Maurizio Gerbaix de Sonnaz

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Maurizio Gerbaix de Sonnaz

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato13 dicembre 1870 –
21 maggio 1892
Legislaturadalla XI (nomina 1º dicembre 1870) alla XVII
Tipo nominaCategoria: 14
Incarichi parlamentari
  • Membro della Commissione di finanze (16 dicembre 1876–1º febbraio 1880)
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato7 aprile 1861 –
7 settembre 1865
LegislaturaVIII
CollegioPerugia I
Sito istituzionale

Deputato del Regno di Sardegna
Durata mandato16 settembre 1860 –
3 ottobre 1860[1]
LegislaturaVII
CollegioCesena II
Sito istituzionale

Dati generali
Prefisso onorificoConte
UniversitàAccademia militare di Torino
ProfessioneMilitare di carriera
Maurizio Gerbaix de Sonnaz
NascitaTorino, 26 novembre 1816
MorteTorino, 21 maggio 1892
Dati militari
Paese servitoBandiera del Regno di Sardegna Regno di Sardegna
Bandiera dell'Italia Italia
Forza armata Armata sarda
Regio esercito
ArmaCavalleria
Anni di servizio? - 1878
GradoTenente generale
GuerrePrima guerra d'indipendenza
Seconda guerra d'indipendenza
Terza guerra d'indipendenza
CampagneCampagna piemontese in Italia centrale
Brigantaggio postunitario
Battagliebattaglia di Montebello (1859)
Comandante diEsercito italiano
Studi militariAccademia militare di Torino
Altre carichepolitico
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Maurizio Gerbaix de Sonnaz, Conte, Marchese de la Roche e di Chatelet, Signore di Mondésir (Torino, 26 novembre 1816Torino, 21 maggio 1892), è stato un generale e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Maurizio Gerbaix de Sonnaz nacque a Torino il 26 novembre 1816, figlio del conte Giuseppe Maria e di sua moglie, Enrichetta Graneri De La Roche.

Nel 1859 durante la seconda guerra di indipendenza, con il grado di colonnello era al comando di una brigata di cavalleria leggera piemontese formata dai reggimenti "Novara" e "Monferrato". Si distinse nella battaglia di Montebello (1859), in seguito alla quale fu promosso a maggior generale per merito di guerra e premiato con la medaglia d'oro al valore[2].

Nel 1860 fu al comando della 1a Divisione, con cui prese parte alla campagna dell'Italia centrale e meridionale. Nello stesso anno coordinò le operazioni del Regio Esercito italiano contro il brigantaggio nel Mezzogiorno. In questo contesto, a seguito dello sterminio per mano dei briganti dei soldati di alcune guarnigioni presso Benevento, prese parte all'azione armata che portò al massacro di Pontelandolfo e Casalduni avvenuta il 14 agosto 1861. Qui fu promosso luogotenente generale ed ottenne la nomina a Grande Ufficiale dell'Ordine Militare di Savoia.

Partecipò anche alla terza guerra d'indipendenza.

Fu eletto deputato nella VII e nell'VIII legislatura. Dal 1869 rivestì la carica di aiutante di campo di Vittorio Emanuele II di Savoia. L'anno seguente venne nominato dal Re senatore della XI legislatura del Regno d'Italia. In parlamento fece parte della Categoria 14 "Gli ufficiali generali di terra e di mare" e fu membro della Commissione di Finanze (1876-1880)[3].

Fece parte della massoneria[4].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale dell'Ordine militare di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'Oro al Valor Militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'Argento al Valor Militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa delle campagne delle Guerre d'Indipendenza (5 barrette) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa francese della Seconda Guerra d'Indipendenza italiana (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cessazione per promozione a Tenente generale.
  2. ^ Regio decreto 25 maggio 1859 «per l'intelligenza, energia e coraggio con cui dirigeva i movimenti delle sue truppe»
  3. ^ Sito istituzionale del Senato, su notes9.senato.it.
  4. ^ Luigi Pruneti, Aquile e Corone, L'Italia il Montenegro e la massoneria dalle nozze di Vittorio Emanuele III ed Elena al governo Mussolini, Le Lettere, Firenze, 2012, p. 119
  5. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Comandante generale delle truppe alpine Successore
Cesare Francesco Ricotti-Magnani 1883 - 1896 Leone Pelloux
Predecessore Gran cacciatore del re Successore
Alessandro Manfredi Luserna d'Angrogna 1867-? ?