9 × 19 mm Parabellum
9 mm Luger / Parabellum | |
---|---|
![]() | |
Descrizione | |
Tipo | cartuccia per pistola |
Origine | Germania |
In servizio dal | 1902 |
Impiegata da | NATO e altri paesi |
Conflitti | dalla prima guerra mondiale a oggi |
Storia | |
Progettista | Georg Luger |
Data progettazione | 1902 |
Periodo produzione | 1902 a oggi |
Quantità prodotta | decine di milioni |
Varianti | 9 mm NATO, 9 × 19 mm Parabellum +P, 9 × 19 mm 7N21 +P+, 9 × 19 mm 7N31 +P+ |
Specifiche tecniche | |
Derivata da | 7,65 mm Parabellum |
Tipo proiettile | FMJ (blindato), JHP (Punta molle o cava) |
Diametro proiettile | 9,00 mm |
Diametro collo | 9,65 mm |
Diametro base | 9,93 mm |
Diametro fondello | 9,96 mm |
Lunghezza bossolo | 19,15 mm |
Lunghezza cartuccia | 29,69 mm |
Capacità cartuccia | 0.86 cm³ |
Rigatura | 1 giro ogni 250 mm (10 pollici) |
Capsula a percussione | Berdan o Boxer small pistol |
Pressione massima | 235 MPa (34,084 psi) |
Tipo di polvere | vivace |
Energia allo sparo | 518 Joule |
lunghezza della canna di prova: 125 mm | |
voci di munizioni presenti su Wikipedia |
La 9 mm Luger o Parabellum (anche 9×19 mm) è la cartuccia sviluppata da Georg Luger nel 1902, per contrastare i giudizi negativi della precedente cartuccia 7,65 mm Luger, usata fin dall'inizio nella pistola Luger Parabellum. Fu perfezionata e messa in produzione dalla casa tedesca DWM (Deutsche Waffen- und Munitionsfabriken) nel 1903 con il codice DWM480C, per la nuova versione della pistola Luger P02 (progettata a partire dal 1902), ed anche a questa cartuccia fu assegnato l'appellativo "Parabellum".[1] Nome che la DWM diede anche all'indirizzo telegrafico della filiale berlinese.[2]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La cartuccia 9x19 mm fu progettata insieme alla pistola Luger Parabellum, modificando il bossolo (a forma di bottiglia) della cartuccia originale in calibro 7,65 mm. La naturale trasformazione fu quella di allargare il colletto fino ad ottenere il bossolo cilindrico, cosa che aumentò a 9 mm di diametro interno. E per mantenere la stessa lunghezza di cartuccia originale, con la nuova palla, fu necessario accorciare la lunghezza del bossolo da 21 a 19 mm, ottenendo tuttavia una cartuccia più potente.[1]
La commissione tedesca di controllo e prova delle armi (Gewehr-Prüfungskommission) iniziò a testare 55 Parabellum, acquistate nell'aprile del 1902, e tra aprile e maggio del 1904 fu testata anche una Luger P02 in calibro 9 mm con punta piatta.[1]
Tre prototipi di pistole calibro 9 Luger, furono consegnate all'esercito degli Stati Uniti, per i test dell'arsenale di Springfield svolti a metà del 1903.
I militari tedeschi mostrarono interesse per la versione della DWM in calibro 9 mm, nel marzo del 1904.
Dopo la prima guerra mondiale, pistole 9 mm furono adottate da numerose nazioni; alla fine della seconda guerra mondiale questo calibro si diffuse ancora più rapidamente.
La cartuccia 9 Parabellum è stata prodotta da (o per conto di) più di 70 nazioni diverse e oggi è diventata la cartuccia per pistola più usuale, essendo il calibro standard delle pistole NATO e della maggior parte degli eserciti del mondo.[3]
Tecnica storica[modifica | modifica wikitesto]
Il progetto originale prevedeva l'uso di una palla FMJ, full metal jacket (completamente incamiciata in metallo), con ogiva a tronco di cono e del peso di 124 grani (8 grammi). In Germania questo proiettile fu rimpiazzato da 124 pallini in un rivestimento metallico nel 1915-16; la pallottola tronca continuò ad essere utilizzata come proiettile per uso commerciale negli Stati Uniti.

