Ludwig von Benedek

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ludwig August von Benedek
Ludwig von Benedek in una litografia del 1849.
NascitaSopron, 14 luglio 1804
MorteGraz, 27 aprile 1881
Cause della mortecause naturali
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Impero austriaco Impero austriaco
Forza armata Esercito imperiale austriaco
GradoFeldzeugmeister
GuerrePrima guerra d'indipendenza italiana
Seconda guerra d'indipendenza italiana
Guerra austro-prussiana
BattaglieBattaglia di Goito
Battaglia di Magenta
Battaglia di San Martino
Battaglia di Königgrätz
Decorazionivedi qui
Altre carichemembro della Camera dei signori d'Austria, gruppo parlamentare degli aristocratico-conservatori
voci di militari presenti su Wikipedia

Ludwig August von Benedek (Sopron, 14 luglio 1804Graz, 27 aprile 1881) è stato un militare ungherese, al servizio della Casa d'Austria. Fu Feldmaresciallo e Cavaliere. Durante la guerra austro-prussiana del 1866 prese il comando delle truppe austriache venendo sconfitto nella battaglia di Königgrätz.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

I primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Nato nella città ungherese di Sopron, oggi al confine con l'Austria, Ludwig (in ungherese Lajos) von Benedek era figlio di un medico e venne educato all'Accademia militare Teresiana di Wiener Neustadt. Entrò nell'esercito austriaco nel 1822, divenne luogotenente nel 1833 e assegnato allo staff di gestione delle operazioni in Italia. Nel 1835 venne promosso capitano e nel 1840 maggiore, servendo nel comando generale della Galizia. Nel 1843 venne nominato luogotenente colonnello e nel 1846 colonnello. Contribuì nel febbraio di quello stesso anno a reprimere alcune ribellioni verificatesi nelle regioni a ovest della Galizia, occasione nel quale ottenne l'onorificenza della Croce di Cavaliere dell'Ordine Imperiale di Leopoldo e venne elevato al grado nobiliare di cavaliere.

La prima guerra d'indipendenza[modifica | modifica wikitesto]

Nell'agosto del 1847 Benedek venne assegnato col comando di un reggimento di fanteria, alle armate italiane, sotto il comando di Ferencz Gyulai. Allo scoppio della rivolta di Milano del 1848 egli si trovava a Pavia col proprio reggimento, ove si prodigò per risanare le avvisaglie di rivolta in quell'area. Il 5 aprile 1848 ottenne il comando di una brigata. Si distinse durante la prima guerra d'indipendenza nella battaglia di Curtatone e Montanara del 29 maggio di quello stesso anno, dove guidò l'assalto cruciale alla testa della propria brigata, ottenendo così la croce dell'Ordine Militare di Maria Teresa. Nei giorni successivi prese parte alla battaglia di Goito. Nella campagna del 1849 partecipò agli scontri di Mortara (21 marzo) ed alla Battaglia di Novara. Il 3 aprile 1849 ottenne il grado di maggiore generale e divenne comandante in capo della 2ª Armata d'Italia.

La ribellione ungherese[modifica | modifica wikitesto]

Benedek passò al servizio dell'armata ungherese in quello stesso 1849, trasferendo il proprio comando a Raab. Dopo essere stato ferito a Szőny, tornò nuovamente in Italia a capo della 2ª Armata e venne promosso al grado di luogotenente feldmaresciallo nel 1853. In questo frangente, ricevette il comando del 4º Corpo d'Armata a Leopoli col quale si distinse in Galizia nel 1854.

La seconda guerra d'indipendenza[modifica | modifica wikitesto]

Ludwig von Benedek in una fotografia del 1860

Nella primavera del 1859 Ludwig von Benedek, come comandante generale del 8º Corpo d'Armata (di stanza a Cremona) prese parte agli scontri della guerra seconda guerra d'indipendenza italiana. Promosso a Feldzeugmeister combatté il 4 giugno 1859 nella rovinosa battaglia di Magenta. Il 24 giugno 1859, nel contesto della battaglia di Solferino e San Martino, mentre l'Imperatore Francesco Giuseppe si scontrava a Solferino contro le truppe francesi di Napoleone III, a pochi chilometri di distanza Benedek impegnava le truppe piemontesi di Vittorio Emanuele II di Savoia a San Martino. In un primo momento sembrò trionfare sul nemico, ma dovette presto ripiegare su Solferino ed unirsi alle truppe dell'Imperatore, ricevendo l'ordine di ritirarsi dal campo di battaglia.

