Alpi del Beaufortain

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Alpi del Beaufortain
ContinenteEuropa
StatiBandiera della Francia Francia
Catena principaleAlpi Graie (nelle Alpi
Cima più elevataRoignais (2.995 m s.l.m.)
Tipi di roccesedimentarie e metamorfiche
Cartina delle Alpi Francesi.

Le Alpi del Beaufortain (detto anche Massiccio del Beaufortain oppure Alpi Graie Nord-occidentali) sono un gruppo montuoso[1] delle Alpi Graie. Si trovano soprattutto nel dipartimento francese della Savoia ed in minor parte in quello dell'Alta Savoia. La vetta più elevata è il Roignais che raggiunge i 2.995 m s.l.m..

Toponimo[modifica | modifica wikitesto]

Prendono il nome dalla città di Beaufort che si trova nel mezzo del gruppo montuoso e dalla regione circostante.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Si trovano tra la val d' Arly e la Tarantasia ad est della città di Albertville.

Confinano:

Ruotando in senso orario i limiti geografici sono: col du Bonhomme, Colle de la Croix du Bonhomme, Vallée des Chapieux, fiume Isère, Albertville, torrente Arly, Sella di Megève, torrente d'Arbon, fiume Arve, Val Montjoie, Col du Bonhomme.

Suddivisione[modifica | modifica wikitesto]

In accordo con le definizioni della SOIUSA le Alpi del Beaufortain si suddividono in due supergruppi alpini e cinque gruppi[2]:

  • Massiccio del Roignais (A)
    • Gruppo dell'Aiguille du Grand Fond (A.1)
    • Gruppo Roignais-Terrasse (A.2)
    • Gruppo del Grand Mont (A.3)
  • Catena Penaz-Joly (B)
    • Gruppo dell'Aiguille de la Penaz (B.4)
    • Gruppo del Mont Joly (B.5)

Il primo supergruppo raccoglie le montagne a sud di Beaufort mentre il secondo quelle a nord.

Vette[modifica | modifica wikitesto]

Il Grand Mont.
Lago di Roselend

Rifugi alpini[modifica | modifica wikitesto]

Il Refuge de Presset.

Per facilitare l'escursionismo e la salita alle vette il gruppo montuoso è dotato di alcuni rifugi:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Secondo le definizioni della SOIUSA che qui vengono seguite costituiscono una sottosezione alpina.
  2. ^ Tra parentesi i codici SOIUSA dei supergruppi e dei gruppi. Si tenga presente che non vi è l'ulteriore suddivisione in sottogruppi.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sergio Marazzi, Atlante Orografico delle Alpi. SOIUSA, Pavone Canavese, Priuli & Verlucca, 2005.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]