In Germania, per risparmiare il piombo durante la seconda guerra mondiale, l'anima del proiettile fu rimpiazzata da un'anima di ferro, rivestita di piombo. La pallottola era identificabile, poiché di colore nero, ed era nota come 08mE mit Eisenkern, cioè "con anima di ferro".
Un'altra variazione in tempo di guerra, nota come proiettile 08SE e identificabile dal rivestimento grigio scuro, fu creata pressando limatura di ferro ad alta temperatura, ottenendo così un materiale robusto: Sintereisen, cioè "ferro sinterizzato".
La Germania produsse anche, durante la seconda guerra mondiale, una cartuccia speciale per uso con silenziatore, identificabile da una "X" nella punzonatura o da un rivestimento di acciaio verde laccato, con 150 grani (9,6 grammi) di pallottola FMJ e con una velocità iniziale subsonica. Altre nazioni svilupparono anch'esse proiettili pesanti con cariche subsoniche per l'uso con silenziatori.
Al termine della seconda guerra mondiale il peso più diffuso divenne quello da 124 grani (8 grammi), per incrementare la sua accuratezza. Sono comunque disponibili proiettili di peso fino a 147 grani (9,5 grammi).
Con lo stesso diametro di proiettile, cioè 9 mm, sono state allestite altre cartucce, in particolare: la 9 × 17 mm, che è anche detta "9 mm corto" (cartuccia nota anche come ".380 ACP" o "9 mm Browning"); la cartuccia 9 x 18 mm (o 9 mm Makarov o 9 mm Police), che però ha un diametro maggiore di 9 mm; la 9 × 21 mm (o 9 mm Lungo); e altre.
In risposta alla richiesta della NATO di sostituire l'ormai vecchio 9 × 19 mm Parabellum, è stata sviluppata in Belgio dalla FN Herstal la cartuccia di piccolo calibro FN 5,7 × 28 mm. Nel 2002 e 2003 la NATO ha condotto una serie di test con l'intenzione futura di standardizzare una cartuccia PDW in sostituzione della veneranda cartuccia 9 × 19 mm Parabellum. I test hanno confrontato i pregi relativi sia della cartuccia 5,7 × 28 mm, sia della cartuccia 4,6 × 30 mm creata dalla concorrente tedesca Heckler & Koch. La NATO ha decretato vincitrice la cartuccia da 5,7 × 28 mm, citando prestazioni superiori nei test, ma la delegazione tedesca ha obiettato fortemente e così il processo di standardizzazione è stato bloccato.
Componenti[modifica | modifica wikitesto]
- Ottone: fin dal 1902, è stato il componente più usato per la costruzione del bossolo. Per motivi di aspetto, durata o identificazione viene a volte placcato o dipinto con nichel o rame.
- Alluminio: per risparmiare ottone sono stati prodotti bossoli in alluminio fin dal 1921 (Svizzera) e da allora è continuato lo sviluppo e uso di questo materiale.
- Acciaio: diverse nazioni hanno sperimentato l'uso di acciaio per la costruzione di bossoli calibro 9 mm fin dalla seconda guerra mondiale, soprattutto per contrastare la carenza di ottone. Oggi i bossoli in acciaio sono prodotti in vari Paesi per l'assemblaggio di munizioni destinate principalmente ad uso militare, ma anche da destinare al mercato civile. Si tratta comunque di munizioni economiche non destinate al riutilizzo, in quanto l'acciaio risulta poco adatto alla ricarica.
Altri materiali: la plastica è stata usata nella produzione di munizioni calibro 9 mm da diverse nazioni. Ricordiamo inoltre che la cartuccia 9x19 può anche essere chiamata 9 Luger (nome proveniente dall'omonima arma), Lungo o Parabellum.
Prestazioni balistiche[modifica | modifica wikitesto]
La cartuccia calibro 9 mm combina una traiettoria piatta con un rinculo moderato.
