Monastero di San Nicolò l'Arena (Nicolosi)

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Monastero San Nicola l'Arena
Monastero San Nicola l'Arena. Ingresso da via San Nicola.
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
LocalitàNicolosi
Coordinate37°37′51.4″N 15°01′20.3″E / 37.630944°N 15.022306°E37.630944; 15.022306
Religionecattolica di rito romano
Arcidiocesi Catania
Inizio costruzioneXII secolo

L'antico monastero di San Nicolò l'Arena sorge nei pressi di Nicolosi, la cittadina etnea che da esso probabilmente prende il nome[1]. È detto più correttamente, anche, monastero di San Nicolò la rena, laddove "la rena" è la forma italiana del siciliano "a rina", cioè letteralmente "la sabbia", parola che derivando dal latino arēna è andata incontro all'aferesi della prima sillaba e al cambiamento della sillaba tonica con vocale lunga -ē- in -i-. Con il medesimo termine ci si riferisce alla la sabbia vulcanica presente nel territorio come rena rossa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il monastero fu fondato intorno alla seconda metà del XII secolo come ricovero per i monaci infermi dei vicini monasteri di Santa Maria di Licodia e monastero di San Leone del colle Pannacchio nei pressi di Malpasso. In seguito alla nascita di alcuni cenobi vicini e per volere di Federico III di Aragona il monastero venne costituito sede principale dei cenobi prendendo la denominazione di San Nicolò l'Arena per la devozione dei monaci al santo e per la caratteristica terra sabbiosa (rena) che ricopriva la zona.

Il monastero negli anni si espanse divenendo méta di numerosi pellegrini e della stessa regina Eleonora d'Angiò che vi morì il 9 agosto del 1341.

Dal 1537 ospitò Benedetto Fontanini, che probabilmente qui compose il celebre Beneficio di Cristo[2][3][4]. Nella prima metà del XVI secolo una eruzione e i pericoli derivanti dalle incursioni di numerose bande di briganti spinsero i monaci a richiedere il trasferimento a Catania dove fondarono il nuovo monastero di San Nicolò l'Arena.

Dal marzo del 2005 l'antico monastero etneo ristrutturato è sede dell'Ente Parco dell'Etna.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pagina 150, Tommaso Fazello, "Della Storia di Sicilia - Deche Due" [1], Volume uno, Palermo, Giuseppe Assenzio - Traduzione in lingua toscana, 1817.
  2. ^ ... essa fu composta dal benedettino Benedetto da Mantova intorno al 1540, nel periodo in cui si trovava presso il monastero di S. Nicolò l'Arena a Nicolosi, vicino a Catania Il Beneficio di Cristo - 1543 Archiviato il 26 agosto 2014 in Internet Archive. sul sito dell'Associazione Librai Antiquari d'Italia (ALAI).
  3. ^ Durante il suo soggiorno in Sicilia B. attese alla stesura del Trattato utilissimo del beneficio di Gesù Cristo verso i Cristiani, la maggiore opera della Riforma protestante in Italia, apparso per la prima volta anonimo a Venezia nel 1543 Benedetto da Mantova sull'enciclopedia Treccani online.
  4. ^ È proprio durante il suo soggiorno siculo che Benedetto da Mantova attese alla stesura del suo libro, il cui titolo completo è “Trattato utilissimo del beneficio di Gesù Cristo verso i Cristiani”, apparso per la prima volta anonimo a Venezia nel 1543 La Riforma di Benedetto - Il pensiero l'opera e l'inquisizione di Benedetto da Mantova Archiviato il 26 agosto 2014 in Internet Archive. sul sito www.radiobase.eu.