Laephotis namibensis
Laephotis namibensis | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Vespertilionidae |
Sottofamiglia | Vespertilioninae |
Genere | Laephotis |
Specie | L.namibensis |
Nomenclatura binomiale | |
Laephotis namibensis Setzer, 1971 |
Laephotis namibensis (Setzer, 1971) è un pipistrello della famiglia dei Vespertilionidi diffuso nell'Africa meridionale.[1][2]
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]
Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 49 e 65 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 36 e 40 mm, la lunghezza della coda tra 38 e 47 mm, la lunghezza del piede tra 7 e 8 mm, la lunghezza delle orecchie tra 22 e 25 mm e un peso fino a 11 g.[3]
Aspetto[modifica | modifica wikitesto]
La pelliccia è lunga, soffice e leggermente arruffata sulla groppa. Le parti dorsali sono bruno-crema o bruno-giallastre con la base dei peli marrone scura, mentre le parti ventrali sono biancastre o color crema chiaro, con la base dei peli più scura e la regione pelvica interamente bianca. Il muso è marrone chiaro. Le orecchie sono marroni chiare, triangolari e molto allungate, con la punta arrotondata e i margini interni molto vicini tra loro sulla fronte ma mai uniti. Possono essere tenute erette sulla testa o piegate lateralmente ad angolo retto con il capo. Il trago è curvato in avanti, con la punta arrotondata, il margine interno convesso, quello esterno concavo e con un lobo basale. Le membrane alari sono bruno-crema o marroni scure, con il bordo posteriore delle braccia bianco. La coda è lunga ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio, il quale è più chiaro delle membrane alari e semi-trasparente. Il cariotipo è 2n=34 FNa=50.
Ecolocazione[modifica | modifica wikitesto]
Emette ultrasuoni a basso ciclo di lavoro sotto forma di impulsi di breve durate a frequenza modulata con picchi a 22±0,6 kHz. Una seconda armonica è spesso presente.[4]
Biologia[modifica | modifica wikitesto]
Comportamento[modifica | modifica wikitesto]
Si rifugia probabilmente tra le fessure rocciose.
Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]
Si nutre di insetti.
Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]
Questa specie è diffusa nella Namibia sud-occidentale e nella provincia sudafricana del Capo occidentale.
Vive in ambienti montani e aridi, in prossimità di specchi d'acqua.
Conservazione[modifica | modifica wikitesto]
La IUCN Red List, considerato che gran parte del suo areale è all'interno di aree protette e che non ci sono minacce, classifica L.namibensis come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c (EN) Schlitter, D. 2008, Laephotis namibensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Laephotis namibensis, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Happold & Happold, 2013.
- ^ Monadjem & Al., 2010.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Ara Monadjem, Peter John Taylor, Woody Cotterill & M.Corrie Schoeman, Bats of Southern and Central Africa, Wits University Press, 2010. ISBN 9781868145089
- Meredith & David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume IV-Hedgehogs, Shrews and Bats, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122549
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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