Liassoscorpionides schmidti

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Immagine di Liassoscorpionides schmidti mancante
Intervallo geologico
Giurassico inferiore
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Superphylum Protostomia
(clade) Ecdysozoa
Phylum Arthropoda
Subphylum Chelicerata
Classe Arachnida
Ordine Scorpiones
Superfamiglia Mesophonoidea
Famiglia Liassoscorpionididae
Kjellesvig-Waering, 1986
Genere Liassoscorpionides
Bode, 1951
Specie L. schmidti
Nomenclatura binomiale
Liassoscorpionides schmidti
Bode, 1951

Liassoscorpionides schmidti Bode, 1951 è uno scorpione estinto, unica specie del genere Liassoscorpionides Bode, 1951 e della famiglia Liassoscorpionididae Kjellesvig-Waering, 1986.[1] Visse nel Giurassico inferiore (Toarciano, circa 183-175,6 milioni di anni fa), in Germania.

I suoi resti fossili sono stati trovati nella Posidonia Shale di Hondelage (quartiere di Braunschweig), nei cosiddetti "letti di insetti", ossia in uno strato della formazione geologica – come indica appunto il suo nome – pieno di generi di insetti.[2] L. schmidti è l'unico scorpione giurassico noto.[3] Insieme al ragno Seppo koponeni,[4] lo scorpione Liassoscorpionides schmidti è il solo aracnide noto del Giurassico inferiore rinvenuto in Germania.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'olotipo consiste in un fossile parziale del corpo, che misura 14,4 mm di lunghezza e 4,8 mm di larghezza.[2] Tra gli elementi conservati: un postaddome sottile e corto (lungo un quarto del metasoma), una granulazione del carapace (un quarto dello scudo dorsale del prosoma), un ornamento sui margini posteriori della tergite che ricorda un tratteggio, e anche una chela del pedipalpo sottile e delicata (presumibilmente sovrapposta da sotto il corpo). È stata descritta una traccia mediana dell'intestino e una struttura che rappresenta una sorta di grinza o uno stigma (un quarto dello spiracolo) sul margine di almeno il quinto segmento mesosomiale; ma la sua presenza è controversa.[5]

Significato dei fossili[modifica | modifica wikitesto]

Essendo l'unico scorpione noto del Giurassico, non vi sono prove che questa specie fosse acquatica (come proposto in passato); pertanto, in assenza di materiale meglio conservato, dovrebbe essere escluso da considerazioni future su ampi modelli dell'evoluzione degli scorpioni. Alcuni autori lo considerano addirittura un nomen dubium.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Kjellesvig-Waering, 1986.
  2. ^ a b Bode, 1953.
  3. ^ Bode, 1951.
  4. ^ Selden & Dunlop, 2014.
  5. ^ Dunlop, Kamenz, & Scholtz, 2007.
  6. ^ Stockwell, S.A., Revision of the Phylogeny and Higher Classification of Scorpions (Chelicerata). Tesi di dottorato, Università di Berkeley, Berkeley, California, 1989, pp. 319. University Microfilms International, Ann Arbor, Michigan.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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