NGC 138

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NGC 138
Galassia a spirale
NGC 138 nelle immagini SDSS
Scoperta
ScopritoreAlbert Marth [1]
Data29 agosto 1864
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazionePesci
Ascensione retta00h 30m 59,2s [2][3]
Declinazione+05° 09′ 35″ [2]
Distanza560 milioni a.l.
(171,84 ± 12,03 M pc) [1][2]
Magnitudine apparente (V)13,7 [1][4]
nella banda B: 14,8[3], 14,6 [4]
Redshift+0,040028 ± 0,000009 [2][3]
Luminosità superficiale13,43 [4]
Angolo di posizione175° [4]
Velocità radiale11.894 ± 31 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia a spirale
ClasseSa [3], Sa?[2], Sa[4], SB0/a pec?[1]
Dimensioni230.8 a.l. [2][4]
(71 pc)
Altre designazioni
UGC 00308, CGCG 409-023, CGCG 0028.4+0454, MCG +01-02-016, 2MASS J00305921+0509350, GALEXASC J003059.34+050934.0, GALEXMSC J003059.35+050933.4, WBL 011-002, PGC 001889, UZC J003059.3+050935 [2][3][4]
Mappa di localizzazione
NGC 138
Categoria di galassie a spirale

Coordinate: Carta celeste 00h 30m 59.2s, +05° 09′ 35″

NGC 138 è una vasta e lontana galassia a spirale situata nella costellazione dei Pesci.[1]

Il database NASA/IPAC e Wolfgang Steinicke[4] la classificano come galassia a spirale (Sa), ma le immagini SDSS non mostrano affatto la presenza di un braccio di spirale, tanto che Seligman propone di considerala come lenticolare.

NGC 138 ha un diametro stimato in circa 231.000 anni luce, cioè un po' più del doppio di quello della nostra Via Lattea.

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

Il campo di cielo dove si trova NGC 138, con l'indicazione degli oggetti circostanti

NGC 138 è stata scoperta il 29 agosto 1864 dall'astronomo tedesco Albert Marth.[1]

Supernova[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2023, all'interno di NGC 138 è stata osservata la supernova SN 2023lfo, classificata di tipo Ia e avente magnitudine 17,2.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas NGC Objects: NGC 100 - 149, su cseligman.com. URL consultato l'11 settembre 2023.
  2. ^ a b c d e f g h NED results for object NGC 0138, su nedwww.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato l'11 settembre 2023.
  3. ^ a b c d e SIMBAD Astronomical Database, in Strasbourg astronomical Data Center. URL consultato il 18 agosto 2015.
  4. ^ a b c d e f g h (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke» sur le site ProfWeb, NGC 100 à 199, su dpelletier.profweb.ca. URL consultato il 1º ottobre 2023 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2023).
  5. ^ Transient Name Server entry for SN 2023lfo.

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