Khawkinea hallii

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Khawkinea hallii
Khawkinea hallii
Classificazione filogenetica
Dominio Eukaryota
(clade) (sottodominio) Bikonta
(clade) (supergruppo) Excavata
(clade) (regno) Discoba
(clade) (phylum) Euglenozoa
(clade) (classe) Euglenida
(clade) (sottoclasse) Euglenophyceae
Ordine Eutreptiales
Famiglia Astasiaceae
Genere Khawkinea
Jahn & McKibben, 1937
Classificazione classica
Dominio Eukaryota
Regno Protista
Sottoregno Excavata
Phylum Discoba
Subphylum Euglenozoa
Classe Euglenida
Sottoclasse Euglenophyceae
Ordine Eutreptiales
Famiglia Astasiaceae
Genere Khawkinea
Jahn & McKibben, 1937
Specie Khawkinea hallii
Nomenclatura binomiale
Khawkinea hallii
Jahn & McKibben, 1937, 1999

Khawkinea hallii, secondo una classificazione filogenetica (Jahn & McKibben, 1937) è una specie del supergruppo Excavata appartenente alla famiglia Astasiaceae.[1][2] [3][4][5][6][7][8]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Khawkinea hallii vive esclusivamente in acqua dolce, ed è stata scoperta da Jahn & McKibben nel 1937, in un ammasso di foglie putride in Connecticut, USA.[9] Altri ritrovamenti sono avvenuti in Gran Bretagna e Irlanda.[10].[11]

Si tratta della prima specie di Khawkinea scoperta, nel 1937, dunque un olotipo del genere stesso, anche se a suo tempo fu classificata in un genere differente[9].

Si tratta di organismi fusiformi, con membrana cellulare striata a spirale e plastica, come nei vegetali. Il flagello è leggermente più lungo del corpo, e inoltre presenta uno stigma di 2-3 µm di diametro, con colore che varia da giallo-arancio ad arancio-rossastro, composto da molti granuli. Si sono rilevti anche numerosi (25-100) corpi paramylum ellittici o poliedrici. Si ritrova spesso in ammassi di foglie putride, e ha una modalità di alimentazione saprozoica, ovvero assorbe per osmosi i suoi nutrienti.[12][13]

Viene descritto come un flagellato euglenoide incolore simile all'Astasia ocellata (Khawkine). Ritrovata in ammassi di foglie putride nel Connecticut. Il tipo di inserzione del flagello (biforcato alla base con rigonfiamento flagellare) indica che è più strettamente imparentato con il genere Euglena che con il genere Astasia. Sia individui binucleati che anucleati sono stati trovati in colture prive di batteri in peptone e Na-acetato, ma non in infusioni di fieno batterizzato o in colture prive di batteri in terreno peptonico semplice. Dall'osservazione dei violenti movimenti metabolici che talvolta precedono la divisione nel mezzo di acetato e dallo studio delle preparazioni colorate era evidente che le cellule binucleate si erano formate per divisione anormale piuttosto che per copulazione.[14]

Classificazioni alternative[modifica | modifica wikitesto]

Una classificazione ormai obsoleta inserisce questo genere nella sottofomaglia delle Euglenoideae, famiglia delle Euglenacee, ordine Euglenales, sottoclasse Euglenophycidae, classe Euglenophyceae, superclasse Spirocuta, infraphylum Dipilida, subphylum Euglenoida, phylum Euglenozoa, sottoregno Eozoa, Regno Protozoa, finché non si è scoperto che tali gruppi sono parafiletici[1].

Alcuni autori lo classificano nel genere Astasia, famiglia delle Astasiidae, sottordine Rhabdomonadina, ordine Rhabdomonadina, sottoclasse Anisonemia, classe Peranemea, superclasse Spirocuta, infraphylum Dipilida, subphylum Euglenoida, phylum Euglenozoa, sottoregno Eozoa, Regno Protozoa, anche questa classificazione risulta essere parafiletica[15][16][12][3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Khawkinea hallii (Jahn & McKibben, 1937) :Algaebase, su algaebase.org. URL consultato il 18 December 2014.
  2. ^ Khawkinea hallii Jahn & McKibben, 1937, World Register of Marine Species (WoRMS), 2015-06-26 12:00:51
  3. ^ a b Astasia hallii (Jahn & McKibben) Pringsheim
  4. ^ Cambridge University Press 978-1-108-47800-7 — The Freshwater Algal Flora of the British Isles2nd Edition
  5. ^ South Scandinavian Marine Protoctista
  6. ^ hosted dataset of marine protoctista
  7. ^ Adl, S.M. et al. (2012). The revised classification of eukaryotes. Journal of Eukaryotic Microbiology, 59(5), 429-514
  8. ^ Marin, B., Palm, A., Klingberg, M., & Melkonian, M. (2003). Phylogeny and taxonomic revision of plastid-containing euglenophytes based on SSU r DNA sequence comparisons and synapomorphic signatures in the SSU r RNA secondary structure. Protist, 154(1), 99-145.
  9. ^ a b Jahn, T.L. & McKibben, W.R. (1937). A colorless euglenoid flagellate, Khawkinea halli n. gen., n. sp. Transactions of the American Microscopical Society 56(1): 48-54.
  10. ^ John, D.M., Whitton, B.A. & Brook, A.J., Eds (2011). The freshwater algal flora of the British Isles. An identification guide to freshwater and terrestrial algae. Second edition. pp. i-xvii, [1]-878. Cambridge: Cambridge University Press.
  11. ^ Wołowski, K. (2011). Euglenophyta (Euglenoids). In: The freshwater algal flora of the British Isles. An identification guide to freshwater and terrestrial algae. Second edition. (John, D.M., Whitton, B.A. & Brook, A.J. Eds), pp. 181-239. Cambridge: Cambridge University Press.
  12. ^ a b [https://www.ccap.ac.uk/catalogue/strain-1204-12?mfp=61-archived%5BAvailable%5D&search=hallii CCAP 1204/12 Astasia hallii
  13. ^ [https://www.nies.go.jp/chiiki1/protoz/morpho/flagella/khawkine.htm#Khawkinea%20halli Khawkinea halli Jahn & McKibben (ref. ID; 1618, 4950)
  14. ^ [https://eurekamag.com/research/029/616/029616319.php A colorless euglenoid flagellate, Khawkinea halli, n gen, n sp Mckibben, W.R.
  15. ^ https://nora.nerc.ac.uk/id/eprint/7880/1/CCAP_Strains_76.pdf INSTITUTE OF TERRESTRIAL ECOLOGY - CULTURE CENTRE OF ALGAE AND PROTOZOA
  16. ^ https://lietuvai.lt/wiki/Jahn Taksonų pavadinimų autorius