Ma come si può uccidere un bambino?

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Ma come si può uccidere un bambino?
Una scena del film
Titolo originale¿Quién puede matar a un niño?
Lingua originaleinglese, spagnolo e tedesco
Paese di produzioneSpagna
Anno1976
Durata107 min
Rapporto1,85:1
Genereorrore
RegiaNarciso Ibáñez Serrador
SoggettoJuan José Plans
SceneggiaturaLuis Peñafiel
Produttore esecutivoManuel Salvador
Casa di produzionePenta Films
FotografiaJosé Luis Alcaine
MontaggioAntonio Ramírez de Loaysa e Juan Serra
Effetti specialiJuan Antonio Balandín
MusicheWaldo de los Ríos
CostumiCarmen de la Casa
TruccoFernando Florido
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Ma come si può uccidere un bambino? (¿Quién puede matar a un niño?) è un film del 1976 diretto da Narciso Ibáñez Serrador e tratto dal romanzo El juego de los niños di Juan José Plans.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il film si apre con i resoconti di alcune guerre combattute nel corso del Novecento, durante le quali innumerevoli bambini in giro per il mondo hanno trovato la morte a causa della scelleratezza di adulti. La vicenda si sposta sulle coste spagnole, dove il cadavere di una giovane donna viene ritrovato da parte di bagnanti terrorizzati. Proprio in questo frangente fanno il loro arrivo in Spagna Tom ed Evelyn, una coppia inglese felicemente sposata e prossima ad avere il suo terzo figlio. Dopo alcune difficoltà a trovare un alloggio a causa dell'elevato afflusso turistico, i due riescono comunque ad ambientarsi grazie anche alle basi di spagnolo possedute da Tom, il quale non è completamente nuovo a questa terra. Stanchi tuttavia del costante baccano prodotto da turisti e festeggiamenti, i due decidono di fare una deviazione sull'isola di Almanzora, situata tra la Spagna e l'Africa, in cui Tom era già stato precedentemente.

Una volta affittata una barca e pilotata autonomamente la stessa fino a tale isola, i due incontrano alcuni bambini che sembrano ignorarli o essere in grado al massimo di assumere atteggiamenti velatamente aggressivi. La coppia cerca di individuare altri adulti presenti sull'isola, tuttavia sembra che siano rimasti in giro unicamente i bambini: infatti tutti gli edifici sono abbandonati. Tom riesce comunque a procurarsi del cibo, mentre Evelyn incontra una ragazzina che appare molto interessata dal suo pancione ma che scappa via non appena la donna cerca di instaurare una conversazione con lei. Una volta riunitasi per pranzare, la coppia risponde ad alcune telefonate di una donna tedesca che, con voce parecchio allarmata, cerca di comunicare loro qualcosa tramite il telefono fisso della locanda in cui sono capitati.

Subito dopo, la coppia assiste a una scena orribile: un uomo anziano viene massacrato a bastonate da una ragazzina, che poi scappa via divertita. Tom la segue e scopre un folto gruppo di ragazzini che compie il gioco della pignatta usando una persona e una falce. Inorridito, l'uomo cerca di nascondere la verità a sua moglie, la quale comunque intuisce che qualcosa non va. Mentre Tom si ritrova in una soffitta a cercare qualcosa per difendersi, Evelyn viene aggredita da un uomo armato di una bottiglia di vetro: Tom riesce a calmarlo ed a farsi raccontare cosa sta accadendo. I bambini del posto sono recentemente impazziti, come se colti da una mutazione che li porta a individuare negli adulti dei nemici da eliminare. Poco dopo i tre vengono raggiunti dalla figlia dell'uomo che, dopo aver attirato suo padre puntando sulla tenerezza, lascia che venga massacrato dai suoi compagni di gioco.

Tom, che nel frattempo è riuscito a procurarsi un fucile, convince Evelyn a scappare dai bambini, ritenendo che la priorità sia ritornare dai propri figli anche al costo di perdere quello che la donna ha nel grembo. I due riescono a impadronirsi di una vettura e scappano dai bambini, rifugiandosi nell'unica casa ancora abitata da adulti che riescono a individuare. Qui vengono attaccati dai bambini ma riescono a resistere: Tom ne uccide uno con un fucile. Nel frattempo, tuttavia, il bambino di cui Evelyn è incinta viene contagiato da ciò che ha trasformato i bimbi del luogo e uccide sua madre dall'interno: disperato, Tom scappa via e inizia a decimare i bambini col fucile pur di ottenere una via di fuga.

L'uomo approda alla barca e cerca di salpare via, tuttavia i bambini lo attaccano con ogni mezzo a loro disposizione: lui riesce comunque ad ucciderne alcuni. Un poliziotto chiamato precedentemente da un abitante dell'isola fa il suo arrivo: l'uomo scambia Tom per un pericoloso pazzo e lo uccide per poi salpare sull'isola. Il poliziotto non è certamente preoccupato dai bambini, e così lascia il suo fucile incustodito: questi si impossessano quindi dall'arma e lo uccidono. Una volta uccisi tutti gli adulti presenti sull'isola, i ragazzini non si accontentano: alcuni vogliono approdare in Spagna e iniziare da lì la conquista del mondo.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Regia[modifica | modifica wikitesto]

Narciso Ibáñez Serrador era al suo secondo film per il cinema dopo una lunga militanza nella televisione spagnola; il suo film d'esordio, Gli orrori del liceo femminile è del 1969.

