Luis de Zúñiga y Requesens

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Luis de Requesens y Zúñiga
Ritratto di Luis de Zúñiga y Requesens
NascitaBarcellona, 25 agosto 1528
MorteBruxelles, 5 marzo 1576
Cause della morteSconosciuta
Luogo di sepolturaTomba di famiglia
EtniaSpagnola
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servito Impero Spagnolo
Forza armatatercio
ArmaMarina Militare
BattaglieBattaglia di Lepanto
voci di militari presenti su Wikipedia

Luis de Requesens y Zúñiga (Barcellona, 25 agosto 1528Bruxelles, 5 marzo 1576) è stato un militare, diplomatico e politico spagnolo, Governatore del Ducato di Milano (1572–1573) e governatore dei Paesi Bassi meridionali (1573–1576).

Luis de Zúñiga y Requesens

Precettore di Don Giovanni d'Austria, ebbe una parte importante nella grande vittoria della Lega Santa nella Battaglia di Lepanto.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1563 fu inviato come rappresentante del re di Spagna a Roma. Nel 1568 fu nominato luogotenente generale di Don Giovanni d'Austria durante la repressione della rivolta moresca a Granada e nel 1571 accompagnò don Giovanni d'Austria anche durante la campagna della Battaglia di Lepanto.

Nel 1572 Filippo II lo nominò governatore dello Stato di Milano[1]. L'anno seguente gli fu affidato il governo dei Paesi Bassi, succedendo così al Duca di Medinaceli, la cui politica repressiva, continuativa di quella del Duca d'Alba, non aveva raggiunto l'obiettivo di pacificare il paese, nonostante le ripetute vittorie riportate sui ribelli olandesi. Requesens ricevette precise istruzioni per i negoziati: doveva salvaguardare, a ogni costo, la sovranità del legittimo governante dei Paesi Bassi e l'ortodossia cattolica. Ma i buoni uffici di Requesens non evitarono la continuazione della lotta, a causa dell'ostinata opposizione dei ribelli. Già prima di partire per Bruxelles Requesens emanò una amnistia generale, abolì il Consiglio dei torbidi e delle imposte. Però questa manifestazione di buona volontà non ottenne risultati, soprattutto nelle province settentrionali, e nell'autunno del 1573 Requesens dovette ricorrere alle armi per imporre la sua autorità.

Nel febbraio del 1574 i ribelli avevano conquistato il porto di Middelburg, ma Requesens riportò una brillante vittoria sulle truppe di Luigi di Nassau a Mook, nella valle della Mosa, nella quale persero la vita i due fratelli di Guglielmo d'Orange. A questo punto mancarono i soldi per pagare i soldati spagnoli e Requesens si vide costretto a cercare un accordo con Guglielmo d'Orange con la mediazione dell'imperatore Massimiliano II. I colloqui si svolsero a Breda, ma i negoziati non portarono a nulla di fatto. Requesens dovette riprendere la lotta ma le truppe spagnole si ammutinarono perché non erano state pagate e così le operazioni militari si bloccarono per un anno.

Requesens morì improvvisamente a Bruxelles il 5 marzo 1576 e fu sostituito nel governo dei Paesi Bassi, ormai nel caos, da Don Giovanni d'Austria.

Famiglia e titoli[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Barcellona da una famiglia nobile e fu educato da un precettore gesuita, Juan de Arteaga y Avendaño, che era stato uno dei primi discepoli di Sant'Ignazio di Loyola. Quando suo padre, don Juan de Zúñiga y Avellaneda, secondogenito del Conte di Miranda, fu nominato precettore del principe don Filippo all'inizio del 1535, Luis de Requenses fu nominato paggio di don Filippo, per cui ricevettero la stessa educazione per tutto il tempo che rimasero insieme.

Nel 1537 l'imperatore Carlo V gli conferì l'appartenenza all'Ordine di Santiago.

Dopo la morte nel 1576, il corpo di Requesens fu trasportato a Barcellona, sua città natale, e fu sepolto nella tomba di famiglia, nella cappella annessa al Palau Reial (palazzo della famiglia Zúñiga y Requesens).

