NGC 673

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NGC 673
Galassia a spirale intermedia
NGC 673 nelle immagini SDSS
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel
Data4 settembre 1786 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneAriete
Ascensione retta01h 48m 22.4s [2]
Declinazione11° 31′ 17″ [1][2]
Distanza235,4 milioni di a.l. [2]
(72,18 Mpc) [2]
Magnitudine apparente (V)12,6 [3]
nella banda B: 13,2 [3]
Redshift+0,017289 ± 0,000005 [2]
Luminosità superficiale13,98 [3]
Angolo di posizione[3]
Velocità radiale5183 ± 2 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale intermedia
ClasseSAB(s)c [2], Sc[3], SAB(s)c? [1]
Dimensioni137 900 anni luce (42 270 pc) a.l.  
Altre designazioni
PGC 6624
MCG 2-5-33
UGC 1259
CGCG 437-30
IRAS 01457+1116 [3]
Mappa di localizzazione
NGC 673
Categoria di oggetti astronomici

NGC 673 è una galassia a spirale intermedia situata nella costellazione dell'Ariete, a una distanza di circa 235 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

NGC 673 è stata scoperta il 4 settembre 1786 dall'astronomo britannico di origine tedesca William Herschel.[1]

NGC 673 ha una classe di luminosità III e presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2]

Gruppo di IC 1723

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La galassia NGC 673 fa parte del Gruppo di IC 1723, un raggruppamento che contiene almeno 19 galassie.[4][5]

Oltre a IC 1723, le principali galassie di questo gruppo sono NGC 665, NGC 671, NGC 673, NGC 677, NGC 683, IC 156 e IC 162. Alcune di queste galassie (come NGC 683) erano state incluse da Garcia nel Gruppo di NGC 673,[4] mentre altre (come NGC 671 e NGC 677) erano state incluse da Mahtessian nel Gruppo di NGC 671.[5] Tutte le galassie dei due gruppi sono ora state riunite in un unico gruppo denominato Gruppo di IC 1723, dal nome della galassia più grande del gruppo.

Due supernove sono state scoperte all'interno di NGC 673: SN 1996bo e SN 2001fa.[6]

Questa supernova è stata scoperta il 18 ottobre 1996 in modo indipendente dall'astrofilo britannico Mark Armstrong e dai cinesi Weidong Li, Qiran Qiao, Yulei Qiu e Jingyao Hu del Beijing Astronomical Observatory (BAO).[7] La supernova è stata classificata di tipo Ia.[8]

Questa supernova è stata scoperta il 18 ottobre 2001 da M. Papenkova e W. D. Li dell'Università della California - Berkeley nel corso del programma LOTOSS dell'Osservatorio Lick.[9]. La supernova è stata classificata di tipo II n.[10]

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 673, su cseligman.com. URL consultato il 23 giugno 2024.
  2. ^ a b c d e f g h Results for object NGC 673, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 23 giugno 2024.
  3. ^ a b c d e f (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 600 à 699, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 23 giugno 2024.
  4. ^ a b A.M. Garcia, General study of group membership. II - Determination of nearby groups, in Astronomy and Astrophysics Supplement Series, 100 #1, luglio 1993, pp. 47-90, Bibcode:1993A&AS..100...47G.
  5. ^ a b Abraham Mahtessian, Groups of galaxies. III. Some empirical characteristics (PDF), in Astrophysics, 41 #3, luglio 1998, pp. 308-321, DOI:10.1007/BF03036100. URL consultato il 22 giugno 2024.
  6. ^ (EN) Central Bureau for Astronomical Telegrams, su cbat.eps.harvard.edu. URL consultato il 23 giugno 2024.
  7. ^ (EN) Central Bureau for Astronomical Telegrams, IAUC 6497: 1996bo; 126P, su cbat.eps.harvard.edu. URL consultato il 23 giugno 2024.
  8. ^ (EN) List of Supernovae in NGC and IC galaxies - 1996., su rochesterastronomy.org. URL consultato il 23 giugno 2024.
  9. ^ (EN) Central Bureau for Astronomical Telegrams, IAUC 7737: 2001fa; 2001ej, 2001em, 2001eq, 2001er,, 2001ew; 2001ez, su cbat.eps.harvard.edu. URL consultato il 23 giugno 2024.
  10. ^ (EN) Bright Supernovae - 2001, su rochesterastronomy.org. URL consultato il 23 giugno 2024.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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