Il suo vantaggio principale è nelle sue piccole dimensioni ed economia di risorse per la sua produzione. Il suo svantaggio principale è la tendenza a trapassare il bersaglio e una cattiva cavitazione permanente (dimensione del foro) quando si usano proiettili non a espansione.
È ritenuta una buona cartuccia per piccola cacciagione. A causa della sua economicità, facilità di produzione e adeguatezza alla maggior parte degli usi è diventata la cartuccia per pistola più usata nel mondo.
Per l'uso da parte di forze di polizia o per difesa personale, dove ammesso (USA), sono disponibili caricamenti con proiettili espansivi propulsi da una carica di polvere maggiorata (munizioni di tipo +P, secondo gli standard SAAMI) che sviluppano una pressione maggiore di circa il 10%, al fine di incrementare sia la cavitazione temporanea sia quella permanente e di ridurre la sovrapenetrazione.
Legge italiana[modifica | modifica wikitesto]
Pur essendo il calibro per arma corta più diffuso al mondo, esso non ha mai avuto molto mercato in Italia dato che è sempre stato considerato un calibro per armi da guerra. Col tempo sono state ammesse alcune armi in 9x19, per esempio alcuni revolver che potevano utilizzare solo munizionamento in piombo nudo, fino ad arrivare all'entrata in vigore del D.Lgs. n. 204/2010 che, di fatto, impose un divieto specifico per le sole armi corte semiautomatiche o a ripetizione camerate in 9x19 parabellum (salvo che destinate a Forze Armate e Forze di Polizia). Pertanto le altre armi (corte e lunghe) non comprese tra quelle appena citate potevano già essere legittimamente detenute, portate, usate e cedute dagli aventi titolo.
Precedentemente al D.Lgs. 204/2010, nonostante la legge non le avesse ancora vietate, in Italia non erano mai state catalogate armi semiautomatiche cal. 9x19 e anche la giurisprudenza era orientata nel ritenerle armi da guerra proibite; successivamente, già prima del D.Lgs. 204/2010, la giurisprudenza le inquadrò più correttamente come armi comuni da sparo rilevando l'inesistenza del requisito della "spiccata capacità offensiva" ma ciò sembra non aver influito sull'elaborazione della legge 204.
Per aggirare il divieto negli anni ottanta è stato sviluppato il calibro 9x21, in modo da poter commercializzare semi-automatiche camerate 9 mm nel mercato civile. Una famosa pistola camerata per il 9×21 è la Beretta 98FS, replica della 92FS, camerata invece per il 9×19.
Il 21 dicembre 2021 La Camera dei Deputati ha votato il “SI” definitivo alla legge europea, che contiene l’emendamento Fazzolari per la completa legalizzazione delle armi in calibro 9x19mm, o 9 Luger, in Italia comunemente noto come 9 Parabellum. La legge, n.238/2021, è entrata in vigore in data 01/02/2022, successivamente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 17/01/2022.
Velocità d'uscita[modifica | modifica wikitesto]
- 115 grani (7,5 grammi) full metal jacket: 390 m/s (1 280 ft/s)
- 124 grani (8 grammi) full metal jacket: 360 m/s (1 180 ft/s)
- 130 grani (8,32 grammi) JSP sino a: 330 m/s (1 083 ft/s)
Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]
- 9 mm Luger
- 9 mm Parabellum
- 9 mm Para
- 9 mm Lungo
- 9 × 19 mm
- 9 mm NATO
- 9 × 19 mm NATO
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c Vittorio M. Bobba, Un secolo di Luger - Storia, tecnologia e mito della pistola Parabellum, Idealibri, 2020.
- ^ Mauro Baudino, Luger Artiglieria, ISBN 978-88-6262-284-4.
- ^ 7,65 parabellum, su Balistica Forense, 23 maggio 2017. URL consultato il 20 agosto 2023.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 9 × 19 mm Parabellum
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- I falsi miti sul 9 mm Parabellum, su armimilitari.it.
- Finalmente è legale in Italia, su gunsweek.com.