Madvillainy

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Madvillainy
album in studio
ArtistaMadvillain, Madlib, MF DOOM
Pubblicazione24 marzo 2004
(ristampato nel 2008)
Durata46:50
Dischi1
Tracce22
GenereHip hop sperimentale[1]
Alternative hip hop[2]
Underground hip hop[3][4]
Jazz rap[5]
Musica psichedelica[6]
Lofi hip hop[7]
EtichettaStone Throw
ProduttoreMadlib, MF DOOM
Registrazione2002-2004
FormatiCD
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera del Regno Unito Regno Unito[8]
(vendite: 100 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[9]
(vendite: 500 000+)
Madvillain - cronologia
Album precedente
Madlib - cronologia
Album precedente
(2003)
Album successivo
Stevie
(2004)
MF DOOM - cronologia
Album precedente
(2003)
Album successivo
(2004)
Singoli
  1. Money Folder
    Pubblicato: 11 novembre 2003
  2. All Caps
    Pubblicato: febbraio 2004

Madvillainy è l'album di debutto del gruppo hip hop americano Madvillain, formato da MF DOOM (qui in veste di MC) e da Madlib (beatmaker). L'album è uscito il 24 marzo 2004 per Stones Throw Records, ricevendo critiche positive.[10]

Informazioni[modifica | modifica wikitesto]

Madvillainy è stato apprezzato soprattutto per il suo approccio originale all'hip hop, fatto di canzoni brevi, liriche oscure, pochi ritornelli ed un suono poco commerciale. Il successo commerciale dell'album è stato modesto, infatti Madvillainy si è piazzato solo alla numero 179 della Billboard 200, ottenendo però l'attenzione di riviste che di solito non si occupano di musica hip hop, come il The New Yorker.

Dall'album sono stati tratti tre video per le tracce All Caps, Rhinestone Cowboy ed Accordion. I video delle prime due sono comparsi sul DVD Stones Throw 101, insieme a un video realizzato dai fan per Shadows Of Tomorrow. Il video di Accordion è stato filmato nel 2004, ma è uscito solo nel 2008, all'interno del DVD In Living the True Gods.

Almeno due tracce di Madvillainy ("Rhinestone Cowboy" e "Strange Ways") sono state prodotte utilizzando un turntable portatile ed un sampler Boss SP303[11] in una stanza d'albergo in Brasile. La prima canzone di Madvillainy ad essere stata presentata è stata America's Most Blunted, suonata da Madlib alla Red Bull Music Academy brasiliana a novembre 2002.

È uscita una versione strumentale dell'album in vinile e per il download online, priva però delle tracce The Illest Villains, Bistro, Sickfit, Do Not Fire! e Supervillain Theme. Due EP di remix di Madvillainy sono usciti per Stones Throw, a cura di Four Tet e Koushik.

La copertina dell'album, disegnata da Jeff Jank è un omaggio al primo album di Madonna.[12]

Recensioni[modifica | modifica wikitesto]

Rolling Stone (p. 146) - ha incluso nella Rolling Stone's Top 50 Records Of 2004 - "[T]wo of the funniest mouths in underground hip-hop."

Spin (p. 66) - ha classificato alla numero 17 nella Spin's "40 Best Albums of the Year" - "Madlib's production— thick, woozy slabs of beatnik bass— keeps things hotter than an underground volcano lair."

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. The Illest Villains – 1:55
  2. Accordion – 1:58
  3. Meat Grinder – 2:11
  4. Bistro – 1:07
  5. Raid (featuring MED a.k.a. Medaphoar) – 2:30 (Dumile, Jackson Jr., Nick Rodriguez)
  6. America’s Most Blunted (featuring Lord Quas) – 3:54
  7. Sickfit (strumentale) – 1:21 (Jackson Jr.)
  8. Rainbows – 2:51
  9. Curls – 1:35
  10. Do Not Fire! (strumentale) – 0:52 (Jackson Jr.)
  11. Money Folder – 3:02
  12. Shadows of Tomorrow (featuring Lord Quas) – 2:36
  13. Operation Lifesaver a.k.a. Mint Test – 1:30
  14. Figaro – 2:25
  15. Hardcore Hustle (featuring Wildchild) – 1:21 (Jackson Jr., Jack Brown)
  16. Strange Ways – 1:51
  17. Fancy Clown – 1:55
  18. Eye (featuring Stacy Epps) – 1:57
  19. Supervillain Theme (strumentale) – 0:52 (Jackson Jr.)
  20. All Caps – 2:10
  21. Great Day – 2:16 (Dumile, Jackson Jr., Lord Scotch 79)
  22. Rhinestone Cowboy – 3:59

