NGC 575

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NGC 575
Galassia a spirale barrata
NGC 575 nelle immagini SDSS.
Scoperta
ScopritoreÉdouard Stephan
Data17 ottobre 1876 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazionePesci
Ascensione retta01h 30m 46.6s [2]
Declinazione+21° 26′ 26″ [2]
Distanza136,5 mega anni luce (41,84 Mpc) a.l.   [2]
Magnitudine apparente (V)12,8 [3]
nella banda B: 13,5 [3][4]
Redshift+0,010458 ± 0,000001 [2]
Luminosità superficiale13,89 [3]
Angolo di posizione66° [3]
Velocità radiale3135 ± 0 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale barrata
ClasseSB(rs)c [2], SBc [3], SB(rs)c? [1]
Dimensioni81 300 anni luce (24 940 pc) a.l.  
Altre designazioni
IC 1710
PGC 5634
MCG 3-4-51
UGC 1081
KARA 53
CGCG 459-72 [3]
Mappa di localizzazione
NGC 575
Categoria di galassie a spirale barrata

Coordinate: Carta celeste 01h 30m 46.6s, +21° 26′ 26″

NGC 575 è una galassia a spirale barrata situata nella costellazione dei Pesci a una distanza di circa 136 milioni di anni luce dalla nostra Via Lattea.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La galassia ha una classe di luminosità III e presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2] È inoltre classificata come galassia di campo, in quanto non appartiene a nessun ammasso o gruppo di galassie ed è quindi gravitazionalmente isolata.[2]

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

NGC 575 è stata scoperta il 17 ottobre 1876 dall'astronomo francese Édouard Stephan.[1] Il 18 gennaio 1896 fu nuovamente osservata dall'astronomo francese Stéphane Javelle e successivamente inserita nell'Index Catalogue con la designazione IC 1710.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 575, su cseligman.com. URL consultato il 28 aprile 2024.
  2. ^ a b c d e f g h Results for object NGC 575, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 28 aprile 2024.
  3. ^ a b c d e f (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 500 à 599, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 27 aprile 2024.
  4. ^ SIMBAD Astronomical Database, in Strasbourg astronomical Data Center. URL consultato il 28 aprile 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]