Luigi Zappelli

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Luigi Zappelli

Deputato dell'Assemblea Costituente
Gruppo
parlamentare
Partito Socialista Italiano
CollegioTorino
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato8 maggio 1948 –
9 agosto 1948
LegislaturaI
Gruppo
parlamentare
Socialista
CollegioTorino
Incarichi parlamentari
  • membro della VII Commissione (Lavori Pubblici) dal 1º giugno 1948 al 9 agosto 1948[1].
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPSI
Professioneimprenditore edile

Luigi Zappelli (Vignone, 1º gennaio 1886Losanna, 9 agosto 1948) è stato un politico italiano, membro dell'Assemblea Costituente e della Camera dei deputati per una Legislatura.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Luigi Zappelli nacque a Vignone e si trasferì prestissimo all'estero, prima in Francia e in seguito in Svizzera, a Losanna, nel 1899. Manifestò subito idee socialiste ed in quel periodo incontrò anche Benito Mussolini[2]. Fu sindaco di Intra dal 1921 al 1922. In seguito, a Losanna, raggiunta una buona situazione economica, fu molto attivo nell'aiutare gli esuli italiani antifascisti. Collaborò con Pietro Nenni e altri e si spese per dare aiuto anche a personalità che avevano aderito al fascismo ma che poi se ne erano allontanate o che erano state oggetto di persecuzione, come ad esempio Renzo Ravenna[3].

Alla fine del conflitto fu sindaco di Verbania, nominato dal CLN nel 1945. In seguito venne eletto tra i membri della Costituente[4] nelle file del Partito Socialista Italiano e più tardi fu deputato, ma rimase in carica esattamente tre mesi, perché morì il 9 agosto 1948, a Losanna, all'età di 62 anni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ VII COMMISSIONE LAVORI PUBBLICI.Composizione storica, su legislature.camera.it. URL consultato il 19 febbraio 2016.
  2. ^ M.S.Verbanese.
  3. ^ I.Pavan, pp.173,175.
  4. ^ Antonio Amedeo, In punta di piedi…: Racconto autobiografico, su books.google.it. URL consultato il 20 aprile 2016.
    «Nell'autunno del 1945 il C.L.N. nominò Luigi Zappelli sindaco di Verbania (...) L'anno successivo poi furono eletti all'Assemblea Costituente il già citato Luigi Zappelli e Natale Menotti (...)»

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Caterina Simiand, I deputati piemontesi all'Assemblea Costituente, Sergio Deorsola, Oscar Luigi Scalfaro, Milano, 1999, ISBN 9788846416407.
  • Ilaria Pavan, Il podestà ebreo. La storia di Renzo Ravenna tra fascismo e leggi razziali, Roma-Bari, Laterza, 2006, ISBN 88-420-7899-9.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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