Crediti[modifica | modifica wikitesto]

  • Executive producer: Peanut Butter Wolf
  • Project coordinator: Egon
  • Project consultant: Miranda Jane
  • Mastering: Dave Cooley
  • Engineering: Dave Cooley, Madlib, MF Doom
  • Mixing: Dave Cooley
  • Design: Jeff Jank
  • Illustration: James Reitano

Notes[modifica | modifica wikitesto]

  • "All Caps" è anche visibile in formato QuickTime, una volta inserito in un computer il disco di Madvillainy.
  • Nell'episodio dei The Boondocks dal titolo Let's Nab Oprah, sono utilizzate tre canzoni da Madvillainy: "Raid", "All Caps" e "Strange Ways". Nell'episodio Wingmen, compare invece "Fancy Clown".
  • Uno snippet di "Do Not Fire" della sequenza di apertura dell'anime Samurai Champloo.
  • la rabbia di Viktor Vaughn, in "Fancy Clown", non è diretta unicamente contro la sua fantomatica ragazza, ma anche contro lo stesso DOOM ("Don't make me have to pound his tin crown face in"), {"That's you if you want a dude who wears a mask all day"}. Entrambi i personaggi sono alter ego di Daniel Dumile.
  • "Money Folder" è stata utilizzata nel film Bomb The System.
  • I beat di "Strange Ways" e "Rhinestone Cowboy" sono stati prodotti in parte in una stanza d'hotel in Brasile, nel 2002.[13]
  • Rainbows è stata fatta oggetto di cover dal rapper Mos Def e dall'Hypnotic Brass Ensenble nel corso di un soundcheck di un concerto. Il video si può vedere su YouTube.com [1]

Classifica[modifica | modifica wikitesto]

Album - Billboard (North America)

Anno Album Posizione in classifica
Billboard 200 Top R&B/Hip Hop Albums Top Independent Albums Top Heatseekers
2004 Madvillainy numero 179 numero 80 numero 10 numero 9

Ristampe[modifica | modifica wikitesto]

L'album è stato ristampato dalla Stones Throw nel 2008, con l'aggiunta di remix di ogni traccia ed altri bonus.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luca Roncoroni, Madvillain Madvillainy, su SentireAscoltare, 5 gennaio 2021. URL consultato il 29 marzo 2021.
  2. ^ Mattia Barro, I 10 migliori dischi rap degli anni 2000, su Rolling Stone Italia. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  3. ^ Sam Samuelson, Madvillainy Review, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 20 maggio 2021.
    «Madvillainy's strength lies in its mix between seemingly obtuse beats, samples, MCing, and some straight-up hip-hop bumping.»
  4. ^ (EN) Madvillainy is unlike any other hip hop record, su Australian Broadcasting Corporation. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  5. ^ (EN) Madvillain-Madvillainy, su PopMatters. URL consultato il 4 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2004).
  6. ^ (EN) MF Doom Influenced Scores of Musicians. Hear 11 of Them, su The New York Times. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  7. ^ (EN) How 'Lofi Hip Hop Radio to Relax/Study to' Became a YouTube Phenomenon, su Vice. URL consultato il 4 gennaio 2024.
  8. ^ (EN) Madvillainy, su British Phonographic Industry. URL consultato il 13 maggio 2023.
  9. ^ (EN) Madvillain - Madvillainy – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 26 marzo 2024.
  10. ^ Madvillain: Madvillainy (2004): Reviews, su metacritic.com. URL consultato il 18 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2010).
  11. ^ Stones Throw Records, su stonesthrow.com. URL consultato il 18 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2008).
  12. ^ Flowmagazine.net Archiviato il 7 febbraio 2009 in Internet Archive.
  13. ^ Stones Throw Records, su stonesthrow.com. URL consultato il 18 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2009).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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