Madonna del Rosario tra i santi Francesco, Domenico, Rosa da Lima e Orsola

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Madonna del Rosario tra i santi Francesco, Domenico, Rosa da Lima e Orsola
AutoreEnea Salmeggia
Data1609
TecnicaOlio su tela
Dimensioni230×138 cm
Ubicazionechiesa di San Giorgio, Fiorano al Serio

Lo Madonna del Rosario tra i santi Francesco, Domenico, Rosa da Lima e Orsola è un dipinto olio su tela realizzato da Enea Salmeggia nel 1609, conservato come pala del secondo altare a sinistra della chiesa di San Giorgio di Fiorano al Serio.[1]

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il dipinto del Salmeggia conserva la firma e la data, proprio questa caratteristica dell'artista di firmare e datare le sue opere ha consentito uno studio approfondito del suo sviluppo artistico: «Eneas Salmetia. f. 1609».[2]

La pittura ha un profondo collegamento con le opere cinquecentesche del Lotto presenti sul territorio di Bergamo che l'artista nembrese aveva sicuramente visto e studiato.[3] Il dipinto raffigura una sacra conversazione con la Madonna seduta su di un trono con in braccio il Bambino e nell'atto di porgere la corona del rosario a san Domenico di Guzmán. In primo piano a sinistra san Francesco che, rivolto verso l'osservante, alza le braccia verso la Vergine nell'invito a seguire la devozione a Maria e la recitazione del rosario. In primo piano sul lato destro della tela, le due sante, raffigurate come copia a specchio dei due santi corrispondenti sul lato opposto. Santa Rosa da Lima indossa gli abiti dell'ordine domenicano ed è raffigurata con una corona di spine sul capo, e abbraccia la piccola gamba del Bambino Gesù, mentre sant'Orsola, che regge il vessillo bianco con croce rossa simbolo del martirio, si rivolge verso l'osservante, anche lei come gesto d'invito.

Nella parte superiore vi sono presenti due angeli che reggono la corona sul capo della Vergine in un cielo carico di nuvole e nella parte centrale un paesaggio che appare lontano dai colori ingrigiti. Questo andamento strafico viene dall'opera lottesca della chiesa di San Bernardino di Bergamo in via Pignolo, porta agli anni giovanili dell'artista anche sotto il profilo cromatico.[2]

Il dipinto fu oggetto di restauro nel 1991 a opera dalla Provincia di Bergamo da Alida Negrello.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chiesa di San Giorgio, su itinerari.bergamo.it, Itinerari. URL consultato il 31 ottobre 2021.
  2. ^ a b Ruggeri.
  3. ^ a b Enrico De Pascale, Restauri 1990 1995, Provincia di Bergamo, 1996, pp. 78-79.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pasino Locatelli, Pittori Bergamaschi: Studi Critico-Biografici..., 1867.
  • Ugo Ruggeri, Enea Salmeggia, in I pittori bergamaschi dal XIII al XIX secolo, Bergamo, Poligrafihe Bolis, 1978.

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