Lega dei Comunisti

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Lega dei Comunisti
LeaderKarl Schapper
Stato Internazionale
SedeLondra
Colonia (dopo il 1848)
Fondazione1 giugno 1847
Derivato daLega dei Giusti
Comitato di Corrispondenza Comunista
Dissoluzionenovembre 1852
Confluito inAssociazione internazionale dei lavoratori
IdeologiaComunismo
Marxismo
Socialismo rivoluzionario
CollocazioneEstrema sinistra
TestataKommunistische Zeitschrift (1847)
Neue Rheinische Zeitung (1848–1849)
Neue Rheinische Zeitung Revue (1850)
Colori     Rosso
Bandiera del partito

La Lega dei Comunisti nasce dall'incontro fra Friedrich Engels e Karl Schapper nel 1847. Schapper era presidente della Germany Democratic Society di Londra, nata nel 1840.

Tale Lega, chiamata poi Lega Internazionale Comunista, aveva come scopo l'associazione e la comunicazione fra i democratici comunisti di Londra (Schapper) e quelli dell'Association Democratique di Bruxelles (di Karl Marx) e si ricercava soprattutto l'entrata nella Lega dei Fraternal Democrats di Harney. Le tre associazioni benché avessero finalità simili, dissentivano su alcune questioni. Di fatto le prime due avevano come base i principi del socialismo, mentre la terza derivava dal movimento Cartista del Regno Unito. L'unione di questi tre movimenti dà come risultato la Lega dei Comunisti e il raggiungimento dello scopo verrà coronato con la stesura del Manifesto del Partito Comunista, a firma di Marx e del sodale Friedrich Engels.

Membri[modifica | modifica wikitesto]

Altre personalità del periodo 1848–1849[modifica | modifica wikitesto]

Organizzazioni omonime nate in Italia nel XX secolo[modifica | modifica wikitesto]

Il nome "Lega dei Comunisti" è stato utilizzato da un'organizzazione politica extraparlamentare, nata dalla divisione de Il Potere Operaio Pisano in 3 tronconi nel 1969 (il "Centro Karl Marx" con Gian Mario Cazzaniga e Vittorio Campione, "Lotta Continua" con Adriano Sofri e Guido Viale, e appunto la Lega con Luciano della Mea e Romano Luperini). L'organizzazione si caratterizzerà per una ripresa della tradizione rivoluzionaria leninista e per l'adesione al lavoro di massa di ispirazione maoista coniugato con un attento lavoro teorico. La rivista teorica fu "Nuovo impegno" e il giornale "Unità operaia", che da mensile divenne settimanale per un breve periodo.

Radicata soprattutto in Toscana, in particolare nelle lotte studentesche dell'ateneo pisano, tra i cavatori e gli operai di Carrara, tra i metalmeccanici di Piombino e tra gli insegnanti, si diffuse - grazie ad un accurato lavoro di fusione con gruppi locali di analoga ispirazione e di crescita in altre regioni (Lazio, Sardegna, Veneto ed Emilia). Le realtà locali che si fusero furono: Lega dei Comunisti di Toscana, Unità Operaia di Roma, Sinistra Operaia di Sassari, Circolo Lenin di Padova, Collettivo Lenin di Budrio, Circolo Operaio della ZAI di Verona, Collettivo Lenin di Treviso, Gruppo MS di Cagliari, Circolo Lenin di Modena. Tra i dirigenti vanno ricordati oltre Luperini e Della Mea, Gianfranco Ciabatti, Giorgio Lindi, Ugo Rescigno, Ezio Menzione, Claudio Gentili, Filippo Ottone, Giuseppe Corlito, Guido Tonelli, Franco Pisano, Preziosa Togni, Walter Peruzzi e Ezio Bonaccorsi. Nel 1977 la Lega dei Comunisti diede vita a Democrazia Proletaria con il Partito di Unità Proletaria e Avanguardia Operaia. La mozione, che propone l'unificazione, è di pugno di Giuseppe Corlito (archivio personale).

Una breve storia della "Lega dei Comunisti" dal punto di vista della sezione operaia di Carrara è stata data alle stampe da Giorgio Lindi, dirigente storico dell'organizzazione, in un opuscolo intitolato "L'assalto al cielo - Memorie della Lega dei Comunisti", pubblicato a cura dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI) e della Federazione Italiana delle Associazioni Partigiane (FIAP) di Carrara nell'ottobre 2014 come supplemento a "trentadue - l'eco apuano".

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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