Marco Pittoni

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Marco Pittoni
Il tenente dei Carabinieri Marco Pittoni, MOVM
NascitaSondrio, 30 settembre 1975
MorteNocera Inferiore, 6 giugno 2008
Cause della morteucciso da rapinatori
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataArma dei Carabinieri
RepartoOrganizzazione territoriale
Anni di servizio1997-2008
GradoTenente
Decorazioni Medaglia d'oro al valor militare
Studi militariScuola Marescialli e Brigadieri Carabinieri, Scuola Ufficiali Carabinieri
fonte Carabinieri.it
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Marco Pittoni (Sondrio, 30 settembre 1975Nocera Inferiore, 6 giugno 2008) è stato un tenente dell'Arma dei Carabinieri, insignito di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria per i fatti del 6 giugno 2008 che lo videro protagonista.

Il tenente Marco Pittoni nacque a Sondrio il 30 settembre del 1975 dove prestava servizio il padre, anche lui carabiniere. Visse in Sardegna a Giba e a Sarroch, finché non si arruolò nei Carabinieri come il padre, nel 1997. Quale Maresciallo fu destinato in Piemonte come istruttore alla scuola allievi carabinieri di Fossano. Dopo tre anni di impiego operativo in Sardegna presso la Compagnia di Bitti (2003-2006), frequentò il corso ruolo speciale alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, al termine del quale fu nominato sottotenente. Nel settembre 2007 assunse il comando della Tenenza dei Carabinieri di Pagani (Salerno).

Il 6 giugno 2008 si trovava in borghese insieme ad un altro carabiniere nell'ufficio postale di Pagani, quando fecero irruzione tre rapinatori[1]. Il tenente Marco Pittoni intimò di arrendersi ai malviventi, che in pochi attimi iniziarono a sparare contro i carabinieri. Con sangue freddo, Pittoni disarmò e immobilizzò uno dei rapinatori, senza usare la propria arma d'ordinanza, per evitare di colpire accidentalmente le persone presenti nell'ufficio postale. Venne però colpito da due proiettili, alla gola e all'addome, sparati da un altro rapinatore, che Pittoni stava cercando ugualmente di bloccare. Nonostante ciò il tenente ebbe ancora la forza di inseguire i malviventi, fino al suo ultimo respiro, quando si accasciò esanime al suolo. Morì all'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore dopo un'operazione chirurgica.[2]

A sparare i colpi mortali fu Carmine Maresca, appena sedicenne, figlio di Luigi, esponente di spicco del clan Gionta[3]. Il baby killer, durante la fuga dall'ufficio postale, venne ferito a un braccio dai colpi sparati dall'altro carabiniere che era con Pittoni. Tutti gli autori della rapina furono individuali e arrestati nel giro di pochi giorni. L'ultimo ad essere arrestato, il 12 giugno, fu il giovane Maresca, che si trovava a Sabaudia, dove la famiglia lo aveva fatto trasferire per la latitanza[4]. Un anno prima, a soli 15 anni, Maresca aveva già partecipato a un altro omicidio: un'esecuzione camorristica commessa per conto del clan Gionta[5].

Il 14 maggio 2009 al tenente Marco Pittoni fu conferita postuma la Medaglia d'oro al valor militare.[6] La motivazione sottolinea il suo “insigne coraggio”, evidenziando come abbia scelto di non usare l’arma in dotazione per non mettere a rischio le persone presenti.

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Con ferma determinazione, esemplare iniziativa e insigne coraggio, presente in abiti civili per indagini di polizia giudiziaria all'interno di un ufficio postale, non esitava ad affrontare due malviventi sorpresi in flagrante rapina e, senza fare uso dell'arma in dotazione per non compromettere l'incolumità delle numerose persone presenti, riusciva a immobilizzare uno di loro. Aggredito proditoriamente alle spalle da altro rapinatore, ingaggiava una violenta colluttazione, nel corso della quale veniva attinto da un colpo d'arma da fuoco. Benché gravemente ferito tentava di porsi all'inseguimento dei malfattori in fuga prima di accasciarsi esanime al suolo. Fulgido esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere, spinti fino all'estremo sacrificio.»
— Pagani (Salerno), 6 giugno 2008[7]

Riconoscimenti

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In seguito alla sua morte, molte istituzioni hanno onorato la sua memoria. A Pagani, gli sono state intitolate una strada e l’Istituto Professionale Statale per i Servizi Enogastronomici e l’Ospitalità Alberghiera (IPSSEOA)[8]. Inoltre, l’Università di Siena gli ha conferito una laurea ad honorem in Scienze dell’Amministrazione nel dicembre 2009[9]. Diverse caserme dei Carabinieri in varie città italiane portano il suo nome, tra cui quelle di Giba e Morbegno, e una palestra pubblica a Torre Annunziata è stata dedicata a lui. Il 21 settembre 2019 è stata ufficialmente ufficialmente intitolata al Tenente Marco Pittoni, la Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Montà d’Alba. [10]

  1. ^ Per una tragica ironia della sorte, la rapina avvenne proprio mentre il sottotenente Pittoni e il collega si trovavano in una stanza interna dell'ufficio postale per concordare con la direttrice una serie di misure antirapina.
  2. ^ Corriere.it, in Corriere della Sera. URL consultato il 26 febbraio 2012.
  3. ^ Torre Annunziata - Omicidio di zì Natalino all'esterno del Giraud, condanna all'ergastolo per Luigi Maresca, su torresette.news. URL consultato l'8 aprile 2022.
  4. ^ (EN) Pagani : Si è arreso il killer del tenente, è ferito, su StabiaChannel.it. URL consultato il 7 aprile 2022.
  5. ^ Torre Annunziata, omicidio di camorra ripreso in video: condannati i minorenni, su ilmattino.it, 20 ottobre 2016. URL consultato il 7 aprile 2022.
  6. ^ Marco Pittoni, su vivi.libera.it. URL consultato il 7 aprile 2022.
  7. ^ Quirinale.it, in Presidenza della Repubblica. URL consultato il 26 febbraio 2012.
  8. ^ (EN) Marco Visconti, Marco Pittoni, il carabiniere eroe morto per salvare la vita di persone innocenti, su Vesuvio Live, 14 giugno 2019. URL consultato il 12 giugno 2024.
  9. ^ Pagine Sociali di Maria Rosaria Mandiello, Marco Pittoni, un eroe contemporaneo silenzioso testimone di legalità, su Ildenaro.it, 6 giugno 2018. URL consultato il 12 giugno 2024.
  10. ^ admin, 6 Giugno 2008 Pagani (SA). Ucciso Marco Pittoni, sottotenente dei Carabinieri, in uno scontro con dei rapinatori in un Ufficio Postale., su Vittime mafia, 6 giugno 2008. URL consultato il 12 giugno 2024.

Voci correlate

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