MegSat-1
MegSat-1 | |
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Dati della missione | |
Operatore | MegSat |
NSSDC ID | 2000-057B |
SCN | 26546 |
Destinazione | LEO |
Esito | in orbita |
Vettore | Dnepr |
Lancio | 26 settembre 2000, da Cosmodromo di Baikonur |
Luogo lancio | Baikonur Cosmodrome Site 109 |
Proprietà del veicolo spaziale | |
Massa | 55 kg |
Strumentazione | Radio VHF-UHF, AURORA, SOFTEQ-NEGESAR |
MegSat-1 è un satellite artificiale ad orbita bassa (LEO - Low earth orbit) progettato e costruito dall'azienda italiana MegSat di Brescia. Appartenente alla categoria dei microsatelliti ha portato in orbita apparecchiature radio in gamma VHF-UHF per la ricetrasmissione di dati. È stato il secondo satellite della costellazione che l'azienda si era prefissa di realizzare. È stato messo in orbita il giorno 26 settembre 2000 alle ore 10:05 UTC, assieme a Tiung SAT della Malaysia, Unisat della Sapienza - Università di Roma, SaudiSat 1A e SaudiSat 1B dell'Arabia Saudita. Il vettore era un Dnepr lanciato dal Cosmodromo di Baikonur, Area 109, ad opera della ISC Kosmotras.
Missioni[modifica | modifica wikitesto]
Tecnologica[modifica | modifica wikitesto]
NEGESAR (NEw GEneration Satellite ARchitecture) technology: a bordo furono eseguiti un esperimento tecnologico chiamato SOFTEQ (un transponder) costruito seguendo la tecnologia NEGESAR per la qualificazione di materiali e soluzioni ingegneristiche da impiegare per le future generazioni di microsatelliti[1].
Commerciale[modifica | modifica wikitesto]
Servizi commerciali quali la telelettura di contatori domestici/industriali.
Stato attuale[modifica | modifica wikitesto]
Risulta essere ancora in orbita e attivo.
Parametri[modifica | modifica wikitesto]
http://www.lib.cas.cz/space.40/2000/I057B.HTM
Note[modifica | modifica wikitesto]
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su MegSat-1
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito MegSat (SWF) [collegamento interrotto], su meggiorin.it.
- Kosmotras, su kosmotras.ru. URL consultato il 22 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2012).
- CARSO, su carso.co.uk. URL consultato l'8 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2009).
- INO, su ino.it.