NGC 169

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NGC 169
Galassia a spirale
NGC 169 (sopra) e IC 1559 (sotto) nelle immagini riprese da Hubble Space Telescope/Telescopio Victor M. Blanco
Scoperta
ScopritoreR. J. Mitchell
Data18 settembre 1857 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneAndromeda
Ascensione retta00h 36m 51.6s [2]
Declinazione+23° 59′ 27″ [2]
Distanza206,3 mega anni luce (63,26 Mpc) [1][2] a.l.  
Magnitudine apparente (V)12,4 [3]
nella banda B: 13,2 [3][4]
Redshift+0,015414 ± 0,000014 [2]
Luminosità superficiale12,88 [3]
Angolo di posizione88° [3]
Velocità radiale4621 ± 4 [2][4] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
ClasseSb[3] SA(s)ab?[1][2]
Dimensioni239 300 al (73 360 pc) a.l. [2][3]  
Altre designazioni
PGC 2202, MCG 4-2-35, UGC 365, ZWG 479.44, IRAS 00342+2342, KCPG 13B, ARP 282,[2][3][4]
Mappa di localizzazione
NGC 169
Categoria di galassie a spirale

Coordinate: Carta celeste 00h 36m 51.6s, +23° 59′ 27″

NGC 169 è una grande galassia a spirale situata nella costellazione di Andromeda, che forma una coppia di galassie interagenti con la compagna IC 1559.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

NGC 169 è affiancata da una sottostante piccola galassia compagna denominata NGC 169A, classificata anche come IC 1559 nell'Index Catalogue. Si tratta di due galassie interagenti tra loro. La coppia è stata inclusa da Halton Arp nel suo Atlas of Peculiar Galaxies con il numero 282.[5]

NGC 169 ha un nucleo molto brillante nell'ultravioletto, tanto che è considerata una galassia di Markarian e inclusa con la denominazione Mrk 341 (MK 341) nell'omologo catalogo.[3] Viene inoltre considerata anche come una galassia di Seyfert.[4]

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

NGC 169 è stata scoperta il 18 settembre 1857 dall'astronomo irlandese R. J. Mitchell.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 169, su cseligman.com. URL consultato il 1º gennaio 2024.
  2. ^ a b c d e f g h i NED results for object NGC 0169, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 1º gennaio 2024.
  3. ^ a b c d e f g h (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke» sur le site ProfWeb, NGC 100 à 199, su dpelletier.profweb.ca. URL consultato il 1º gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2023).
  4. ^ a b c d SIMBAD Astronomical Database, in Strasbourg astronomical Data Center. URL consultato il 1º gennaio 2024.
  5. ^ Halton Arp, Atlas of Peculiar Galaxies, Pasadena, California, California Institute of Technology, 1966. URL consultato il 5 Jan 2010. (webpage includes PDF link)

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