Sceneggiatura[modifica | modifica wikitesto]

Lo sceneggiatore del film è lo stesso regista che si è basato sul libro El juego de los niños scritto da Juan José Plans nel 1976.

Cast[modifica | modifica wikitesto]

Originariamente per il ruolo di Tom, il regista voleva Anthony Hopkins[1], ma fu costretto a ripiegare su un altro attore inglese, Lewis Fiander, della cui recitazione nel film però non rimase soddisfatto. Serrador fu invece contento del lavoro della protagonista femminile, l'attrice Prunella Ransome.

Cameo[modifica | modifica wikitesto]

Il regista fa una comparsata all'inizio della pellicola; è il tizio in maglia arancione a cui Tom ed Evelyn si rivolgono appena scesi dall'autobus[1].

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante la vicenda si svolga su un'isola, le scene ambientate in paese sono state girate a Ciruelos nella provincia di Toledo, a circa 250 km dal mare[1]. Le altre località in cui il film è stato girato sono Almuñécar (Granada), Minorca (Isole Baleari) e Sitges (Catalogna)[2]

Colonna sonora[3][modifica | modifica wikitesto]

La colonna sonora del film è stata pubblicata nel formato CD nel Giugno 2002 per una durata complessiva di 00:44:05. Esiste anche un'edizione limitata (1000 copie) di due CD di 02:18:58 di durata; quest'ultima è stata messa in commercio il 2 novembre 2009.

  1. Biafra, Vietnam, Auschwitz (02:23)
  2. Evelyn (Orquestal) (02:37)
  3. La isla desierta (04:36)
  4. Agonía de Evelin (03:20)
  5. Juegos macabros (03:46)
  6. La isla del crimen (03:45)
  7. Evelyn II (01:21)
  8. Evelyn (Versión Vocal) (02:55)
  9. Todo está perdido (02:14)
  10. Amanecer sin Evelyn (02:19)
  11. La mutación (07:45)
  12. La furia de los niños (03:25)
  13. Muerte de Almanzora (01:53)
  14. ¿Quién puede matar a un niño? (01:46)

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Data di uscita[4][modifica | modifica wikitesto]

Titoli alternativi[5][modifica | modifica wikitesto]

  • Death is Child's Play, Would You Kill a Child? e Island of Death, Gran Bretagna
  • Ein Kind zu töten..., Germania (edizione DVD)
  • Island of the Damned, Trapped, Lucifer's Curse, Stati Uniti
  • Kirkaisu, Finlandia
  • Los niños, Spagna (titolo abbreviato)
  • Oi eglimaties tou etous 2000, Oi epanastates tou etous 2000, Grecia
  • Os Revoltados do Ano 2000 , Portogallo
  • Quem Pode Matar uma Criança?, Brasile
  • Who Can Kill a Child? (internazionale)

Divieti[6][modifica | modifica wikitesto]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

  • Il dizionario Morandini assegna al film 3 stelle su cinque, lo definisce pervaso da un fascino crudele e ne elogia il solido impianto narrativo (...) e la rinuncia agli effetti cruenti più facili[7][8].
  • Il dizionario Farinotti gli assegna 3 stelle su cinque senza fornire alcun giudizio critico[9].

Slogan promozionali[modifica | modifica wikitesto]

  • «Suddenly...They were the only adults left alive on the island.»
    «Improvvisamente...Loro erano gli unici adulti ad essere rimasti vivi sull'isola.»;
  • «They don't know it yet, but their vacation paradise will be a nightmare»
    «Ancora non lo sapevano, ma le loro vacanze sarebbe diventate un incubo»;
  • «Today-the terror is unbelievable Tomorrow -it could be true!»
    «Oggi-il terrore è inconcepibile, domani-potrebbe divenire realtà!»;
  • «A nice place to visit, but you could never LIVE there!»
    «Un bel posto da visitare, ma non potrai mai VIVERCI».

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha vinto il Premio della critica al Festival internazionale del film fantastico di Avoriaz nel 1977

Citazioni e riferimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • In una scena ad inizio film, i due protagonisti discutono de La dolce vita di Federico Fellini
  • Serrador è un grande fan di Alfred Hitchcock[10] ed ha voluto omaggiare uno dei suoi film - Gli uccelli - con alcune scene: la scena dove tutti i bambini sono pronti ad attaccare i due protagonisti e la fuga finale dall'isola.

Remake[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2012 il regista Makinov ha realizzato un remake del film intitolato Come Out and Play.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Trivia for ¿Quién puede matar a un niño?
  2. ^ "Locations on imdb.com [1].
  3. ^ "Subterfuge Records 21264CD / Track listing [2].
  4. ^ "Data di uscita su imdb.it [3].
  5. ^ "Titoli su imdb.it [4].
  6. ^ "Divieti su imdb.it.
  7. ^ M. Morandini, Il Morandini 2003, Zanichelli 2002 - pag.771
  8. ^ Commento de Il Morandini su Mymovies.it
  9. ^ Pino Farinotti, Il Farinotti 2009, Newton Compton Editori 2008 - pag.1122
  10. ^ "Movie connections on imdb.com [5].

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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