Cuna (Monteroni d'Arbia)

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Cuna
frazione
Cuna – Veduta
Cuna – Veduta
Panorama di Cuna
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Siena
Comune Monteroni d'Arbia
Territorio
Coordinate43°14′31.62″N 11°24′13.25″E / 43.242116°N 11.403681°E43.242116; 11.403681 (Cuna)
Altitudine180 m s.l.m.
Abitanti515 (2011)
Altre informazioni
Fuso orarioUTC+1
Nome abitanticunese, cunesi;[1] cunaiolo, cunaioli[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cuna
Cuna

Cuna è una frazione del comune italiano di Monteroni d'Arbia, nella provincia di Siena, in Toscana.

Complessivamente conta circa 500 abitanti: 70 abitanti nel borgo di Cuna e 445 presso la località moderna di More di Cuna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Antica località di origine alto-medievale, qui sorgeva uno spedale per l'ospitalità di pellegrini e mercanti che transitavano lungo la via Francigena.[2] Il luogo fu donato da Ranieri di Prezzulla allo spedale di Santa Maria della Scala di Siena nel 1224, che vi edificò la chiesa parrocchiale e la struttura fortificata della Grancia.[3] Ben tre papi sono ricordati aver sostato e pernottato presso la Grancia di Cuna: il primo fu Urbano VI nel 1386, poi Martino V nel 1420 e infine Paolo III nel 1541.[2][3]

Durante la guerra di Siena, la fortezza di Cuna fu una delle principali roccaforti difensive, sotto il comando del capitano Mazzangone, contro l'esercito austro-ispanico;[3] tuttavia, nonostante le resistenze, Cuna fu presa e saccheggiata nel luglio del 1554.[3] Nel 1640 morì a Cuna il nobile francese Carlo I di Guisa, duca di Guisa.[2][3]

Cuna contava 356 abitanti nel 1833.[3]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, chiesa principale della frazione,[3] è di origine alto-medievale ed è stata ricostruita dopo il 1310. All'interno conserva tre pregevoli affreschi del XIV secolo raffiguranti la Madonna col Bambino e santi, la Presentazione al Tempio e una Adorazione dei Magi.
  • Grancia di Cuna, una delle fattorie fortificate meglio conservate del Senese, fu costruita come centro di raccolta del grano e della produzione agricola necessaria al mantenimento dell'ospedale di Santa Maria della Scala di Siena.[2][3] Si presenta come un grande blocco quadrato con basamento fortificato a scarpa, con due torri angolari sul lato meridionale.[2] La casa padronale è stata ricostruita nel XVII secolo.[2]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La frazione era servita da una propria stazione ferroviaria, la fermata di Cuna, posizionata lungo la ferrovia Grosseto-Siena che collega i due capoluoghi toscani, in località More di Cuna.

Veduta della fermata ferroviaria di Cuna

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 187.
  2. ^ a b c d e f Grancia di Cuna, su castellitoscani.com. URL consultato il 9 luglio 2017.
  3. ^ a b c d e f g h Emanuele Repetti, «Cuna» in Dizionario geografico fisico storico della Toscana, vol. 1, Firenze, p. 837.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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