Neoglyptatelus

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Neoglyptatelus
Immagine di Neoglyptatelus mancante
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Eutheria
Superordine Xenarthra
Ordine Cingulata
Famiglia Pachyarmatheriidae
Genere Neoglyptatelus

Il neogliptatelo (gen. Neoglyptatelus) è un mammifero xenartro estinto, appartenente ai cingolati. Visse tra il Miocene medio e il Miocene superiore (circa 13 - 7 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Sudamerica.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale doveva essere molto simile a un armadillo attuale, ma la morfologia del carapace era molto differente. Neoglyptatelus doveva avere dimensioni comprese tra quelle di un attuale armadillo maggiore (Dasypus kappleri) e quelle di un armadillo gigante (Priodontes giganteus); la specie tipo, Neoglyptatelus originalis, doveva raggiungere i 60 centimetri di lunghezza (coda esclusa) e probabilmente pesava circa 15 chilogrammi.

Il carapace era diviso in due "scudi", uno scapolare e l'altro pelvico, entrambi composti da numerosissimi osteodermi poligonali molto spessi (quasi un centimetro) ma di piccole dimensioni (circa 1,5 centimetri di lunghezza) e fusi fra loro a formare una struttura rigida; il margine posteriore dello scudo scapolare, che arrivava a circa metà della lunghezza del corpo dell'animale, era costituito da due file di osteodermi a forma di cuneo, embricati, che andavano a coprire il margine anteriore dello scudo pelvico. In questo modo, Neoglyptatelus era dotato di uno scudo rigido nella maggior parte della sua struttura, ma flessibile a metà del dorso. Una struttura simile non corrisponde né a quella dei glittodonti (che hanno una struttura completamente rigida formata da osteodermi fissi) né a quella degli armadilli, dotati di alcune bande mobili a metà del dorso.

Il cranio di Neoglyptatelus era lungo e piuttosto sottile, privo di denti. La corazza caudale era costituita anch'essa da osteodermi accostati l'uno all'altro.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Il genere Neoglyptatelus venne descritto per la prima volta nel 1997, sulla base di resti fossili ritrovati in Colombia in terreni del Miocene medio; la specie tipo è Neoglyptatelus originalis. A questo genere sono state ascritte altre due specie: N. sincelejanus del Miocene medio-superiore della Colombia e N. uruguayensis del Miocene superiore dell'Uruguay. Neoglyptatelus è un membro enigmatico dell'ordine dei cingolati: all'epoca della sua scoperta era stato considerato un membro arcaico dei glittodonti, affine a forme antiche come Glyptatelus e sopravvissuto in remote zone del Nord del Sudamerica in isolamento; successivi studi hanno indicato che questo animale, così come l'affine Pachyarmatherium (ancor più recente), potrebbero essere stati i membri di un clade di cingolati noto come Pachyarmatheriidae, potenzialmente intermedi (almeno morfologicamente) tra gli armadilli in senso stretto e i glittodonti.

Paleobiogeografia[modifica | modifica wikitesto]

La peculiare distribuzione geografica dei resti di Neoglyptatelus e di Pachyarmatherium porta a supporre che questi animali si siano originati in Sudamerica nel corso dell'Oligocene o del Miocene inferiore, per poi migrare in Nordamerica durante il grande scambio faunistico americano, nel corso del Pliocene.

Paleoecologia[modifica | modifica wikitesto]

Si suppone che Neoglyptatelus, dotato di un cranio lungo e stretto e privo di denti, fosse un animale insettivoro; probabilmente si nutriva di formiche come l'attuale armadillo dalle nove fasce (Dasypus novemcinctus), dotato di un cranio simile.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlini, A. A., Vizcaíno, S. F. & Scillato-Yané, G. J. 1997. Armored Xenarthrans: a unique taxonomic and ecologic assemblage. In: Kay, R. F., Madden, R. H., Cifelli, R. L. & Flynn, J. J. (Edits.). Vertebrate Paleontology in the Neotropics. The Miocene Fauna of La Venta, Colombia. Smithsonian Institution Press, Pp. 213-226.
  • Villarroel A., C. & J. Clavijo. (2005). Los mamíferos fósiles y las edades de las sedimentitas continentales del Neógeno de la Costa Caribe Colombiana. Revista de la Academia Colombiana de Ciencias, 29 (112): 345-356.
  • Fernicola, J. C.; Rinderknecht, A.; Jones, W.; Vizcaíno, S. F.; Porpino, K. (2018). A New Species of Neoglyptatelus (Mammalia, Xenarthra, Cingulata) from the Late Miocene of Uruguay Provides New Insights on the Evolution of the Dorsal Armor in Cingulates. Ameghiniana, 55 (3): 233–252. doi:10.5710/AMGH.02.12.2017.3150.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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