Leggi delle Indie

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Leggi delle Indie
Titolo estesoLeyes de Indias
Stato Impero spagnolo
ProponenteCorona spagnola e Consiglio delle Indie
PromulgazioneXV secolo
Leggi delle Indie
Titolo originaleRecopilación de las Leyes de los Reynos de Indias
AutoreAA.VV.
1ª ed. originale
Generenormativa
Sottogenereraccolta di leggi
Lingua originalespagnolo

Le Leggi delle Indie (Leyes de Indias) costituirono il Corpo legislativo emesso dalla corona spagnola per regolare la vita politica, sociale ed economica nei suoi possedimenti coloniali delle Americhe e delle Filippine.

Comprendevano tutte le leggi, i decreti e le singole normative emanate sin dalla scoperta delle Americhe, da parte della corona o del Consiglio delle Indie, anche se la normativa più corposa fu destinata a regolare i rapporti tra i coloni e gli indigeni, tema per il quale furono compilate le leggi di Burgos nel 1512 e le leggi nuove nel 1542.

Incisione d'epoca del frontespizio delle Leyes de indias

Solo nel 1680, le norme, ormai divenute oltre 6.385, furono riunite in un testo unitario a seguito di una cedola reale del 18 maggio dello stesso anno, in cui Carlo II, delegava il Consiglio delle Indie alla ricompilazione di tutte le fonti normative esistenti in 9 libri; tale opera prese il nome di Recopilación de las Leyes de los Reynos de Indias.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La Colonizzazione spagnola delle Americhe generò sin dalle origini forti conflitti tra le popolazioni indigene residenti ed i coloni e tra i coloni e la stessa madrepatria.

Pomo di discordia erano le condizioni degli indigeni stessi ed in particolar modo i rapporti economici all'interno del sistema dell'Encomienda e degli abusi che ne conseguivano.

Nel 1512, Ferdinando II d'Aragona, reggente per conto della figlia, Giovanna di Castiglia, emanò proprio a tale scopo le Leggi di Burgos, le quali, tuttavia, a seguito dei rapporti di Bartolomeo de Las Casas, furono riviste da Carlo I nelle Nuove Leggi, compilate nel 1542 e poi ancora nel 1552.

Sebbene non fossero risultate particolarmente gradite ai coloni, a tali leggi Filippo II aggiunse, nel 1573, le Leggi delle Scoperte, che vietavano le operazioni non autorizzate contro i nativi americani indipendenti[1].

Nello stesso anno Filippo II, allo scopo di garantire una normativa sicura per i coloni e per le autorità locali che intendessero creare presidi militari, missioni e pueblos[2] istituì un testo unico, composto di 148 ordinanze, che rappresentò uno dei primi tentativi di regolare il popolamento urbano secondo un piano edificatorio efficiente ed unico per tutte le aree sottoposte al Consiglio delle Indie. Tra le fonti della norma troviamo principalmente Vitruvio e le opere di Leon Battista Alberti.

Come già accennato, l'insieme delle norme furono riunite solo nel 1680 ad opera di Carlo II ed in seguito nella seconda metà del XVIII secolo ad opera di Carlo III e Carlo IV di Spagna (Novissima Recompilacion).

L'influenza delle Leggi delle Indie fu notevole in quanto, a seguito della conquista americana di parte delle Colonie Spagnole (La Louisiana nel 1803, Florida nel 1819 e la parte settentrionale del Messico nel corso del XIX secolo[3]), la normativa spagnola divenne nota anche negli USA ed influenzò la Land Ordinance del 1785 la quale istituì il comune.[4]

Cedola Reale di Carlo II[modifica | modifica wikitesto]

La cedola reale è composta da 330 pagine, promulgata il 1 novembre 1681:

(ES)

