NGC 268

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NGC 268
Galassia a spirale
NGC 268 nelle immagini SDSS
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel
Data22 novembre 1785 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBalena
Ascensione retta00h 50m 09.5s [2]
Declinazione-05° 11′ 37″ [2]
Distanza248,4 M a.l.
(76,17 M pc) [1][2]
Magnitudine apparente (V)13,1 [3]
nella banda B: 13,6 [3][4]
Redshift+0,018326 ± 0,000013 [2]
Luminosità superficiale13,71 [3]
Angolo di posizione75° [3]
Velocità radiale5494 ± 4 [2][4] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
ClasseSB(s)bc? [1][2], SBbc [3]
Dimensioni253 000 al (77 580 pc) a.l. [2][3]  
Altre designazioni
PGC 2927
MCG -01-03-17
IRAS 00476-0527 [2][3][4]
Mappa di localizzazione
NGC 268
Categoria di galassie a spirale

Coordinate: Carta celeste 00h 50m 09.5s, -05° 11′ 37″

NGC 268 è una galassia a spirale barrata situata nella costellazione della Balena a una distanza di 248,4 milioni di anni luce dal sistema solare.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La galassia ha una classe di luminosità II-III e presenta una larga riga a 21 cm dell'idrogeno neutro.[2]

Sono inoltre presenti anche regioni di idrogeno ionizzato.[2]

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

NGC 268 è stata scoperta il 22 novembre 1785 dall'astronomo britannico di origine tedesca William Herschel.[1]

Supernova[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 gennaio 2012, nel corso dell'indagine CRTS (Catalina Real-Time Transient Survey) del Caltech[5] e indipendentemente da parte dell'astronomo amatoriale americano Stan Howerton,[6] all'interno di NGC 268 è stata scoperta la supernova SN 2012w, classificata di tipo II.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 268, su cseligman.com. URL consultato il 17 marzo 2024.
  2. ^ a b c d e f g h i j k NED results for object NGC 0268, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 17 marzo 2024.
  3. ^ a b c d e f g (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 200 à 299, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 17 marzo 2024.
  4. ^ a b c SIMBAD Astronomical Database, in Strasbourg astronomical Data Center. URL consultato il 17 marzo 2024.
  5. ^ (EN) CRTS, Catalina Real-Time Survey, su crts.caltech.edu. URL consultato il 17 marzo 2024.
  6. ^ (EN) Observatory Bed & Breakfast, su jacknewton.com. URL consultato il 17 marzo 2024.
  7. ^ (EN) Bright Supernovae - 2012, su rochesterastronomy.org. URL consultato il 17 marzo 2024.

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