Luigi Samoggia

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Luigi Samoggia (Bologna, 1811Bologna, 1904) è stato un pittore e restauratore italiano operante prevalentemente a Bologna nel XIX secolo.

Luigi Busi e Luigi Samoggia, Decorazioni a fresco sulla volta della Sala Rossa in Palazzo d'Accursio a Bologna; una delle allegorie dedicate alla prosperità e al progresso dipinte dopo l’Unità d’Italia.
Luigi Busi e Luigi Samoggia, Decorazioni a fresco sulla volta della Sala Rossa in Palazzo d'Accursio a Bologna; una delle allegorie dedicate alla prosperità e al progresso dipinte dopo l’Unità d’Italia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante ai suoi tempi godesse la fama di valente decoratore non si hanno notizie anagrafiche del cav. prof. Luigi Samoggia se non che era originario di Bologna, come lascia intendere il suo cognome "Samoggia" che è un affluente del Reno, e che ha operato prevalentemente in questa città nella seconda metà del XIX secolo, dove risulta abitare nel 1892 in via Ugo Bassi n. 16, intervenendo nei più importanti edifici storici e chiese della sua città, collaborando anche con altri valenti pittori d'ambito bolognese come Alessandro Guardassoni e Luigi Busi.

Tra le sue opere, si ricorda l'architettura illusoria realizzata nel 1883 nella Cappella di San Carlo Borromeo, nella cattedrale di Bologna, dove è conservata anche la pala con San Carlo che distribuisce l'elemosina di Donato Creti del 1740.[senza fonte]

Nel 1886 viene eletto Accademico onorario della Accademia delle arti del disegno di Firenze.

Nel 1893 figura tra i soci fondatori dell'Associazione artistica bolognese Francesco Francia[1]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Cassa di Risparmio[2]
  • Palazzo Malvezzi-Medici
  • Palazzo Pizzardi (ora delle Strade Ferrate)[3]
  • Palazzo Legnani
  • San Pietro[4][5]
  • San Giorgio[6]
  • Santa Maria della Carità[7]
  • Santa Sofia[8]
  • Corpus Domini[9]
  • Teatro di Viterbo
  • Teatro di Fabriano
  • Teatro di Pesaro

con Luigi Busi[modifica | modifica wikitesto]

con Alessandro Guardassoni[modifica | modifica wikitesto]

  • Santuario Madonna di San Luca[12]
  • Chiesa dei Ss. Filippo e Giacomo[13]
  • Chiesa di San Salvatore[14]
  • Chiesa di San Giuseppe ed Ignazio[15]
  • Chiesa di San Martino[16]
  • Chiesa di San Giuliano[17]
  • Chiesa di San Gregorio[18]

con Antonio Muzzi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ “Francesco Francia” Associazione per le Arti, su assofrancescofrancia.it. URL consultato il 21 dicembre 2019.
  2. ^ Fonte: GBGG pag. 66 - La sala dell'Assemblea ha decorazioni del Samoggia.
  3. ^ Fonte: GBGG pag. 252 - Nell'interno si trovano diversi dipinti di Francesco Tadolini, di Paolo Dardani, di Antonio Bibiena, di Luigi Samoggia ecc.
  4. ^ Fonte: GBGG pag. 177 - 5 L'ornato a chiaroscuro di Luigi Samoggia è di molto effetto (1883)
  5. ^ Fonte: GBGG pag. 181 - 7 Entro un ornato del Samoggia, simile all'opposto, si trova un sant'Amrogio che impedisce a Teodosio di entrare in chiesa, del Sansone.
  6. ^ Fonte: GBGG pag. 185 - Maggiore. le decorazioni sotto le cantorie si debbono al Samoggia.
  7. ^ Fonte: GBGG pag. 188 - La volta della chiesa fu decorata nel 1871 da Luigi Samoggia ornatista e Antonio Muzzi figurista.
  8. ^ Fonte: GBGG pag. 222 - Contiene una cornice architettonica dipinta dal Samoggia..
  9. ^ Fonte: GBGG pag. 247 - 2 Nella celletta a sinistra, decorata di chiaroscuri da Luigi Samoggia si trova il sepolcro del celebre Luigi Galvani erettogli dal Municipio nel 1873.
  10. ^ Fonte: GBGG pag. 14 - 1 La sala del Consiglio provinciale ha il soffitto dipinto da Luigi Samoggia decoratore e da Luigi Serra che vi fece la figura di Irnerio e nel fondo il ritorno delle milizie bolognesi dalla battaglia della Fossalta
    pag. 14 - 2 La decorazione della sala vicina a quella del Consiglio comunale è dei bolognesi Luigi Samoggia, decoratore, e Luigi Busi, figurista..
  11. ^ Fonte: GBGG pag. 146 - la stupenda sala decorata nel 1866 dai bolognesi Busi e Samoggia, il quale ultimo dipinse l'atrio insieme a Silvio Faccioli.
  12. ^ 1) - Fonte: GBGG pag. 218 - Portico Santuario di San Luca cappelletta con i misteri del rosario la n. 2 La visita della Vergine a S. Elisabetta
    2) - Fonte: GBGG pag. 220 - La volta della sacrestia è riccamente decorata dal Samoggia ornatista e dal Guardassoni figurista
  13. ^ Fonte: GBGG pag. 186 - Le volte della nave e del presbiterio furono decorate dal Samoggia e dal Guardassoni (1875-1885)
  14. ^ Fonte:GBGG pag.191 - Fu decorata dal Samoggia e dal Guardassoni
  15. ^ Fonte:GBGG pag.64 - in collaborazione con Luigi Samoggia, decoratore
  16. ^ Fonte: GBGG pag.159 - 12. I dipinti di Mauro Tesi, furono rinnovati da L. Samoggia e A. Guardassoni, il quale fece anche le due figure a chiaroscuro ai lati del suo quadro e il S. Petronio a sinistra
  17. ^ Fonte: GBGG pag.74 - 3. La volta e il catino furono dipinti dal Samoggia decoratore e dal Guardassoni figurista.
  18. ^ Fonte:GBGG pag.183 - La volta e i pilastri sono stati decorati nel 1868 da Luigi Samoggia, ornatista e Alessandro Guardassoni, figurista
  19. ^ Fonte:GBGG pag.188 - La volta della chiesa fu decorata nel 1871 da Luigi Samoggia, ornatista e Antonio Muzzi, figurista

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Corrado Ricci, Guida di Bologna V ediz. Bologna Nicola Zanichelli editore -1921.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]