Natalia Kukulska

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Natalia Kukulska
Natalia Kukulska nel 2017
NazionalitàBandiera della Polonia Polonia
GenerePop
Periodo di attività musicale1985 – in attività
EtichettaPolskie Nagrania Muza
Universal Music Polska
PolyGram
EMI Music Poland
Album pubblicati14
Studio14
Sito ufficiale

Natalia Maria Kukulska (Varsavia, 3 marzo 1976) è una cantante polacca membro dell'organizzazione fonografica nazionale Związek Producentów Audio-Video.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Natalia Kukulska è figlia del compositore Jarosław Kukulski e della cantante Anna Jantar, scomparsa in un incidente aereo avvenuto nel 1980. Nel corso della sua carriera dedicherà due album alla madre: Anna & Natalia (1985) e Po tamtej stronie (2005).

Natalia ha avviato la sua carriera registrando musica per bambini. Il suo album Natalia, uscito nel 1986, ha lanciato la sua carriera a livello nazionale. L'anno successivo è uscito Bajki Natalki, mentre nel 1991 è stata la volta dell'album natalizio Najpiękniejsze kolędy.

Nel 1996, all'età di diciannove anni, Natalia è tornata con un album pop, Światło, che ha ottenuto un disco d'oro per aver venduto 50 000 copie.[1] L'album successivo, Puls (1997), ha ancora più successo, vendendo 100 000 copie e ottenendo il disco di platino.[2] Anche il suo terzo album pop, Autoportret, ha ottenuto un disco d'oro nel 1999.[3]

Nel 2000, dopo una relazione di dieci anni, Natalia ha sposato il batterista Michał Dąbrówka, in collaborazione con il quale nel 2010 ha pubblicato l'album CoMix. Hanno tre figli: Jan (n. 2000), Anna (n. 2005) e Laura (n. 2017).

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrice[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PL) Złote płyty CD - Archiwium 1997, su bestsellery.zpav.pl, ZPAV. URL consultato il 29 dicembre 2017.
  2. ^ (PL) Platynowe płyty CD - Archiwium 1997, su bestsellery.zpav.pl, ZPAV. URL consultato il 29 dicembre 2017.
  3. ^ (PL) Złote płyty CD - Archiwium 1999, su bestsellery.zpav.pl, ZPAV. URL consultato il 29 dicembre 2017.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN161526222 · ISNI (EN0000 0001 1118 2581 · Europeana agent/base/76613 · LCCN (ENno2002100265 · WorldCat Identities (ENlccn-no2002100265