«Por cuanto habiendo sido informado de la grande falta que hacía para el gobierno de mis Reynos y Señoríos de las Indias Occidentales, Islas y Tierra Firme del Mar Océano, la Recopilación de Leyes , que por mandato de los señores Reyes mis Gloriosos Progenitores, se había comenzado, y continuado hasta este tiempo, en que por la gracia de Dios se ha acabado. Y habiéndoseme consultado y suplicado por el Consejo de Indias les diese la autoridad, fuerza y virtud, (en) cuanto necesitan las Leyes ser publicadas, cumplidas y ejecutadas, como conviene. Y porque asimismo es conveniente, que toda esta materia corra, y tenga la última perfección por el Tribunal que le dio principio, por la presente ordeno, y doy licencia, y facultad para que por cuenta, y disposición de mi Consejo de las Indias (autorizo que) cualquier Impresor de estos Reinos pueda imprimir el Libro de la dicha Recopilación de Leyes, incorporando en él las Cédulas, Provisiones, Acuerdos, y Despachos que convengan, y sean necesarios para el gobierno, y administración de Justicia, Guerra, y Hacienda, y todas las demás materia, que tocan, y son de la jurisdicción y cuidado del dicho Consejo de las Indias, y convenientes para el despacho de los negocios. Y mando, que ningún Impresor, ni otra cualquier persona pueda imprimir, ni vender la dicha Recopilación sin particular licencia de los del dicho mi Consejo, al cual se la doy, y concedo, para que sin limitación de tiempo pueda hacer las impresiones que le pareciere, y tuviere por necesarias, y tenga a su cuidado el avío, distribución, y recaudación de los Libros que le repartieren, y beneficiaren en estos Reynos, y los de las Indias: y el Impresor, o personas, que sin dicha licencia imprimieren, o vendieren la dicha Recopilación, caigan, e incurran en pena de quinientos ducados, y los Libros perdidos, por la primera vez: y por la segunda, las mismas penas, y destierro de estos Reynos, y de las Indias, donde se contraviniere a lo ordenado, y mandado por esta mi Cedula. Fecha en San Lorenzo, a primero de Noviembre de mil y seiscientos y ochenta y un años.

Por mandato del Rey nuestro Señor.
Don Francisco Fernández de Madrigal

(IT)

«Poiché essendo stato informato della grande necessità che si faceva per il governo dei miei Regni e Signorie delle Indie Occidentali, Isole e Terraferma del Mare Oceano, la Compilazione delle Leggi, che per mandato dei Re miei Gloriosi Progenitori, era iniziato e continuò fino a questo momento, quando per grazia di Dio è finito. Ed essendo stato consultato e pregato dal Consiglio delle Indie di dare loro autorità, forza e virtù, (nella misura in cui le Leggi devono essere pubblicate, adempiute ed eseguite, a seconda dei casi. E siccome è anche conveniente che tutta questa faccenda corra, e abbia l'ultima perfezione dalla Corte che le diede inizio, ordino e do licenza e potere affinché a spese e disposizione del mio Consiglio delle Indie ( Autorizzo che) qualsiasi Stampatore di questi Regni possa stampare il Libro di detta Raccolta di leggi, incorporando in esso le Cédulas, le Disposizioni, gli Accordi e i Dispacci che sono appropriati e sono necessari per il governo e l'amministrazione di Giustizia, Guerra e Tesoro, e tutte le altre cose, che riguardano e sono sotto la giurisdizione e cura del detto Consiglio delle Indie, e conveniente per il disbrigo degli affari. E comando che nessun Stampatore, o altra persona, possa stampare o vendere la detta Compilazione senza particolare licenza di quelle del detto mio Consiglio, al quale io la do e la concedo, sicché senza limitazione di tempo io possa fare le impressioni che sembra, e ritiene necessario, e ha in cura la fornitura, la distribuzione e la raccolta dei Libri che distribuiscono e beneficiano in questi Regni, e quelli delle Indie: e il Tipografo, o persone, che senza detta licenza stamperebbero, o venderanno la detta Compilazione, cadranno, e incorreranno in una pena di cinquecento ducati, ed i Libri perduti, per la prima volta: e per la seconda, le stesse pene, ed esilio da questi Regni, e dalle Indie, dov'è contravvenuto a quanto ordinato, e mandato da questa mia Cedula. Data in San Lorenzo, 1 novembre milleseicentottantuno anni.

Per mandato del Re nostro Signore.
Don Francisco Fernández de Madrigal.[non chiaro]»

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

Sono divisi in 9 libri in cui vengono discussi i seguenti argomenti:[1]

  • Libro 1: Si riferisce a questioni religiose, come il patrocinio reale, l'organizzazione della Chiesa, la cultura e l'insegnamento.
  • Libro 2: Tratta la struttura del governo indiano con particolare riferimento alle funzioni e alle competenze del Consiglio delle Indie e del pubblico.
  • Libro 3: riassume i doveri, le competenze, le attribuzioni e le funzioni di viceré, governatori e militari.
  • Libro 4: Riguarda la scoperta e la conquista territoriale. Stabilisce le norme per la popolazione, la distribuzione della terra, i lavori pubblici e l'estrazione mineraria.
  • Libro 5: Legislazione su vari aspetti del diritto pubblico, giurisdizione, funzioni, competenze e attribuzioni di sindaci, magistrati e altri funzionari minori.
  • Libro 6: Si tratta della situazione delle popolazioni indigene, della loro condizione sociale, del regime delle encomiendas, dei tributi, ecc.
  • Libro 7: Riassume gli aspetti legati all'azione della polizia e alla moralità pubblica.
  • Libro 8: Legislazione sull'affitto e organizzazione finanziaria.
  • Libro 9: Si riferisce all'organizzazione imprenditoriale indiana e ai mezzi per regolarla, con particolare riferimento alla Casa de Contratación.

