Mandalay
Mandalay città | |
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(MY) မန္တလေး | |
Palazzo reale | |
Localizzazione | |
Stato | Birmania |
Stato/Divisione | Divisione di Mandalay |
Distretto | Mandalay |
Territorio | |
Coordinate | 21°58′N 96°04′E |
Altitudine | 22 m s.l.m. |
Superficie | 163,84 km² |
Abitanti | 1 319 452 (cens. 2014) |
Densità | 8 053,3 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 05000–05999 |
Fuso orario | UTC+6:30 |
Cartografia | |
Mandalay è una città della Birmania.[1] Conta più di un milione di abitanti (2.500.000 nell'agglomerato urbano). È capoluogo della provincia omonima (34.253 km², 4.581.000 ab.) e porto commerciale sul fiume Irrawaddy. È sede di industrie tessili, metalmeccaniche, alimentari e del legno. L'abitato si estende intorno al nucleo storico, racchiuso da mura, dove si trovano templi, monasteri, vasti parchi e il Palazzo Reale. Fu capitale del Regno birmano fino all'occupazione britannica del 1885.[1]
Nella sua provincia si trova la capitale della Birmania, Nay-Pyi Taw.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Mandalay fu fondata nel 1857 dall'imperatore Mindon-Min come capitale dell'ultimo Regno di Birmania. Fu costruita su una collina e racchiusa da imponenti mura erette per difendersi dalla minaccia dei britannici, reduci dalla vittoria nella seconda guerra anglo-birmana.[1] La città era conosciuta anche come "metropoli del Buddhismo".
Nel 1885 fu conquistata dai britannici, che posero fine al regno e lo annetterono all'India britannica.[1] Durante la seconda guerra mondiale fu occupata dalle truppe dell'Impero del Giappone che per indebolire la Cina aveva occupato anche l'Indocina francese. Diventata una roccaforte giapponese, fu liberata dagli Alleati nel 1945 dopo molti bombardamenti che danneggiarono le grandi opere artistiche.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Mandalay è il maggior centro di comunicazioni e trasporti dello stato. Qui ha sede la Air Mandalay e molte industrie e imprese che lavorano seta, argento, oro, pietra ecc. Il turismo ha avuto uno slancio con l'apertura della dittatura militare alle riforme, ed è una delle mete principali dei turisti per il suo grande valore artistico. Ci sono molti monasteri, oltre 700 pagode, e nella parte inferiore della collina, nella pagoda Kuthodaw, si trovano le Sacre Scritture del Buddismo, considerate il libro più lungo del mondo.[2]
Galleria d'immagini
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Mura del forte di Mandalay
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Kuthodaw
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Kuthodaw, libro Tripitaka
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Un giovane monaco
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Mahamuni
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) Donald Stadtner, Myanmar (Burma), Australia, Lonely Planet, 2000, pp. 237-241, ISBN 0-86442-703-4.
- ^ Donald Stadtner - Myanmar (Burma) - pagina 244
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Mandalay
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Mandalay, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 137195206 · LCCN (EN) n79082317 · GND (DE) 4037295-9 · BNE (ES) XX6132697 (data) · BNF (FR) cb14516194p (data) · J9U (EN, HE) 987007548083105171 |
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