Myotis weberi
Myotis weberi | |
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Stato di conservazione | |
Specie non valutata[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Vespertilionidae |
Sottofamiglia | Myotinae |
Genere | Myotis |
Specie | M.weberi |
Nomenclatura binomiale | |
Myotis weberi Jentink, 1890 |
Myotis weberi (Jentink, 1890) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi endemico di Sulawesi.[1][2]
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]
Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo di 57 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 49,7 e 53,5 mm, la lunghezza della coda di 42,5 mm, la lunghezza del piede di 12 mm e la lunghezza delle orecchie di 16,5 mm.[3]
Aspetto[modifica | modifica wikitesto]
Il colore generale del corpo è arancione scuro con la base dei peli nerastra e la punta più scura. Il muso è corto, appuntito e con le narici leggermente tubulari. Le orecchie sono relativamente corte, strette, arancioni con i bordi nerastri e con un incavo sul bordo posteriore appena sotto l'estremità appuntita. Il trago è lungo, affusolato, con il margine anteriore dritto e con un lobo triangolare alla base di quello posteriore. Le ali sono arancioni, con le membrane tra le dita nere e attaccate posteriormente alla base dell'alluce. I piedi sono piccoli e nerastri. La coda è lunga ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio, il quale è arancione. Il calcar è sottile e privo di carenatura.
Biologia[modifica | modifica wikitesto]
Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]
Si nutre di insetti.
Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]
Questa specie è diffusa sull'isola indonesiana di Sulawesi.
Conservazione[modifica | modifica wikitesto]
Questa specie è considerata dalla IUCN una sottospecie di M.formosus.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b (EN) Myotis weberi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Myotis weberi, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Csorba & Al., 2014.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Jentink FA, Mammalia from the Malay Archipelago. II Rodentia, Insectivora, Chiroptera, in Zoologische Ergebnisse einer Reise in Niederlandische Ost-Indie, vol. 1, 1890, pp. 115-130.
- Csorba G, Chou C-H, Ruedi M, Gorfol T, Motokawa M, Wiantoro S, Dinh Thong V, Truong Son N, Lin L-K & Furey N, The reds and the yellows: a review of Asian Chrysopteron Jentink, 1910 (Chiroptera: Vespertilionidae: Myotis) [collegamento interrotto], in Journal of Mammalogy, vol. 95, n. 4, 2014, pp. 663-678.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikispecies contiene informazioni su Myotis weberi