Natroxalate

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Natroxalate
Classificazione Strunz (ed. 10)10.AB.60[1]
Formula chimicaNa2(C2O4)[2]
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinotrimetrico
Sistema cristallinomonoclino[3]
Parametri di cellaa=10,426(9), b=5,225(5), c=3,479(3), β=93,14(8)°, Z=2[3][4]
Gruppo puntuale2/m
Gruppo spazialeP 21/c[5]
Proprietà fisiche
Densità2,32(3) (misurata), 2,338 (calcolata)[3] g/cm³
Durezza (Mohs)3[3]
Sfaldaturaperfetta secondo {100}, distinta secondo {001} e {221}[3]
Fratturaa gradino[3]
Coloregiallo chiaro con una tonalità rosa o verde[3]
Lucentezzavitrea[3]
Opacitàtrasparente[3]
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

Il natroxalate è un minerale descritto nel 1996 in base ad un ritrovamento avvenuto nella penisola di Kola, Russia.[4] Il nome del minerale è stato attribuito in base alla composizione chimica in quanto si tratta di un ossalato di sodio.[3]

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

Il natroxalate è stato trovato sotto forma di noduli di diametro di 1–2 cm, in venature, in cristalli colonnari lunghi 3–5 mm e spessi un millimetro, in aggregati radiali.[3]

Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]

Questo minerale è stato scoperto nella pegmatite agpaitica associato con albite, egirina, elpidite, nenadkevichite, tainiolite, natron, pirite, sfalerite e galena. Si è formato durante la fase idrotermale della formazione della pegmatite ultra-agpaitica.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Natroxalate mineral information and data, su mindat.org. URL consultato il 17 aprile 2013.
  2. ^ (EN) The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Update: February 2013 (PDF), su pubsites.uws.edu.au. URL consultato il 17 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2013).
  3. ^ a b c d e f g h i j k l (EN) John L. Jambor, Pertsev Nikolai N., Roberts Andrew C., New mineral names (PDF), in American Mineralogist, vol. 82, 1997, pp. 430-433. URL consultato il 17 aprile 2013.
  4. ^ a b (RU) A. P. Khomyakov, Natroxalate Na2C2O4 – a new mineral (PDF), in Zapiski Vserossijskogo Mineralogicheskogo Obshchestva, vol. 125, n. 1, 1996, pp. 126-132. URL consultato il 17 aprile 2013.
  5. ^ (EN) D. A. Reed, Olmstead M. M., Sodium oxalate structure refinement (PDF), in Acta Crystallographica, B37, 1981, pp. 938-939. URL consultato il 17 aprile 2013.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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