NGC 6208

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NGC 6208
Ammasso aperto
NGC 6208
Scoperta
ScopritoreJames Dunlop
Data1826
Dati osservativi
(epoca J2000.0)
CostellazioneAltare
Ascensione retta16h 49m 28s[1]
Declinazione-53° 43′ 42″[1]
Distanza3060[2] a.l.
(939[2] pc)
Magnitudine apparente (V)7,2[1]
Dimensione apparente (V)16'
Caratteristiche fisiche
TipoAmmasso aperto
ClasseIII 2 r
Età stimata1,17 miliardi di anni[2]
Altre designazioni
Cr 313; OCl 964; vdBHa 198; C 1645-537[1]
Mappa di localizzazione
NGC 6208
Categoria di ammassi aperti

Coordinate: Carta celeste 16h 49m 28s, -53° 43′ 42″

NGC 6208 è un ammasso aperto visibile nella costellazione dell'Altare.

Osservazione[modifica | modifica wikitesto]

Mappa per individuare NGC 6208.

Si individua nella parte occidentale della costellazione, immerso in un ricchissimo campo stellare della Via Lattea, in questo tratto piuttosto luminosa e relativamente poco oscurata; si trova circa 2,6 gradi a nordovest della stella ζ Arae e si confonde facilmente con le stelle di fondo. Attraverso un binocolo è difficilmente individuabile a causa della sua luminosità poco elevata, mentre con un telescopio da 120mm è possibile notare un debole addensamento di stelle di magnitudine 11 e 12; con strumenti di diametro maggiore si osservano alcune decine di stelle fino alla magnitudine 14, sempre difficili da contrastare rispetto alle numerose stelle di fondo.

A causa della sua declinazione fortemente meridionale, quest'ammasso può essere osservato soprattutto da osservatori situati nell'emisfero australe della Terra; la sua osservazione dall'emisfero nord è possibile solo in vicinanza delle latitudini tropicali.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra giugno e ottobre.

Storia delle osservazioni[modifica | modifica wikitesto]

NGC 6208 è stato scoperto da James Dunlop nel 1826, durante la sua permanenza in Australia come sovrintendente dell'osservatorio del Nuovo Galles del Sud, con un telescopio da 9 pollici; fu poi riosservato da John Herschel e nel New General Catalogue è descritto come un ammasso formato da stelle con magnitudini comprese fra la 9 e la 12.[4]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

NGC 6208 è un ammasso situato a circa 940 parsec (circa 3060 anni luce) di distanza,[2] dunque molto vicino al bordo più esterno del Braccio del Sagittario, molto in primo piano rispetto alla quasi totalità degli ammassi aperti visibili nella costellazione dell'Altare. La sua età è molto avanzata ed è stimata attorno a 1,17 miliardi di anni;[2] ciò lo rende uno degli ammassi aperti più vecchi che si conoscano.

Gli studi rivolti a determinare l'appartenenza delle stelle all'ammasso sono resi difficili dal numero elevatissimo di stelle visibili nella sua direzione; al suo interno non sono state comunque individuate stelle con caratteristiche peculiari da un punto di vista chimico-fisico.[5] Le stelle visibili nel campo di NGC 6208 sono state oggetto di studi fotometrici allo scopo di individuare eventuali pianeti extrasolari tramite il metodo del transito; su un campione di 60.000 stelle, delle quali 5000 misurate con estrema accuratezza, è stata individuata una sola stella, di classe spettrale G, che ha mostrato segnali di un possibile transito, non necessariamente però imputabile a un pianeta.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d SIMBAD Astronomical Database, in Results for NGC 6208. URL consultato il 9 giugno 2013.
  2. ^ a b c d e WEBDA page for open cluster NGC 6208, su univie.ac.at. URL consultato il 9 giugno 2013.
  3. ^ Una declinazione di 54°S equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 36°; il che equivale a dire che a sud del 36°S l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a nord del 36°N l'oggetto non sorge mai.
  4. ^ Catalogo NGC/IC online - result for NGC 6208, su ngcicproject.org. URL consultato il 9 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  5. ^ Paunzen, E.; Maitzen, H. M., CCD photometric search for peculiar stars in open clusters. II. NGC 2489, NGC 2567, NGC 2658, NGC 5281 and NGC 6208, in Astronomy and Astrophysics, vol. 373, luglio 2001, pp. 153-158, DOI:10.1051/0004-6361:20010577. URL consultato il 9 giugno 2013.
  6. ^ Lee, Brian L.; von Braun, Kaspar; Mallén-Ornelas, Gabriela; Yee, H. K. C.; Seager, Sara; Gladders, Michael D., EXPLORE/OC: A Search for Planetary Transits in the Field of the Southern Open Cluster NGC 6208, in THE SEARCH FOR OTHER WORLDS: Fourteenth Astrophysics Conference. AIP Conference Proceedings, vol. 713, giugno 2004, pp. 177-180, DOI:10.1063/1.1774520. URL consultato il 9 giugno 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Catalogo NGC online, su ngcicproject.org. URL consultato il 9 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0, William-Bell inc. ISBN 0-943396-15-8

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