuze, su Grenades, mines and bodytrap (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2008).
- (EN) Military History Journal Vol 5 No 5 - June 1982 - The Grenade with Instant Fame, su The South African Military History Society.