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine di Santiago - nastrino per uniforme ordinaria

Albero genealogico[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Diego López de Zúñiga y Guzmán, I conte di Miranda Pedro López de Zúñiga y García de Leyva, I conte di Ledesma  
 
Isabel de Guzmán y Ayala, III signora di Gibraleón  
Pedro de Zúñiga y Avellaneda, II conte di Miranda  
Aldonza de Avellaneda Aza y Fuente-Almejír Juan de Avellaneda, alfiere maggiore di Castiglia  
 
Constanza Ramirez De Arellano  
Juan de Zúñiga Avellaneda y Velasco  
Pedro Fernández de Velasco y Manrique de Lara, II conte di Haro Pedro Fernández de Velasco y Solier, I conte di Haro  
 
Beatriz Manrique de Lara y Castilla  
Catalina de Velasco  
Mencía de Mendoza y Figueroa Íñigo López de Mendoza, I marchese di Santillana  
 
Catalina Suárez de Figueroa, signora di Torija  
Luis de Zúñiga y Requesens, IV conte di Palamós  
Galcerán de Requesens, I barone di Molins de Rey Luis de Requesens, signore di Altafulla e La Nou  
 
Constança de Santa Coloma  
Lluis de Requesens y Joan de Soler, II conte di Palamós  
Isabel Joan de Soler  
 
 
Estefania de Requesens, III contessa di Palamós  
Joan Roís de Liori, barone di Riba Roja Sanc Rois de Liori, visconte di Gagliano  
 
Ramoneta de Centelles y de Riu-sec  
Hipòlita Roís de Liori y de Montcada  
Beatriz de Montcada y de Vilaragut Pedro de Montcada y de Luna, signore di Villamarchante  
 
Juana de Vilaragut  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "Luis de Requeséns è governatore di Milano in anni nei quali lo scontro di giurisdizione tra il cardinale Borromeo e le istituzioni spagnole è assai aspro. Egli cerca di mettere ordine soprattutto nella disastrosa amministrazione della giustizia": Aurelio Musi, L'impero dei viceré, Il Mulino, 2013, p. 106. Del resto, in merito alla questione delle decime del clero, già "ai primi del 1572, Luis de Requesens, in procinto di recarsi a Milano per assumervi il governo dello Stato, dovette ascoltare le lagnanze del pontefice su questo e sugli altri problemi giurisdizionali aperti": Massimo Carlo Giannini, L'oro e la tiara. La costruzione dello spazio fiscale italiano della Santa Sede (1560-1620), Il Mulino, 2009, p. 100.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cajal Valero, Arturo. Revista General de Marina. Novembre 2006, pp. 601 a 608.
  • Canosa, Romano. La vita quotidiana a Milano in età spagnola, Longanesi, Milano 1996.
  • Canosa, Romano. Storia di Milano nell'età di Filippo II, Sapere 2000, Roma 1996.
  • March, José Mª. El Comendador Mayor de Castilla. Don Luis de Requeséns, en el Gobierno de Milán, 1571–1573. Ministerio de Asuntos Exteriores, Madrid, 1943.
  • March, José Mª. La Batalla de Lepanto y Don Luis de Requeséns, Lugarteniente General de la Mar. Ministerio de Asuntos Exteriores, Madrid, 1944.
  • Martínez-Valverde y Martínez, Carlos. Enciclopedia General del Mar. Garriga, Madrid, 1957.
  • Ricci, Vittorio. La Monarchia Cattolica nel governo degli Stati Italiani. Il ruolo dei fratelli Luis de Requesens e Juan de Zúñiga, cavalieri di Santiago. Francesco Ciolfi Editore, Cassino maggio 2011.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Governatore del Ducato di Milano Successore
Alvaro de Sande 15711572 Antonio de Guzmán
Predecessore Governatore dei Paesi Bassi spagnoli Successore
Fernando Álvarez de Toledo 1573 - 1576 Don Giovanni d'Austria
Controllo di autoritàVIAF (EN87015016 · ISNI (EN0000 0000 6144 7560 · BAV 495/155857 · CERL cnp01199403 · LCCN (ENn85256502 · GND (DE139320318 · BNE (ESXX1250308 (data) · BNF (FRcb16623407p (data) · J9U (ENHE987007398104505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n85256502