Malgrado tutto, però, il bilancio di Benedek nella seconda guerra d'indipendenza fu notevole e il 30 gennaio 1860 entrò nello staff di comando, venendo nominato il 19 aprile 1860 governatore civile e militare dell'Ungheria e poco dopo, il 20 ottobre 1860, comandante delle truppe austriache a Venezia. Lo stesso anno entrò nel parlamento viennese.

La guerra austro-prussiana[modifica | modifica wikitesto]

I suoi trascorsi e successi passati avevano fatto di von Benedek un militare popolare nell'esercito austriaco e per questo, allo scoppio della guerra austro-prussiana del 1866 venne inviato come comandante in capo dell'armata del Nord, preoccupandosi nel contempo di ammodernare con nuovi fucili l'esercito austriaco, che perfezionò nella tecnica d'azione e nel rendimento sul campo. Fu così che giunse al rovinoso scontro della battaglia di Königgrätz dove venne costretto a ritirarsi dapprima a Olomouc e poi in Ungheria.

Gli ultimi anni[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la sconfitta di Königgrätz, Francesco Giuseppe dovette accettare le dimissioni di Benedek, il quale venne costretto a recedere dall'incarico anche a causa di un'investigazione giudiziaria che era stata iniziata a suo carico. Tale procedimento venne però bloccato per intervento dell'Imperatore e di altri ufficiali. Malgrado ciò, Benedek fu condannato dai giornali viennesi. Depresso ed umiliato, si ritirò a vita privata a Graz, dove morì il 27 aprile 1881.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze austriache[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine Militare di Maria Teresa - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Imperiale di Leopoldo con decorazioni di guerra - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al merito militare di III Classe con decorazioni di guerra e spade - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia per 25 anni di servizio militare per ufficiali - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di guerra - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Imperiale di Nostra Signora di Guadalupe (Impero messicano) - nastrino per uniforme ordinaria

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gordon A. Craig: Königgrätz. DTV, Munich 1987; ISBN 3-423-10820-7.
  • Gerd Fesser: 1866, Königgrätz - Sadowa. Bismarck's victory over Austria. Brandenburgian publishing house, Berlin 1994; ISBN 3-89488-069-4.
  • Heinrich Friedjung (Hrsg.): Benedeks left papers. Carl Reißner, Dresden 1904.
  • James G. Huckenpöhler: From Cracow ton of Königgrätz: Field things master Ludwig knight of Benedek and the shifting balance OF power in cent ral Europe. Washington 1990.
  • Arnd Preil: Of Austria battlegrounds volume 4 - Trautenau 1866, Nachod 1866, Skalitz 1866, Königgrätz 1866. White head, Graz 1993; ISBN 3-900310-62-9.
  • John Presland: Vae victis. The life OF Ludwig von Benedek, 1804 - 1881. London 1934.
  • Slavomír Ravik: Tam u Hradce Králového. Publishing house REGIA, Prague 2001; ISBN 80-86367-10-X.
  • Emil Schmedes: History of the k. k. 28. Infantry regiment F.Z.M. Ludwig knight of Benedek. Vienna 1878.
  • Constantin v. Wurzbach: Biographic encyclopedia of the Kaiserthums Austria. Volume II.; Zamarski, Vienna 1861.
  • Franc room: Bismarck's fight against emperors Franz Joseph. Königgrätz and its consequences. Styria, Graz/Vienna/Cologne 1996; ISBN 3-222-12377-2.
  • Heinrich Drimmel: God receives. Biography of one epoch, Amalthea 1976, ISBN 3-85002-072-X
  • Oskar Criste: Benedek, Ludwig of. In: General German biography (ADB). Volume 46, Duncker & Humblot, Leipzig 1902, P. 351-354.
  • Oskar Criste: Benedek, Ludwig of. In: New German biography (NDB). Bd. 2, Duncker & Humblot, Berlin 1955, P. 42 f.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN73846497 · ISNI (EN0000 0000 5509 667X · CERL cnp00397455 · LCCN (ENno2002107046 · GND (DE11865540X · BNF (FRcb111686291 (data) · J9U (ENHE987007282861705171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2002107046