King William Street

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King WilliamStreet
Parte nord di King William Street verso la stazione della metropolitana Monument.
Localizzazione
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
   Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
CittàCittà di Londra
QuartiereCittà di Londra
Informazioni generali
TipoStrada
Intitolazionea Guglielmo IV del Regno Unito
Costruzione1829-1835
Collegamenti
InizioQueen Victoria Street e Lombard Street
FineCannon Street e Gracechurch Street
IntersezioniCannon Street, Eastcheap, Lombard Street, London Bridge, Abchurch Lane, St Swithin's Lane, Mansion House Street, Clements Lane, Nicholas Lane e Post Office Court
Mappa
Map
Coordinate: 51°30′34″N 0°05′13″W / 51.509444°N 0.086944°W51.509444; -0.086944

King William Street è una strada nella Città di Londra.

Posizione e accesso[modifica | modifica wikitesto]

Incrocio di King William Street e Gracechurch Street.

Inizia vicino alla Banca d'Inghilterra all'incrocio principale della città, con Queen Victoria Street e Lombard Street, in direzione sud-est verso Cannon Street e Gracechurch Street, e prosegue verso sud fino a London Bridge.

La stazione della metropolitana più vicina è Bank, dove circolano i treni della linea Central, Northern e Waterloo & City.

Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome della strada evoca il re regnante al momento della sua apertura, Guglielmo IV (King William in inglese).[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu costruita dal 1829 al 1835.

Edifici notevoli e luoghi della memoria[modifica | modifica wikitesto]

No 1: sede di Londra della banca d'investimento N M Rothschild & Sons.

Nella letteratura[modifica | modifica wikitesto]

King William Street è menzionata nella poesia di T. S. Eliot The Waste Land. Le righe 60–68 recitano:

Unreal City,
Under the brown fog of a winter dawn,
A crowd flowed over London Bridge, so many,
I had not thought death had undone so many.
Sighs, short and infrequent, were exhaled,
And each man fixed his eyes before his feet.
Flowed up the hill and down King William Street,
To where Saint Mary Woolnoth kept the hours
With a dead sound on the final stroke of nine.
The Waste Land, T. S. Eliot.

All'epoca in cui scrisse questa sezione, T. S. Eliot lavorava per una banca in città.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) S. Fairfield, The Streets of London: a dictionary of the names and their origins, Pappermac, 1983 ISBN 0 333 28649 9.

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