Esempi tratti dalla normativa urbanistica[modifica | modifica wikitesto]

  • Questi [coloni] che vogliano fare un impegno per la costruzione di un nuovo insediamento nella forma e secondo le modalità già previste, sia esso più o meno di 30 vecinos[5], (conoscano che) non dovrebbero essere non meno di dodici persone e ottengano autorizzazione e territorio nel rispetto delle condizioni prescritte.
  • Dopo aver fatto la scelta del sito su cui bisogna edificare la città, è necessario, come già detto, [che questa sia situata] in una posizione sopraelevata e sana, con mezzi di fortificazione, terreno fertile e terra per agricoltura e pastorizia, abbia carburante, legno e risorse, acqua dolce, popolazione nativa, facilità di trasporto, l'accesso e l'uscita, [e che sia] esposta al vento del nord, e se sulla costa, si prestino ulteriori considerazioni alla qualità del porto e che il mare non si trova più a sud o ovest, e, se possibile, non in prossimità di lagune o paludi in cui vivano animali velenosi e vi sia aria inquinata e acqua marcia.
  • Essi [coloni] cercheranno, per quanto possibile, di mantenere gli edifici tutti dello stesso tipo per il bene della bellezza della città.
  • All'interno della città sia delimitato uno spazio comune abbastanza grande affinché, qualora la popolazione sia soggetta una rapida espansione, vi sia sempre uno spazio sufficiente in cui le persone possano ristorarsi andare e portare il loro bestiame al pascolo senza fare eventuali danni.
  • Il sito e l'edificio di macelli, pescherie, concerie, e altre attività che producono sporcizia deve essere posizionato in modo che la sporcizia possa essere facilmente smaltita.

Tali regole, incluse nel libro IV della Recompilacion del 1680, derivano da 148 ordinanze poste dalla corona allo scopo di regolare in forma completa l'edificazione cittadina sia in Spagna sia nell'Impero coloniale.

Oltre agli esempi citati, nelle ordinanze sono inclusi forti specificazioni in merito alla Plaza Mayor (piazza principale), alle sue dimensioni, i limiti e l'obbligo di costruire da essa dodici strade dritte in una griglia rettilinea secondo la direzione dei venti prevalenti.

Altrettanto dettagliata è la normativa sanitaria che include l'obbligo di non edificare strutture sanitarie in prossimità ad edifici religiosi allo scopo di evitare contagi.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Britannica Archiviato il 28 gennaio 2016 in Internet Archive.
  2. ^ Il termine indica indistintamente villaggi o città
  3. ^ vedi Guerra messico-statunitense
  4. ^ guida Good Design per lo sviluppo Archiviato il 10 agosto 2007 in Internet Archive.
  5. ^ uomini liberi
  6. ^ Fundacion de las ciudades hispanoamericanas[collegamento interrotto] (ES)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Spain/Council of the Indies and Juan Manzano Manzano. Recopilación de leyes de los reynos de las Indias. 4 vols. Madrid: Ediciones Cultura Hispánica, 1973 [1681] ISBN 978-84-7232-204-2
  • Spain/Council of the Indies. Recopilación de leyes de los reynos de las Indias, 1681. 5 vols. Mexico: M. A. Porrúa, 1987. ISBN 978-968-842-091-1
  • Spain/Council of the Indies. Recopilación de leyes de los reynos de las Indias. 3 vols. Madrid: Centro de Estudios Políticos y Constitutionales: Boletín Oficial del Estado, 1998 [1681]. ISBN 978-84-340-1040-6
  • Tyler, S. Lyman. The Indian Cause in the Spanish Laws of the Indies: With an Introduction and the First English Translation of Book VI, Concerning the Indians, from the Recopilación de leyes de los reinos de las Indias, Madrid, 1681. Salt Lake City: American West Center, University of Utah, 1980.
  • Tyler, S. Lyman. Spanish Laws Concerning Discoveries, Pacifications, and Settlements among the Indians: With an Introduction and the First English Translation of the New Ordinances of Philip II, July 1573, and of Book IV of the Recopilación de leyes de los reinos de las Indias, Relating to these Subjects. Salt Lake City: American West Center, University of Utah, 1980.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]